Bogliasco alle prese con l’overtourism, i cittadini: “Numero chiuso o ticket di ingresso per i non residenti”
- Postato il 3 luglio 2025
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- Di Genova24
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Genova. Con lo scoppio del caldo e della stagione estiva, i borghi delle riviere liguri, come di consueto, cambiano pelle: turisti, visitatori, pendolari del mare che si accalcano tra le vie dei centri storici, affollano le spiagge, mangiano, bevono e spendono. Ma non solo: cercano e si inventano il parcheggio, occupano spazio, intasano i servi di trasporto pubblico e troppo spesso lasciano i segni del loro passaggio con la rumenta non sempre gestita in maniera civile.
Uno scenario tipico, una medaglia a due facce che in qualche modo ha sempre mantenuto un equilibrio, fatta la tara alla proverbiale attitudine dell’accoglienza ligure. Una situazione che a Bogliasco, però, inizia ad avere una certa temperatura, almeno secondo il polso dei social, su cui, in queste ore, decine di residenti stanno riversando la propria rabbia e il proprio sdegno. Con qualche proposta.
Ma perchè Bogliasco? Beh la risposta è semplice, il magnifico borgo è il più vicino a Genova e raggiungibile facilmente da moto, scooter e con poche decine di minuti di treno. Risultato: ogni fine settimana, la popolazione si moltiplica a dismisura con eccessi che oggi hanno trovato l’etichetta efficace nella parola “overtourism“.
Sui social, dicevamo, la” galleria del disagio” è lunga: moto dedite al parcheggio-fantasia in ogni angolo del comune, fiumana di persone che scendono dai treni, auto in sosta che bloccano le strade, cassonetti ricolmi di spazzatura. E poi l’inciviltà, che prescinde da ogni fenomeno sociale, delle spiagge ricolme di rifiuti abbandonati. Da qui le “proposte” dei residenti che si dividono nell’introduzione di un numero chiuso per alcune spiagge o di un non meglio precisato ticket “di soggiorno” da far pagare a tutti i non residenti che entrano nel territorio del comune. La finalità, secondo chi li propone, è quella di disincentivare l’approdo massiccio e indiscriminato di visitatori mordi e fuggi, che qualcuno definisce “turismo povero” e al contempo ricavare denari per la manutenzione del borgo.
Ma non solo. Tra le varie soluzioni proposte anche quella di estendere le zsl riservate ai residenti h24 per facilitare la sosta per chi torna a casa dopo una lunga giornata di lavoro. Un proposta che trova nelle risposte anche una certa ironia ridanciana: “È sempre meglio non trovare posteggio tornando dal lavoro a Bogliasco che tornare a Busalla ed avere il box“.
Il commento del sindaco
Interpellato sull’argomento il sindaco di Bogliasco, Luca Pastorino, deputato in Parlamento, è chiarissimo: “Non credo a queste tipologie di soluzioni, che sarebbero impossibili tecnicamente da approntare e che infatti non vengono usate praticamente da nessuno, salvo casi particolari non paragonabili a Bogliasco – spiega – Lo scorso fine settimana abbiamo avuto un grande evento, e ne avremo altri nelle prossime settimane, e devo fare un plauso ai lavoratori di Amiu che hanno lavorato assiduamente e tempestivamente per ripristinare la bellezza dei nostri luoghi. Chiaramente ci sono degli eccessi che però dipendono dalla civiltà dei singoli. Dobbiamo tutelare il turismo, che non credo possa essere definito povero ma che è una importantissima risorsa per il nostro territorio”.