OpenAI punta a un’Ipo da 1.000 miliardi di dollari. Che potrebbe arrivare già l’anno prossimo

  • Postato il 30 ottobre 2025
  • Business
  • Di Forbes Italia
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OpenAI va verso una delle più grandi quotazioni in Borsa della storia. Secondo l’agenzia Reuters, il gigante dell’intelligenza artificiale punterebbe a un’Ipo da 1.000 miliardi di dollari. Che, secondo fonti citate dalla stessa Reuters, potrebbe arrivare già nella seconda metà del 2026.

Verso l’Ipo

Alcune persone che hanno parlato con l’agenzia affermano che la direttrice finanziaria di OpenAI, Sarah Friar, ha prospettato un approdo in Borsa nel 2027, lo stesso termine ipotizzato nei giorni scorsi dal Wall Street Journal. In base all’andamento del mercato azionario e del business dell’azienda, però, i tempi potrebbero anche essere accelerati. L’obiettivo sarebbe quello di raccogliere almeno 60 miliardi di dollari. Un portavoce di OpenAI, citato dall’agenzia, ha detto che “l’Ipo non è ciò su cui ci stiamo concentrando, perciò non possiamo avere stabilito una data”.

I preparativi per la quotazione sembrano il seguito naturale della creazione di una divisione a scopo di lucro (OpenAI Group Pbc) annunciata in questi giorni da OpenAI. Le pbc (public benefit corporation) sono aziende che si danno una missione sociale o ambientale, ma che hanno scopo di lucro e nessun limite ai profitti e alle partecipazioni. La nuova società è valutata 500 miliardi di dollari e sarà per il 27% di Microsoft, per il 26% della OpenAI Foundation (l’organizzazione no profit originaria) e per il 47% di dipendenti, ex dipendenti e altri investitori. Il controllo resterà alla OpenAI Foundation attraverso il suo consiglio di amministrazione.

Perché la quotazione

Lo sbarco in Borsa servirebbe anche a raccogliere più capitali e, di conseguenza, ad assecondare la strategia molto ambiziosa dell’amministratore delegato, Sam Altman, che in questi giorni ha parlato di incrementare le risorse computazionali per 30 gigawatt nei prossimi anni, con un costo di 1.400 miliardi di dollari. Una cifra colossale per un’azienda che dovrebbe chiudere il 2025 con ricavi per circa 13 miliardi e che, secondo i calcoli della testata The Register, avrebbe perso più di 11 miliardi nello scorso trimestre. Lo stesso Altman, martedì, ha definito la quotazione in Borsa “il cammino più probabile” per la società, date “le necessità di capitali”.

L’articolo OpenAI punta a un’Ipo da 1.000 miliardi di dollari. Che potrebbe arrivare già l’anno prossimo è tratto da Forbes Italia.

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Forbes Italia

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