Occhio agli antidiabetici orali, usati per dimagrire, che ti tolgono anche la vista!

  • Postato il 25 giugno 2025
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  • Di Il Fatto Quotidiano
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Faccio l’oculista da 45 anni e ho letto proprio oggi sulla rivista dell’Ordine dei Medici di Milano di un lavoro scientifico pubblicato che definisce come i farmaci antidiabetici orali tipo semaglutide possono causare una grave neurite ottica ischemica anteriore con compromissione della vista!

Il problema che spesso vengono anche prescritti (da medici compiacenti?) come dimagranti a persone assolutamente che non hanno il diabete, a tal punto che alcune aziende produttrici hanno fermato le linee di produzione di altri farmaci per utilizzare tali linee per produrre il semaglutide (e altri simili) con guadagni enormi a scapito della salute dei cittadini. A questo punto mi sembra giusto invitarvi a vedere un film in cui la dottoressa Frechon di Brest lotta con una casa farmaceutica che produceva un antidiabetico che portava a gravi complicanze vascolari, il mediator.

Anche io nel mio piccolo ho fatto, nel caso inutilmente, una battaglia per far togliere dal mercato un altro antidiabetico orale, il pioglitazone – nome commerciale Actos – che studi scientifici avevano indicato come causa di un maggior numero di tumori alla vescica. Ero arrivato fino al Ministro della Salute dei 100 giorni Giulia Grillo, senza risposta motivata.

Caro Ordine dei Medici che ha lanciato allarme per la vista, caro ministro Schillaci: cosa fate oltre che lanciare il sasso per controllare la situazione? Controllate chi e quanti medici prescrivono in modo privato o con il Sistema Sanitario Nazionale farmaci inutili per persone prevalentemente giovani a cui basterebbe insegnare a mangiare meglio e a fare attività sportiva? Una persona che conosco, diabetica, alla domanda ‘perché continui ad usare questo farmaco per la glicemia?’ mi ha risposto: “Mi trovo bene, mangio quello che voglio e dimagrisco oltre che controllare il mio diabete”! Ora forse non riuscirà più nemmeno a vedere se il piatto è pieno o vuoto!

Una nuova cultura che porta i medici a prescrivere farmaci che fanno ammalare, così le case farmaceutiche ne produrranno altri a catena. Fino alla morte. A questo punto vi consiglio un altro film da vedere in questa estate appena iniziata che ha come interprete il “nostro” Marco Travaglio: Il venditore di medicine, propedeutico a capire il connubio esistente da sempre tra le aziende farmaceutiche e i medici prescrittori che vengono sempre più indotti alla prescrizione inutile e dannosa anche da parte di alcuni che appaiono, inizialmente, indenni.

Allora propongo al Ministro Schillaci un modo per provare a snidarli, oltre a fare una vera campagna su tutti i mezzi di comunicazione che chiamerei “Mangia bene e corri per non ammalarti”. Prenda, caro Schillaci, due farmacie a campione nel centro di Milano e di Roma e controlli tutte le prescrizioni di antidiabetici orali tipo semaglutide, che hanno anche azione dimagrante, per cui è indispensabile presentare una ricetta per poterli acquistare privatamente o con il Ssn. Studi le ricette random di tutti i prescrittori e li convochi per capire le motivazioni, soprattutto di quelli che in 1-2 mesi ne hanno prescritti tanti campioni, ancor di più se non sono diabetologi.

Sono sicuro. Se ne vedrebbero delle belle prima che tutto diventi buio per la neurite ottica. Questo, caro Schillaci, vorrebbe dire difendere il cittadino, il paziente e la Costituzione. Mentre su TikTok diventa virale la nuova dieta con antidiabetici orali dimagranti, la nuova medicina social con medici prescrittori compiacenti.

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Il Fatto Quotidiano

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