Ondata di calore, è record di bollini rossi: da domenica primi segnali di tregua (ma non durerà)
- Postato il 3 luglio 2025
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- Di Genova24
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Liguria. Dopo giorni di caldo intenso e temperature da record, potrebbe profilarsi all’orizzonte una prima tregua. Secondo Mario Lecca, previsore di Arpal, “ci sono alcuni segnali positivi già dalle temperature minime registrate stanotte, che hanno mostrato una lieve flessione”.
Il caldo però non mollerà subito la presa: le temperature massime resteranno oltre la media almeno fino a sabato, mantenendo il livello di disagio elevato, soprattutto per chi vive in città.
Caldo, quando finisce? Domenica arriva la pioggia
La svolta potrebbe arrivare a partire da domenica, quando è atteso un cambiamento del quadro meteorologico. “Ci aspettiamo – prosegue Lecca – una diminuzione della pressione atmosferica e l’arrivo di precipitazioni e temporali estivi, che porteranno instabilità e un calo più significativo delle temperature“.
Le massime scenderanno leggermente, mentre le minime notturne, che in questi giorni si sono mantenute vicine ai 30 gradi, torneranno a valori più normali per il periodo, intorno ai 20 gradi.
“La flessione delle minime notturne è arrivata già mercoledì – continua Lecca – ma la tregua sarà temporanea e durerà sino al 9-10 luglio circa”. Sul lungo termine infatti si intravede la possibilità di una nuova rimonta anticiclonica, anche se è troppo presto per dire se sarà intensa come quella attuale.
Nuovo record per la Liguria: “Il trend delle ondate di calore è in crescita costante dal 2023″
“Il trend delle ondate di calore è in crescita costante dal 2023 – conferma Lecca – Parliamo di giornate in cui la temperatura si avvicina agli estremi della media climatica del periodo, che in Liguria aumentano inesorabilmente da tre anni”.
Un segnale che si riflette anche sugli accessi ai pronto soccorso, come accaduto tra l’11 e il 15 agosto dello scorso anno, durante un altro lungo bollino rosso. E in effetti i bollini rossi emessi dal ministero della Salute riguardano una serie di fattori che vanno oltre le temperature, ma che prendono in considerazione situazione dei pronto soccorso e degli ospedali, età media della popolazione e contesto urbano.
Le valutazioni di Arpal, invece, tengono conto delle temperature e dell’umidità. Non a caso l’avviso per temperature elevate e disagio da caldo è in vigore senza interruzione da venerdì scorso: “La percezione del caldo – conclude Lecca – è amplificata dall’umidità, che resta alta anche nelle ore notturne. Ma ci sarà una breve tregua”.