Palazzo Spinola, tra storia e cultura: la tradizione natalizia genovese delle strenne
- Postato il 22 dicembre 2024
- Altre News
- Di Genova24
- 1 Visualizzazioni
Genova. Tra gli stretti e tipici carroggi genovesi si nascondono gemme ricche di storia, cultura locale e leggende. Una di queste, è Palazzo Spinola di Pellicceria, in piazza di Pellicceria 1, nel centro storico. S
Sono tante le curiosità che riguardano il palazzo, compreso un piccolo dettaglio riguardante il Natale ai tempi dei marchesi Spinola.
Oggi, chi volesse vivere la magia del Natale in un palazzo seicentesco immergendosi nell’atmosfera che respiravano i marchesi Spinola, potrà ammirare l’atrio del palazzo e la sala da pranzo decorati e allestiti per Natale. Ma il fascino del palazzo resta tutto l’anno.
La storia in breve
Commissionato da Francesco Grimaldi verso la fine del Cinquecento su strutture medievali preesistenti, il palazzo è incluso nel sistema dei Rolli – elenco di palazzi e dimore genovesi destinati a ospitare ambasciatori e aristocratici stranieri in visita – dal 1599.
Qualche anno più tardi nel 1622, venne incluso nel volume dell’artista fiammingo Pier Paul Rubens, “I palazzi di Genova”. Nel 1700, dopo alcune vicende, passerà poi alla famiglia Doria: dopo il matrimonio con Nicolò Spinola, Maddalena Doria commissionerà la ristrutturazione del secondo piano nobile – tra cui la galleria degli specchi. Gran parte dell’aspetto che oggi porta Palazzo Spinola è frutto, appunto, delle sue idee.
Durante la Seconda Guerra Mondiale, gli ultimi piani del palazzo, che una volta erano destinati alle stanze private dei proprietari e della servitù, furono distrutti. Nel 1992, in questi spazi, venne inaugurata la Galleria Nazionale della Liguria che raccoglie una serie di opere in continua crescita, acquistate dal museo con l’obiettivo di documentare più di cinque secoli di arte ligure.
Curiosità sul Natale a palazzo ai tempi degli Spinola
Dalle ricerche nell’archivio storico del palazzo è emerso che, dalla fine del Settecento e per tutto l’Ottocento, i marchesi Spinola – come le altre famiglie nobili genovesi – avevano l’abitudine di elargire al personale domestico le cosiddette strenne: piccole ricompense in denaro come regalo natalizio.
Grazie a questo dettaglio – emerso dai libri di spesa in cui erano registrate tutte le uscite per le spese di casa, tra cui cibo, domestici e abiti) – si può risalire, anno per anno, a quanta servitù lavorasse nel Palazzo: alla fine del Settecento, ancora nell’Ancien Regime, i servitori degli Spinola erano più di trenta, ma si ridurranno in seguito nell’Ottocento arrivando ad essere circa una dozzina.