OpenAI-Oracle, accordo da 300 miliardi di dollari per l'IA

  • Postato il 11 settembre 2025
  • Economia
  • Di Agi.it
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OpenAI-Oracle, accordo da 300 miliardi di dollari per l'IA

AGI - OpenAI ha firmato un contratto con Oracle per acquistare 300 miliardi di dollari di potenza di calcolo in circa cinque anni, un impegno enorme che supera di gran lunga le attuali entrate della startup. Lo riporta in esclusiva il Wall Street Journal citando persone informate sulla questione.

Spesa per data center AI in crescita

L'accordo è uno dei più grandi contratti cloud mai firmati, a dimostrazione di come la spesa per i data center di intelligenza artificiale stia raggiungendo nuovi massimi nonostante le crescenti preoccupazioni per una potenziale bolla. Il contratto con Oracle richiederà una potenza di 4,5 gigawatt, paragonabile all'elettricità prodotta da più di due dighe di Hoover o al consumo di circa quattro milioni di abitazioni.

Aumento delle azioni Oracle

Ieri le azioni Oracle hanno registrato un aumento del 43% dopo che la società di cloud computing ha rivelato di aver aggiunto 317 miliardi di dollari di ricavi da contratti futuri durante l'ultimo trimestre conclusosi il 31 agosto. L'amministratore delegato Safra Catz ha dichiarato agli analisti di aver firmato contratti con tre diversi clienti durante il trimestre.

 

L'impennata del prezzo delle azioni ha aumentato il patrimonio del presidente di OracleLarry Ellison, di oltre 100 miliardi di dollari, portandolo nella fascia di Elon Musk come persona più ricca del mondo, con un patrimonio netto di quasi 400 miliardi di dollari.

Scommessa rischiosa 

Il contratto tra OpenAI e Oracle, che avrà inizio nel 2027, è una scommessa rischiosa per entrambe le societàOpenAI è una startup in perdita che a giugno ha dichiarato di generare circa 10 miliardi di dollari di fatturato annuo, meno di un quinto dei 60 miliardi di dollari che dovrà pagare in media ogni anno. Oracle sta concentrando gran parte dei suoi ricavi futuri su un unico cliente e probabilmente dovrà indebitarsi per acquistare i chip IA necessari per alimentare i data center.

Dettagli dell'accordo cloud

Oracle ha dato un primo indizio dell'accordo quando ha rivelato in un documento presentato a giugno di aver stipulato un accordo per servizi cloud che le garantirà oltre 30 miliardi di dollari di entrate annuali a partire dal 2027. Il gigante del cloud riceverà nel tempo maggiori entrate annuali da OpenAI man mano che altri data center entreranno in funzione. OpenAI ha annunciato a luglio di aver stipulato un accordo da 4,5 gigawatt con Oracle, ma non ha rivelato l'entità del contratto.

La visione di Sam Altman

Il massiccio impegno di OpenAI prolunga la lunga storia dell'amministratore delegato Sam Altman, che sogna di risolvere sfide aziendali apparentemente impossibili. Sta anche cercando di costruire chip personalizzati con Broadcom, creare un concorrente dell'iPhone e lanciare da zero una nuova società cloud chiamata Stargate, il tutto bruciando più soldi di qualsiasi altra startup al mondo. Lo scorso autunno, ha detto agli investitori che OpenAI non genererà profitti fino al 2029 e prevede di perdere 44 miliardi di dollari prima di farlo, secondo quanto riportato dal Wall Street Journal.

Carenza di risorse informatiche

Il suo problema più grande è una carenza quasi costante di risorse informatiche che sta ostacolando il lancio dei prodotti di OpenAI e limitando i progressi nella creazione di nuovi modelli di IA. Si tratta anche di un problema più ampio per il settore dell'intelligenza artificiale, che sta investendo centinaia di miliardi di dollari per costruire nuovi data center in tutto il paese, mettendo a volte a dura prova l'approvvigionamento energetico locale.

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Autore
Agi.it

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