Nuovo Polo Scolastico: Albenga sogna, l’amministrazione ci crede. Il vicesindaco Pelosi: “Opera comprensoriale”
- Postato il 6 dicembre 2025
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- Di Il Vostro Giornale
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Albenga. Quello del Nuovo Polo Scolastico di Albenga è un sogno che l’amministrazione ingauna non ha alcuna intenzione di accantonare. I soldi? Non sono abbastanza, è vero. Ma la verità è più complessa.
Parliamo di un iter lungo, nato anni fa, che ha attraversato il periodo pandemico, che coinvolge enti diversi e che si scontra quotidianamente con i tempi – spesso imprevedibili – della burocrazia. Ed è proprio in questi tempi che rischiano di perdersi anche le migliori intenzioni.
Il progetto del nuovo Polo Scolastico è tornato vivo anche a Villanova d’Albenga, nel corso dell’incontro del 26 novembre scorso, durante il quale si sono riuniti una trentina tra sindaci e amministratori del territorio. Qui il vicesindaco di Albenga Silvia Pelosi ha colto l’occasione per ribadire al presidente della Regione, Marco Bucci, l’importanza strategica del progetto per la città e per tutto il comprensorio ingauno. Del resto, quello del Nuovo Polo Scolastico, è un “dossier” che Pelosi segue da anni, già dai tempi del primo mandato del sindaco Riccardo Tomatis.
Nel frattempo, però, il progetto ha dovuto fare i conti con la realtà: i 10 milioni messi sul tavolo dallo Stato non bastano più. L’aumento dei prezzi e la complessità dell’opera hanno imposto una revisione generale del quadro economico.
E allora come si va avanti? La strategia scelta dal Comune di Albenga è semplice: procedere per lotti funzionali e chiedere alla società torinese Politecna Europa Srl – già incaricata della progettazione – una rivalutazione dei costi. A questa stessa società sono stati affidati anche i nuovi lavori ritenuti indispensabili dopo le ultime verifiche tecniche. Si tratta, nello specifico, di alcuni interventi particolari: una pensilina che collegherà l’edificio scolastico alla palestra, il mascheramento degli impianti, un sistema antintrusione, la sistemazione delle mura di cinta e del portale d’accesso, la riqualificazione di tutte le aree esterne e il nuovo impianto di illuminazione.
L’incarico per la progettazione per queste opere vale poco meno di 29 mila euro, mentre il costo dei lavori aggiuntivi è di circa 634 mila euro, una cifra non prevista all’inizio ma risultata necessaria.
Il primo lotto prevede 17 aule, 10 laboratori e una palestra. Ma l’ambizione è ben più grande: nell’area dell’ex caserma “Turinetto” dovrebbe nascere un vero Campus scolastico da 1.500 studenti, con 45 classi, laboratori innovativi, due palestre, un auditorium e grandi spazi esterni destinati allo studio e allo sport.
“Gli uffici stanno lavorando senza sosta – sottolinea Pelosi – perché questa non è solo un’opera per Albenga. Il Liceo Giordano Bruno, con i suoi sette indirizzi, è già oggi un punto di riferimento per tutto il territorio”.
Una volta completato il primo lotto, l’amministrazione valuterà i prossimi passi, anche in collaborazione con la Regione e con gli enti sovracomunali, e parteciperà ai bandi utili a trovare nuove risorse.
E a proposito di Regione, il presidente Bucci cosa ne pensa? Durante l’incontro, il presidente ligure ha risposto così: “Per le scuole comunali la tendenza, in futuro, sembra quella di avvicinarsi sempre di più al sistema statale. Comunque ne parleremo”.
Anche la minoranza albenganese segue con interesse lo sviluppo del progetto. Spiega il consigliere comunale Nicola Podio ai microfoni di IVG: “Il Nuovo Polo Scolastico rappresenta indubbiamente un’opera strategica per Albenga e per tutto il comprensorio ingauno. In collaborazione con il gruppo consiliare in Provincia sosteniamo l’ente nel prezioso lavoro che sta portando avanti, ma il Comune di Albenga deve attivarsi per consegnare al polo scolastico un’area riqualificata. Oggi la raccolta rifiuti è incompatibile con le attività di un polo scolastico e sportivo, così come lo era già con quelle ospedaliere. L’amministrazione deve muoversi insieme a SAT per sistemare un’area che possa ospitare il servizio in modo decoroso, individuando una nuova funzione nelle aree segnalate da SAT”.
Insomma, il taglio del nastro non è dietro l’angolo, ma l’amministrazione albenganese non intende arretrare: l’obiettivo è continuare a muoversi su ogni percorso possibile pur di vedere l’opera realizzata.