Palazzo ducale, prima riunione del comitato scientifico

  • Postato il 9 dicembre 2025
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Generico dicembre 2025

Genova.  Prima riunione  oggi pomeriggio nel Teatrino di Palazzo Ducale alla presenza della presidente Sara Armella per il Comitato Scientifico di Palazzo Ducale Fondazione per la Cultura.

Oltre alla direttrice Ilaria Bonacossa – che fa parte del Comitato – c’erano Elisabetta Pozzi, Tullio Solenghi, Enzo Roppo, Caterina Mordeglia, Francesco Meli, Lauro Magnani, Federica Mancini, Roberta Olcese Filippo BiolèIvano Fossati non è riuscito ad essere presente per un precedente impegno.

«Si è trattato di una prima occasione di conoscenza e di confronto – sostiene la presidente Sara Armella – per gettare le basi di un’attività sulla quale Fondazione per la Cultura fa molto affidamento. La pluralità di ambiti e di professionalità sono in grado di fornici proposte e contributi che arricchiranno le nostre attività. Sono veramente molto grata a tutti e a tutte per aver messo a disposizione la loro esperienza e le loro conoscenze per far crescere sempre di più la qualità della nostra programmazione. Un aspetto significativo che è emerso da questo primo incontro è la volontà di coinvolgere le tre Accademie della città – la Ligustica, le scuole del Teatro Stabile e del Carlo Felice – in un’ottica di avvicinamento delle giovani generazioni, una politica questa che ci vede in prima linea. Ricordo il recente Bando per la formazione di uno Young Board a Palazzo Ducale».

L’organo, nominato il 30 ottobre dal Consiglio Direttivo e composto da membri scelti tra personalità particolarmente qualificate e di riconosciuto prestigio in ambito culturale ha compiti di tipo consultivo e propositivo. Il Comitato, infatti, è chiamato a svolgere un’attività di alta consulenza formulando proposte e fornendo indicazioni e pareri sui programmi e le attività di Palazzo Ducale Fondazione per la Cultura.

«Ci piacerebbe che il Comitato Scientifico – osserva la direttrice Ilaria Bonacossa – ci aiutasse a fare rete e a promuovere il coinvolgimento di diversi ambiti, non soltanto cittadini. Palazzo Ducale ha davanti una sfida difficile: per attrarre le giovani generazioni siamo intenzionati a percorrere sempre di più la strada dell’innovazione e dei nuovi linguaggi, ma non vogliamo perdere il nostro pubblico abituale. Confido che grazie a tutti riusciremo nel nostro intento».

Il coordinatore del Comitato Enzo Roppo ha ringraziato Palazzo Ducale sottolineando le diverse competenze messe a disposizione per coadiuvare Fondazione per la Cultura nella programmazione e nella formulazione di proposte. Su questo aspetto Tullio Solenghi ed Elisabetta Pozzi hanno avanzato già alcune loro idee. L’attore formatosi al Teatro Stabile di Genova ha proposto azioni per la valorizzazione della “lingua” genovese e iniziative legate ai 100 anni della Grande Genova attraverso la voce dei poeti, da Montale a Caproni e Sbarbaro, ma anche ai poeti dialettali. L’attrice ha in mente un coinvolgimento degli studenti della scuola del Teatro Stabile con un ciclo di letture che “restituiscano” i percorsi dei ragazzi e delle ragazze e che possano svolgersi all’interno delle mostre organizzate a Palazzo Ducale e alla Wolfsoniana di Nervi. Proposte avanzate anche da Lauro Magnani che ha tenuto a sottolineare la trasversalità delle diverse arti in percorsi che ne esaltino il valore aggiunto. Di qui l’idea una mostra in cui si incrociano diverse discipline e che affronti il tema della Natura e dell’Arte dal punto di vista storico. Francesco Meli ha sottolineato l’importante tradizione musicale e operistica di Genova, tanto che Giuseppe Verdi si fermò in città per lunghi periodi. Sotto questo profilo ha proposto l’idea di dedicare a questa tradizione una serie di incontri, concerti e tavole rotonde.

Anche Filippo Biolè ha privilegiato il tema della musica, ma non solo. Importante sarà anche il coinvolgimento delle giovani generazioni e la messa a fattor comune delle diverse esperienze che scaturiscono da diversi ambiti. Concetto ribadito anche da Roberta Olcese che ha parlato della necessità di operare creando un vero e proprio network e di un’associazione che sostenga le iniziative del Palazzo. Caterina Mordeglia ha sottolineato come l’azione del Comitato debba svolgersi come una lente bifocale, con un’attenzione cioè alla qualità delle singole iniziative senza però perdere di vista il contesto sociale e internazionale in cui sono inserite. Tra le proposte la organizzazione di un’iniziativa che abbia al centro il tema della fiaba e del Medioevo fantastico collegato alla città di Genova. Federica Mancini, forte della sua esperienza al Museo del Louvre di Parigi, ha posto in rilievo il ruolo pubblico che deve avere la cultura e la sua disponibilità a collaborare.

 

Autore
Genova24

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