Paolini è già nel 2026: "Ora riposo, poi tanto lavoro sul servizio". E va a Torino a tifare Sinner...e Musetti

  • Postato il 8 novembre 2025
  • Di Virgilio.it
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Il finale è stato amaro, ma le vacanze contribuiranno a rendere la pillola più dolce. Perché Jasmine Paolini ha davvero poco da rimproverare a se stessa: a Riyadh la buona sorte gli ha voltato le spalle, confinandola in una stanza d’albergo con più di 38 di febbre (e annesso raffreddore) anziché consentirle di andare sul campo e lavorare per rendere più dura la vita alle rivali nella corsa alle WTA Finals. Che si sono chiuse con un bilancio chiaramente in negativo (una vittoria all’esordio in doppio con Sara Errani, poi 5 sconfitte, di cui 3 in singolare contro Sabalenka, Gauuf e Pegula), ma che nulla tolgono al valore della stagione mandata a referto dalla numero 1 del tennis italiano.

Il grazie ai tifosi e alla WTA: “Peccato solo per il virus”

Con un post su Instagram la giocatrice di Bagni di Lucca c’ha tenuto a ringraziare quanti l’hanno sostenuta in una settimana che è stata quanto di più scomodo e complicato potesse esistere sulla faccia della terra. “Sto finendo la mia settimana qui in Arabia Saudita dopo le WTA Finals. Sono davvero felice di essermi qualificata, anche se un virus mi ha impedito di esibirmi come volevo. Eppure, è stata un’esperienza. Grazie infinite alla WTA, alla mia compagna di doppio Sara Errani e alla mia squadra per tutto il supporto di questa settimana. Ora mi prenderò un po’ di tempo per riposare e riprendermi e torno presto”.

Parole che dimostrano la semplicità di una ragazza che a 29 anni ha toccato una volta di più il cielo con un dito, opposta alle migliori interpreti della sua generazione. E che certamente avrebbe meritato di giocarsela alla pari, se non fosse stato per quel brutto virus influenzale che l’ha costretta a remare contro ogni avversità. Ma il fatto stesso che non si sia ritirata, onorando fino all’ultimo il torneo, è il segnale che davvero di persone come Jasmine nel circuito ne restano poche.

Per il 2026 ha già le idee chiare: “Devo migliorare al servizio”

Il futuro busserà presto alle porte, col 2026 che dovrà rivelarsi nelle intenzioni un po’ più benevolo rispetto all’anno che Jas è andata a chiudere a Riyadh. Su un particolare specifico la giocatrice toscana ha già fatto capire di volersi concentrare da subito, non appena tornerà al lavoro: “Devo migliorare col servizio, so che in questo momento è il mio tallone d’Achille”, ha detto a margine delle Finals.

“Avere un certo tipo di battuta aiuta a giocare più tranquilla e a faticare di meno, quindi è da lì che ripartiremo con il mio staff per cercare di essere più efficace. Poi ci sono anche altri aspetti da valutare nel mio gioco, ma intanto spero di poter star bene e preparare la prima parte dell’anno con il tempo necessario per farlo nella maniera migliore”.

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Il 2025 è l’annata migliore di Jasmine nel rapporto partite/vittorie

Lo start tra gennaio e febbraio del 2025 non fu dei migliori: nei primi 4 tornei giocati (Australian Open, Doha, Dubai e Indian Wells) Jasmine non è mai riuscita a superare il secondo o terzo turno, con una prima piccola svolta che è arrivata a marzo con la semifinale conquistata a Miami. Chiaramente però il non essere riuscita a ripetere gli exploit del 2024, con le finali perse al Roland Garros e Wimbledon, in qualche modo ha finito per rendere meno luccicante un’annata che pure ha raccontato tanto cose buone, a partire dal trionfo al Foro Italico (sia in singolare che in doppio) e alla riconferma nella Billie Jean King Cup.

Tra l’altro, in termini puramente statistici, l’annata 2025 finisce dritta negli annali come la migliore nel rapporto tra vittorie e sconfitte: 46 le partite vinte contro le 21 perse, con una percentuale del 69% (nel 2024 furono 42 vittorie e 21 sconfitte, percentuale del 67%).

Insomma, un bicchiere decisamente mezzo pieno. “E adesso vado a Torino a tifare per Sinner… e Musetti, che hanno fatto cose straordinarie”. Forse Jas sa qualcosa che il mondo attende ancora di sapere (tipo Musetti vincente ad Atene o Djokovic che rinuncia alle Finals)? Ai posteri l’ardua sentenza.

Autore
Virgilio.it

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