“Omicidi a escalation asimmetrica”, la psicoterapeuta del Racis su Chiara Petrolini: “C’è serialità”

  • Postato il 6 ottobre 2025
  • Giustizia
  • Di Il Fatto Quotidiano
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Parla di “omicidi a escalation asimetrica” e “serialità” la colonnella Anna Bonifazi psicoterapeuta, responsabile sezione psicologia e criminologia del Racis dei carabinieri, nella sua deposizione nel corso della terza udienza del processo a Chiara Petrolini, la ragazza accusata di aver ucciso e sepolto i suoi due figli nel giardino di casa a Traversetolo, in provincia di Parma.

“Nel caso di Chiara Petrolini i delitti sono incasellabili come omicidi ad escalation asimmetrica, c’è stato un aumento del motore criminale non frenabile, un motore che inizia purtroppo già dall’ideazione, quindi già dall’immaginazione nell’autore e va avanti senza possibilità alcuna di esser bloccato, quindi viene compiuto fino alla fine, anzi con una fase successiva di tentativo dell’autore di rimanere impunito, un pre conservarsi, come si dice dal punto di vista criminologico” ha detto l’ufficiale dell’Arma.

Nel corso della sua testimonianza Bonifazi ha aggiunto: “I due eventi, almeno dalle circostanze che sono state disvelate, sono abbastanza simili a loro. La seconda gravidanza viene in qualche modo cercata, è un dato di fatto. Se la prima è avvenuta e si è conclusa in maniera così tragica, ci saremmo aspettati (parliamo di azioni logiche di una persona) non incappasse in una seconda azione altrettanto tragica. E invece – prosegue – tra i due fatti c’è stato anche un lasso di tempo (che chiamiamo di raffreddamento) estremamente ridotto, come a voler nuovamente ripercorrere una azione che non si può dire impulsiva. C’è serialità – argomenta ancora – c’è logica, un passaggio all’atto non bizzarro, non c’è alcuna azione che possa apparire non finalizzata: è un comportamento che fa presagire che chi lo compie entra ed esce da un impatto emotivo elevatissimo come senza minimamente avere degli scossoni emotivi, quindi riesce a sopportare a gestire anche eventi e momenti estremamente impattevoli dal punto di vista emotivo e fisico: questo è tipico comportamento seriale“, conclude Bonifazi.

“Secondo noi, può essere incasellata in omicidio a escalation, con un aumento del motore criminale che pare non essere frenabile, che inizia già dall’ideazione, quindi già dall’immaginazione, che poi va avanti senza essere bloccato, viene compiuto fino alla fine, con una fase successiva del tentativo dell’autore di rimanere impunito, di autoconservarsi” ha proseguito la testimone per l’accusa. Lo scorso 30 giugno i giudici della Corte d’assise hanno disposto una perizia psichiatrica, i magistrati.

Intanto la difesa dell’imputata ha dato l’assenso all’acquisizione degli interrogatori resi in fase di indagine da parte dei genitori della ragazza. Roberto Petrolini ed Elisa Bruschi, papà e mamma della ragazza accusata di aver ucciso e sepolto in giardino i due figli neonati, non deporranno nell’ambito del processo in corso in Corte d’Assise a Parma. La richiesta della difesa è stata avvallata dall’accusa nell’ambito della terza udienza, presente in aula il procuratore capo Alfonso D’Avino. Anche i legali di parte civile hanno chiesto e ottenuto l’acquisizione delle dichiarazioni rese in fase di indagine preliminare per i genitori di Samuel Granelli, ex fidanzato di Chiara e padre dei due bimbi sepolti. Anche per loro, quindi, nessuna deposizione nel corso del processo.

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Il Fatto Quotidiano

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