Onu: “A Gaza atti di genocidio di Israele. Stupro di palestinesi come strategia”. Netanyahu: “Circo antisemita”
- Postato il 13 marzo 2025
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- Di Il Fatto Quotidiano
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Un’inchiesta delle Nazioni Unite pubblicata oggi accusa Israele di aver compiuto “atti di genocidio” nella Striscia di Gaza, con la distruzione sistematica delle strutture sanitarie per l’assistenza sessuale e riproduttiva palestinesi. La Commissione d’inchiesta dell’Onu scrive che Israele ha “intenzionalmente attaccato e distrutto” il principale centro di fertilità del territorio palestinese e ha simultaneamente imposto un assedio e bloccato gli aiuti, compresi i farmaci per garantire gravidanze, parti e cure neonatali sicure.
Ciò, secondo la commissione d’inchiesta delle Nazioni Unite, equivale a “due categorie di atti di genocidio” compiuti durante l’offensiva dell’esercito israeliano. La convenzione delle Nazioni Unite sul genocidio definisce tale crimine come atti commessi con l’intento di distruggere, in tutto o in parte, un gruppo nazionale, etnico, razziale o religioso. Delle sue cinque categorie, l’inchiesta ha affermato che le due che implicavano Israele stavano “deliberatamente infliggendo al gruppo condizioni di vita calcolate per provocarne la distruzione fisica” e “imponendo misure volte a impedire le nascite all’interno del gruppo”. I soldati israeliano, sostiene poi la Commissione, hanno usato le molestie sessuali, “con le donne costrette anche a spogliarsi in pubblico”, come strategia di guerra per punire i palestinesi durante i 15 mesi di conflitto.
“Queste violazioni non hanno solo causato gravi danni fisici e mentali immediati e sofferenze a donne e ragazze, ma anche effetti irreversibili a lungo termine sulla salute mentale e sulle prospettive riproduttive e di fertilità dei palestinesi come gruppo”, ha affermato il presidente della commissione Navi Pillay in una dichiarazione.
Le vittime delle azioni militari israeliane a Gaza sfiorano le 50mila, tra cui circa 17mila minori. Secondo diversi studi, però, il numero ufficiale di palestinesi uccisi è sottostimato, una cifra più realistica è di almeno 70mila.
La Commissione internazionale indipendente d’inchiesta, composta da tre persone, è stata istituita dal Consiglio per i diritti umani delle Nazioni Unite nel maggio 2021 per indagare sulle presunte violazioni del diritto internazionale in Israele e nei territori palestinesi. Pillay, ex capo dei diritti dell’ONU, è stato giudice presso la Corte penale internazionale e ha presieduto il Tribunale penale internazionale per il Ruanda.
Israele respinge come “categoricamente infondate” le accuse rivolte da un’inchiesta dell’Onu pubblicata oggi, di aver “parzialmente distrutto le strutture sanitarie riproduttive” nella Striscia di Gaza, commettendo così “atti di genocidio”. Lo si legge in una nota del governo dello Stato ebraico. Il premier Benjamin Netanyahu ha definito il Consiglio per i diritti umani dell’Onu un “circo anti-israeliano, un organismo antisemita, corrotto, sostenitore del terrorismo”.
L’Ufficio delle Nazioni Unite per il coordinamento degli affari umanitari denuncia inoltre la presenza diffusa di ordigni esplosivi nell’enclave palestinese che continua a mettere in pericolo vite umane. Nonostante i dati limitati, dall’inizio del 2025 e fino al 10 marzo sono stati registrati 18 incidenti che hanno provocato tre morti e 38 feriti. Tra le vittime, due bambini sono stati uccisi e 18 sono rimasti feriti. La maggior parte degli incidenti si sono verificati dopo il cessate il fuoco e sono stati dovuti al ritorno degli sfollati in edifici danneggiati e in aree precedentemente inaccessibili.
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