Ostuni, ritrovato il corpo di Oronzo Epifani: travolto dal nubifragio
- Postato il 3 ottobre 2025
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Il Quotidiano del Sud
Ostuni, ritrovato il corpo di Oronzo Epifani: travolto dal nubifragio
Tragedia a Ostuni: ritrovato il corpo di Oronzo Epifani, 63enne travolto dal nubifragio. Aveva gridato alla moglie: “Salvami”.
OSTUNI (BRINDISI) – Si è conclusa oggi, 3 ottobre 2025, nel modo più drammatico la ricerca di Oronzo Epifani, il 63enne disperso da ieri lungo il litorale di Ostuni, vittima della violenza inaudita del nubifragio che si è abbattuto sul nord Brindisino. Il corpo dell’uomo è stato individuato poco dopo le 11 di stamattina da un elicottero dei Vigili del Fuoco. Il 63enne era incastrato tra la vegetazione, trascinato lungo un canale di scolo che sfocia in mare, a poche centinaia di metri dal punto dove, ore prima, era stata ritrovata la sua auto.
OSTUNI, LA TELEFONATA DI ALLARME E L’ADDIO DI ORONZO EPIFANI TRAVOLTO DAL NUBIFRAGIO
La tragedia si è consumata nel tardo pomeriggio di ieri, 2 ottobre 2025, lungo la complanare tra Gorgognolo e Costa Merlata. Epifani viaggiava da solo, mentre la moglie, lo seguiva a bordo di un’altra vettura. In quegli istanti concitati, con l’acqua che si trasformava in un fiume in piena, l’uomo ha trovato la forza di contattare la donna al telefono, pronunciando parole che resteranno per sempre impresse nel cuore della famiglia e nella cronaca di una giornata orribile: «Fermati. Mettiti in salvo, l’acqua mi sta trascinando via». Pochi secondi dopo, la furia del nubifragio lo ha inghiottito, trascinandolo senza scampo nel canale di deflusso. La moglie, più arretrata rispetto al punto di massima violenza, è riuscita fortunatamente a mettersi in salvo grazie al tempestivo intervento dei Vigili del Fuoco e del 118.
OLTRE DODICI ORE DI RICERCHE SENZA SOSTA
Le ricerche di Oronzo Epifani sono andate avanti per oltre 12 ore, mobilitando senza sosta volontari, soccorritori, Protezione Civile e Forze dell’Ordine. Una macchina dei soccorsi imponente, coordinata anche alla presenza del sindaco di Ostuni, Angelo Pomes, che ha operato in condizioni estreme, mostrando l’altruismo e il coraggio di chi non si arrende di fronte alla violenza della natura. Purtroppo, ogni sforzo si è scontrato con un destino già scritto dalla potenza devastatrice dell’acqua. Resta il dolore e la testimonianza di quelle ultime, disperate parole, un monito sulla fragilità dell’uomo di fronte a eventi meteorologici sempre più estremi.
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Ostuni, ritrovato il corpo di Oronzo Epifani: travolto dal nubifragio