Omicidio avvocato Pagliuso, definitivo l’ergastolo a Marco Gallo
- Postato il 27 febbraio 2025
- Notizie
- Di Quotidiano del Sud
- 1 Visualizzazioni

Il Quotidiano del Sud
Omicidio avvocato Pagliuso, definitivo l’ergastolo a Marco Gallo
La Cassazione ha chiuso la vicenda processuale legata all’omicidio dell’avvocato lametino Francesco Pagliuso: ergastolo definitivo per Marco Gallo
LAMEZIA TERME – Terzo ergastolo definitivo nei confronti di Marco Gallo, 38 anni, di Lamezia, questa volta per l’omicidio dell’avvocato Francesco Pagliuso. Questo il verdetto emesso dalla Cassazione che ha rigettato il ricorso confermando la sentenza di giugno 2024 della Corte d’Appello di Catanzaro nei confronti di Marco Gallo, al quale gli erano già stati inflitti due ergastoli per altri omicidi (quattro gli omicidi che gli vengono contestati, commessi fra il 2015 e il 2017, oltre a due condanne in primo grado a 30 anni per un altro omicidio e a 15 anni per associazione mafiosa). Diventa definitiva, dunque, la massima condanna nei confronti di Gallo, perito elettrotecnico, passato da insospettabile a killer seriale, per l’omicidio dell’avvocato penalista Francesco Pagliuso.
Gallo aveva impugnato la sentenza di primo grado di dicembre 2021 quando era stato condannato all’ergastolo dalla Corte d’Assise di Catanzaro (con esclusione dell’aggravante mafiosa), per l’uccisione dell’avvocato nella tarda serata del 9 agosto 2016. Poi la Corte d’Appello ha confermato il massimo della pena e con l’aggravante mafiosa che, invece, era stata esclusa nel processo di primo grado. Gallo, in particolare, è stato incastrato dalle immagini di un video. La telecamera riprese una Bmw che l’imputato avrebbe parcheggiato in un luogo non molto distante dall’abitazione della vittima (luogo del delitto) raggiunta da un podista identificato in Marco Gallo.
OMICIDIO PAGLIUSO, ERGASTOLO DEFINITIVO PER MARCO GALLO RITENUTO IL SICARIO DELLA COSCA SCALISE
Quel podista che fu immortalato dalle telecamere di videosorveglianza di un bar di via Marconi di Lamezia, nei pressi dell’abitazione di Pagliuso. E la sera prima e la sera stessa del delitto fu ripreso a correre anche in orari anomali. Quel podista era invece il killer di Pagliuso che ha atteso l’avvocato nel giardino della sua abitazione, uccidendolo al posto di guida dell’auto del professionista. Per l’accusa l’ordine di uccidere l’avvocato sarebbe partito da Luciano Scalise, condannato all’ergastolo anche in appello, ritenuto uno dei capi dell’omonimo clan del Reventino.
Gallo, quindi, è ritenuto il sicario della cosca Scalise che ordinò l’uccisione dell’avvocato. Questi avrebbe pagato con la vita i contrasti fra i Mezzatesta e gli Scalise. Nell’operazione “Reventinum”, infatti, emerse anche il movente del delitto dell’avvocato, maturato nell’ambito di una faida scoppiata fra gli Scalise e i Mezzatesta che provocò altri fatti di sangue. Pagliuso prima di essere ucciso sarebbe rimasto vittima di un sequestro di persona quando sarebbe stato portato incappucciato da Lamezia in un bosco del Reventino,
Dopo il sequestro di persona, Luciano Scalise, avrebbe ordinato l’omicidio dell’avvocato, accusato dagli Scalise anche di aver favorito la latitanza di Domenico Mezzatesta di cui Pagliuso era il legale in un processo per un duplice delitto avvenuto a gennaio 2013 all’interno di un bar di Decollatura. Gallo dovrà risarcire le parti civili (i familiari dell’avvocato, la Camera penale di Lamezia e i comuni di Lamezia e Soveria Mannelli). Pasqualino Rettura
Il Quotidiano del Sud.
Omicidio avvocato Pagliuso, definitivo l’ergastolo a Marco Gallo