Osa denuncia: “Giustiziata la mamma cinghiale: tre colpi, messa in un sacco nero e caricata sul furgone”

  • Postato il 9 maggio 2025
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  • Di Il Vostro Giornale
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cinghiale-Letimbro

Savona. “Lunedì 5 maggio, ore 15:30 circa, foce del Letimbro. Due uomini in divisa regionale e una donna allontanano i pochi passanti presenti. Scendono nel greto del torrente. Tre colpi — probabilmente d’arma da fuoco — spezzano il silenzio. Risalgono, trascinando un pesante sacco nero, lo caricano su un furgone e spariscono. Così è stata giustiziata, nel cuore della città e in pieno giorno, la mamma cinghiale che da settimane frequentava pacificamente il prolungamento insieme ai suoi sei cuccioli nati a marzo. Una famigliola che non ha mai dato fastidio a nessuno, ben nota ai cittadini, rispettata e osservata con tenerezza. Dei cuccioli nessuna traccia. Se sono stati catturati, possiamo solo temere il peggio. Se sono fuggiti, la loro sopravvivenza è appesa a un filo”. Lo racconta l’Osservatorio Savonese Animalista.

L’Osservatorio Savonese Animalista ed il Partito Animalista Italiano (PAI) “si chiedono — come si chiedono molti cittadini e animalisti che frequentano i giardini Dante Alighieri e che hanno udito gli spari — se ci sia un collegamento tra quanto accaduto e il gruppo di cinghiali avvistato il giorno dopo a correre spaesati per via Caboto, via Venezia, Piazza del Popolo e via Aglietto. Si mormora che potessero essere le femmine sopravvissute del branco, in cerca dei piccoli. E non è una supposizione irrealistica: la socialità matriarcale dei cinghiali è ben nota a chi li studia davvero, e ancor più a chi li ama e li ha soccorsi nel tempo — non certo a chi si limita a impugnare un’arma e preme il grilletto”.

PAI ed OSA “si oppongono fermamente a questa logica ipocrita, crudele, utile solo a coprire l’incapacità gestionale delle istituzioni. E denunciano con forza un comportamento vergognoso e disumano da parte degli enti pubblici coinvolti, dalla Giunta Comunale alla Regione, che continuano a nascondere la loro inadeguatezza dietro i fucili, anziché adottare soluzioni etiche, scientifiche, non violente. E mentre si uccidono animali senzienti senza alcun piano, senza trasparenza, le rampe di accesso al Letimbro — che permettono ai cinghiali di risalire in città — restano aperte. Lo dimostrano le foto scattate ieri, in pieno giorno, alla foce. Quanta arroganza e incompetenza dovremo ancora tollerare?

PAI ed OSA “temono — e vi sono buoni motivi per farlo — che quanto accaduto venga usato come pretesto per avviare un’ulteriore, indiscriminata mattanza di cinghiali non appena faranno capolino in città. Non si deve permetterlo. E chiedono a tutti i cittadini dotati di sensibilità, rispetto per la vita e coscienza civile di alzare la voce. Non è più tempo di silenzi. Oggi sono i cinghiali, domani? Intanto sono quasi 3.500 le firme di cittadini che, sulla piattaforma change.org, chiedono al sindaco Russo di adottare metodi incruenti per tenere lontani i cinghiali dalla città”.

Autore
Il Vostro Giornale

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