Oro, rifugio senza tempo: perché oggi più che mai conviene investirci. Anche con un Pac o un Etc
- Postato il 12 luglio 2025
- Blog
- Di Il Fatto Quotidiano
- 1 Visualizzazioni
.png)
Viviamo un’epoca dominata da incertezze. Guerre, instabilità geopolitica, inflazione che rialza la testa, crisi cicliche dei mercati. In questo scenario, proteggere il proprio patrimonio non è una scelta pessimistica, ma una scelta di consapevolezza. È in momenti come questi che l’oro torna a brillare non solo sul piano simbolico, ma anche come strumento concreto di difesa. Da secoli è considerato il bene rifugio per eccellenza. E oggi, anche un piccolo risparmiatore può investirci con intelligenza e gradualità, grazie a strumenti semplici come il Piano di Accumulo in Oro (Pac) o gli Etc su oro fisico.
A differenza di azioni, obbligazioni o criptovalute, l’oro è un asset reale, tangibile. Non dipende da un emittente, da un bilancio, da una banca centrale. È valore in sé. E ha dimostrato nei secoli di saper conservare potere d’acquisto anche nei momenti peggiori: guerre mondiali, crisi valutarie, default sovrani. Quando il mondo trema, l’oro resta in piedi: quando i mercati crollano, l’oro tende a salire; quando la moneta perde potere d’acquisto, l’oro mantiene il suo valore. Negli ultimi dieci anni il valore dell’oro ha mostrato un andamento complessivamente crescente (+194% di incremento del valore dal 2015 ad oggi). Dopo una fase di stabilità tra il 2016 e il 2019, il prezzo è iniziato a salire in modo marcato dal 2019 in poi, fino a raggiungere nel 2025 i livelli più alti mai toccati, spinti dall’incertezza globale, dall’inflazione e dalla crescente domanda di beni rifugio.
Oggi non è più necessario acquistare un lingotto da un chilo. Esistono formule di piano di accumulo in oro fisico che consentono di investire anche solo 50 o 100 euro al mese. Il meccanismo è semplice: ogni versamento viene convertito in oro fisico custodito in caveau sicuri, intestato direttamente al risparmiatore. Così, poco alla volta, si costruisce una riserva reale, solida, liquida e facilmente rivendibile. I vantaggi sono evidenti: accessibilità, flessibilità, protezione nel lungo periodo. E si sfrutta anche il “dollar cost averaging”, cioè il vantaggio di comprare a prezzi medi nel tempo, riducendo il rischio di acquistare in un momento sfavorevole.
Nella scelta del Pac in oro fisico, è fondamentale, come sempre, affidarsi a operatori solidi, regolamentati e trasparenti. Investire in oro significa, di fatto, affidare a un intermediario non solo il proprio denaro, ma anche la custodia di un bene reale che deve essere effettivamente acquistato, conservato in sicurezza e reso disponibile in qualsiasi momento. Per questo è essenziale che il fornitore del servizio operi sotto la supervisione di autorità competenti, adotti standard di sicurezza elevati e offra una rendicontazione puntuale e verificabile delle quantità di oro effettivamente detenute per conto del cliente.
Trasparenza significa poter accedere facilmente a informazioni come il prezzo d’acquisto applicato (che deve essere il più vicino possibile alla quotazione spot), le eventuali commissioni di gestione o custodia, e le condizioni di rivendita o ritiro fisico. Un operatore serio deve garantire la possibilità di riscattare l’oro fisicamente o liquidarlo senza costi nascosti, e deve offrire strumenti chiari per monitorare nel tempo l’andamento del proprio piano.
Accanto all’oro fisico, esiste una modalità più liquida e dinamica per esporsi al metallo giallo: gli Etc (Exchange Traded Commodity) su oro fisico. Sono strumenti finanziari quotati in Borsa che replicano l’andamento del prezzo dell’oro, con la possibilità di acquisto anche tramite Pac automatici offerti da piattaforme abbastanza note. Si tratta di titoli garantiti da oro fisico custodito in caveau e hanno commissioni di gestione contenute (tra 0,12% e 0,40% annuo). Con questi strumenti, è possibile automatizzare l’investimento mensile, senza dover gestire fisicamente l’oro, mantenendo al tempo stesso un’esposizione diretta e trasparente all’andamento del metallo.
Non essendo regolati dal quadro giuridico europeo che tutela gli investitori nei fondi comuni e negli Etf – ovvero la normativa Ucits (Undertakings for Collective Investment in Transferable Securities, Direttiva 2009/65/CE) – gli Etc comportano un rischio di controparte che va attentamente valutato nella scelta dell’operatore. Questo perché, a differenza degli Etf, gli Etc sono strumenti di debito emessi da società veicolo e non godono degli stessi vincoli di diversificazione e protezione normativa. Detto ciò, esistono operatori molto solidi, affidabili e facilmente riconoscibili per la loro reputazione e trasparenza, capaci di offrire elevati standard di sicurezza e garanzie reali sul metallo sottostante.
La combinazione dei due approcci può rappresentare una strategia vincente. L’oro fisico per la sicurezza estrema, la protezione reale, la piena proprietà. Gli Etc per la liquidabilità immediata, la facilità di gestione, la possibilità di integrazione in un portafoglio più ampio. Entrambi condividono lo stesso obiettivo: difendere il patrimonio in tempi di turbolenza.
In tempi instabili, serve lucidità. Serve una visione di lungo periodo. L’oro – acquistato in modo graduale e intelligente – rappresenta una strategia concreta, non una moda. I Pac e gli Etc lo rendono accessibile anche a chi non dispone di grandi capitali. Ma richiedono una scelta attenta degli operatori, dei costi e della finalità.
Oggi più che mai, non è il momento di rincorrere rendimenti miracolosi. È il momento di proteggere. E l’oro – da secoli – sa farlo meglio di chiunque altro.
L'articolo Oro, rifugio senza tempo: perché oggi più che mai conviene investirci. Anche con un Pac o un Etc proviene da Il Fatto Quotidiano.