PalaBombrini a Cornigliano, ecco il progetto alternativo di Bucci-Piciocchi pagato un milione di euro

  • Postato il 17 settembre 2025
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  • Di Genova24
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PalaBombrini, ecco il progetto alternativo di Bucci-Piciocchi pagato un milione di euro

Genova. Un cilindro di 101 metri di diametro, alto 23 metri, in grado di ospitare l’atletica indoor e altri sport su una superficie di oltre 8.600 metri quadrati. All’esterno due campi da calcio, circa 150 parcheggi e una viabilità ad anello. Ecco il progetto del “Palatletica Bombrini” commissionato dalla giunta Bucci-Piciocchi e rimasto finora sepolto nei cassetti di Palazzo Tursi, dove probabilmente rimarrà dopo essere stato pagato con oltre un milione di euro di fondi messi a disposizione dalla Società per Cornigliano, proprietaria di quelle aree un tempo occupate dall’Ilva.

A firmare il progetto di fattibilità tecnico-economica, mai svelato dall’amministrazione precedente, è stato un raggruppamento di progettisti in cui figura anche Riccardo Miselli, ex presidente dell’Ordine degli architetti di Genova, fondatore di Neostudio con Eleonora Burlando e candidato alle ultime elezioni comunali con Vince Genova. Gli altri aggiudicatari dell’accordo quadro bandito dal Comune erano lo Studio Bargone (capofila), Sem associati, Omega Engineering, il geologo Andrea Vigo e l’architetta Marina Mori.

palabombrini

La versione originaria del PalaBombrini era quella proposta dalla società Mos (Mall of sports), una struttura imponente di 300 metri per 200 predisposta per atletica indoor, volley, basket, pallamano, calcio a cinque, una parete per l’arrampicata, palestre e piscine, addirittura simulatori di sci e pista per kart elettrici. Il nome suggeriva anche una consistente parte commerciale che tuttavia non è mai stata illustrata nel dettaglio. In ogni caso quel progetto finì ben presto nel dimenticatoio per diverse resistenze, non solo politiche: a bocciarlo furono tra gli altri la Soprintendenza e l’Enac. Lo stesso Piciocchi annunciò che sarebbe stato superato.

Il progetto del PalaBombrini in versione ridotta

Invece il PalaBombrini disegnato da Miselli e colleghi sulle indicazioni della precedente amministrazione era più piccolo e studiato anzitutto per l’atletica indoor, pur presentandosi come “polifunzionale” per accogliere anche l’arrampicata sportiva, il basket e la pallavolo grazie a sistemi che permettono l’abbassamento delle parti rialzate della pista rendendo il parterre complanare.

L’altezza non avrebbe superato quella di Villa Bombrini. Si trattava di un edificio a pianta circolare organizzato su più livelli. “Le gradonate – si legge nella relazione – sono dimensionate per contenere non oltre 4.000 spettatori“. Al di sotto sarebbero stati collocati spogliatoi, una palestra, un bar, spazi associativi e altri locali funzionali alle competizioni ufficiali.

Si prevedeva una pista di atletica ad anello da 200 metri con sei corsie da 90 centimetri e una pista rettilinea da 60 metri con otto corsie da 1,22 metri. Si tratta di dimensioni standard per la pratica indoor secondo le norme della Fidal. Era ipotizzata una pista a inclinazione variabile con sistema ad azionamento idraulico, un tipo di impianto azionabile in pochi minuti che permette di usare la stessa area per altre attività sportive.

Generico settembre 2025

Tra le criticità maggiori, la collocazione dell’impianto in un’area attualmente a elevato pericolo di inondazione, la zona rossa dei vecchi piani di bacino. In base alla normativa vigente è vietata la realizzazione di nuove edificazioni in questa fascia, ma la variante a efficacia sospesa legata ai lavori di sistemazione idraulica del Polcevera farebbe ricadere l’intervento in fascia B (cioè la zona P2 del nuovo piano di gestione del rischio alluvionale) e consentirebbe quindi la costruzione. L’intervento rimarrebbe comunque in un sito soggetto ad allagamenti.

Per la giunta Salis non è più attuale: “Priorità al parco chiesto dai cittadini”

E adesso? La sindaca Silvia Salis, a margine dell’incontro sul forno elettrico per l’ex Ilva col ministro Urso, aveva assicurato che il progetto del PalaBombrini sarebbe andato avanti. Dichiarazioni che, oltre a riaccendere i riflettori su un dossier rimasto ai margini della campagna elettorale, hanno mandato in subbuglio una parte della maggioranza. Anche il presidente del Municipio Medio Ponente Fabio Ceraudo aveva chiesto con forza spazi pubblici per la cittadinanza paventando la privatizzazione di quelle aree.

L’intenzione di realizzare un impianto sportivo per l’atletica indoor a Cornigliano non è venuta meno. Secondo quanto riferisce la giunta, una struttura leggera è considerata ancora “interessante”, ma adesso “la priorità è la restituzione del parco alla comunità che da anni lo attende”. Perciò sì alle attività sportive, ma “in una forma compatibile con l’area di intervento“, e quindi principalmente all’aperto, senza strutture impattanti a ridosso di Villa Bombrini.

In altre parole, il progetto alternativo voluto dalla giunta di centrodestra non è più attuale. Ed è destinato a restare lettera morta, nonostante le risorse già spese per la sua redazione. Lo scoglio principale, oltre alle perplessità politiche, è di tipo finanziario. L’investimento necessario per la realizzazione del palazzetto in versione “mini” si aggirava comunque intorno ai 30 milioni di euro. Società per Cornigliano era disponibile a metterci 10 milioni, ma i fondi restanti dovrebbero essere trovati in altro modo, con risorse pubbliche (e al momento le casse del Comune non consentono grandi margini di manovre) o altrimenti private. Una strada che non piacerebbe a gran parte del centrosinistra.

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Genova24

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