Paestum e i suoi templi: un viaggio tra gli dei dell’antichità
- Postato il 28 giugno 2025
- Idee Di Viaggio
- Di SiViaggia.it
- 2 Visualizzazioni

Nella spettacolare cornice del Cilento, a pochi passi dal mare e in una campagna che profuma di mitologia, sorge Paestum, una delle più monumentali porte d’ingresso al Sud d’Italia, dove storia e paesaggio si fondono in un equilibrio che incanta da secoli. E lo sapevano bene i viaggiatori colti del Grand Tour, che tra Settecento e Ottocento attraversavano la penisola alla ricerca delle radici della civiltà europea: per molti di loro, la meraviglia cominciava proprio qui, tra le colonne doriche dei templi ancora in piedi, vestigia di un passato che non ha mai smesso di sorprendere.
Paestum, infatti, è una meta che custodisce la voce di tre grandi civiltà: quella greca che la fondò con il nome di Poseidonia, quella lucana che la conquistò, e infine quella romana: passeggiare tra le rovine significa ammirare i secoli come fossero stanze di uno stesso palazzo, cogliendo la potenza sacra e terrena di un mondo perduto.
Cosa vedere a Paestum: i magnifici Templi
Tre sono i templi che ancora oggi sfidano il tempo con la loro imponenza e che sembrano scolpiti non soltanto nella pietra, ma nella memoria collettiva di chiunque li osservi.
Il più antico è il tempio di Hera, una costruzione che risale al 560 a.C., uno dei primi esempi di architettura dorica in pietra. L’aspetto robusto e austero tradisce l’antichità del progetto: mancano i frontoni e la sala interna (la cella) è impreziosita da una fila centrale di colonne, una disposizione che per lungo tempo ha generato incertezza sulla sua funzione originaria. Fu per questo chiamato “Basilica”, un nome che ancora oggi lo accompagna come un’eco di epoche passate, anche se si ritiene che fosse dedicato proprio a Hera, la regina degli dei.
Poco più a nord si staglia invece il tempio di Atena, unico tra i tre a svelare con certezza il nome della divinità a cui era consacrato. Costruito intorno al 500 a.C. sul punto più alto della città, sembra quasi voler guardare dall’alto i luoghi del vivere quotidiano: l’agorà, le botteghe, le case. È un tempio che unisce armonia e rigore, e che restituisce con eleganza l’immagine di una dea giovane, protettrice delle arti e della saggezza.
Ma è il tempio di Nettuno a lasciare davvero senza fiato: immenso, maestoso, ancora intatto, venne eretto verso la metà del V secolo a.C. ed è considerato uno degli esempi meglio conservati di tempio dorico in assoluto. I blocchi con cui è costruito si incastrano tra loro senza malta, tenuti insieme solo da tasselli di pietra. È forse proprio questa tecnica, arcaica e geniale, ad averlo reso resistente al tempo, ai terremoti, agli uomini.
L’interno è un capolavoro di architettura antica: due file di colonne a due piani dividevano la cella in tre navate, creando un effetto di profondità quasi teatrale. Il tetto, oggi scomparso, era sostenuto da grandi travi in legno. L’attribuzione a Nettuno, il dio del mare, nacque nel Settecento dal fatto che il tempio fosse il più grande e che la città antica portasse il nome di Poseidonia, in onore di Poseidone. Ma questa interpretazione è tutt’altro che sicura: alcuni studiosi sostengono che il tempio fosse dedicato ad Hera, la principale divinità della città, altri ancora invocano Zeus, il padre degli dei.
E appena fuori dalle mura, il paesaggio si fa ancora più sacro: l’antichissimo santuario di Hera alla foce del Sele, avvolto dalle leggende sugli Argonauti, ci ricorda che prima della città c’era già il culto. E intorno, disseminate nella campagna, le necropoli raccontano la storia silenziosa di chi abitò e morì in queste terre.
Informazioni utili per organizzare la visita ai Templi

Visitare Paestum oggi è un’esperienza che affascina per la bellezza del sito e per la sua ottima accessibilità. Il Parco Archeologico di Paestum e Velia è aperto ogni giorno dalle 8:30 alle 19:30, con ultimo ingresso consentito alle 18:30.
Per accedere al sito, è possibile acquistare il biglietto presso la biglietteria del Museo Archeologico o presso la Porta Principale, proprio di fronte al maestoso tempio di Nettuno. È anche possibile esibire un voucher digitale allo sportello del museo, che verrà convertito in biglietto cartaceo.
Per chi desidera immergersi davvero nella storia e lasciarsi guidare tra le meraviglie dell’antichità, c’è la possibilità di partecipare a visite guidate con archeologi specializzati: un’occasione unica per camminare tra le colonne doriche accompagnati dalle storie degli antichi greci e romani, tra foro, comitium e anfiteatro.