Nucleare, il “Si” silenzioso della Basilicata scatena la bufera

  • Postato il 1 agosto 2025
  • Notizie
  • Di Quotidiano del Sud
  • 2 Visualizzazioni

Il Quotidiano del Sud
Nucleare, il “Si” silenzioso della Basilicata scatena la bufera

Piero Lacorazza

Share

Nucleare in Basilicata, Lacorazza: Latronico ha dato il via non assumendo un orientamento più prudente e trasparente


«Appare strano che l’assessore regionale Cosimo Latronico comunichi su tutto, proprio su tutto, ma si sia dimenticato di dire ai lucani che, ieri, in Conferenza Unificata ha dato il via libera per conto della Regione Basilicata alla legge-delega sul nucleare. Sempre così solerte a pubblicare i post anche delle foto con i neoassunti e dei suoi tantissimi “fuori-ufficio”, e ieri nulla; ho atteso invano. Ma questa notizia meritava istituzionalmente di essere comunicata».

NECESSARIO UN CONFRONTO APERTO CHE DIA CENTRALITA’ AL PARLAMENTO

Lo dichiara Piero Lacorazza, capogruppo del Pd in Consiglio regionale, che aggiunge: «Lo facciamo noi. L’esito dei referendum sul nucleare e l’incertezza che grava sulla scelta del deposito per le scorie nucleari anche in Basilicata avrebbe dovuto consigliare di dare maggiore centralità al Parlamento e alle Regioni, e non di assumere la scelta di una legge-delega per dare forza al Governo. È legittimo che un Governo ed una maggioranza possano avere visioni e programmi, anche nel campo energetico, da portare avanti, da realizzare. C’è bisogno di lasciare un mondo migliore ai nostri figli così come rendere competitive le nostre imprese; lo sappiamo, ma non siamo noi gli amici di Trump che nega cambiamenti climatici ed impone dazi».

Sul tema dell’energia e del nucleare, in particolare – spiega Lacorazza – «sarebbe necessario un confronto aperto che dia centralità al Parlamento, visti anche gli esiti referendari e le marce indietro sui temi energetici. Ogni qualvolta si è pensato di procedere forzando scelte, o vi è stata la pronuncia dei cittadini – sul nucleare – o il ritiro di provvedimenti da parte dello stesso Governo a proposito dell’art. 38 “Sblocca Italia” e norme collegate in materia petrolifera. La Conferenza Unificata ha dato ieri il via libera alla Legge-delega sul nucleare con una indicazione, che appare solo parzialmente, se non del tutto, di “bandiera”: di sottoporre al vaglio delle Regioni i successivi decreti attuativi.

SUL NUCLEARE IN ASILICATA, «SBAGLIATO AVER ASSECONDATO IL GOVERNO NAZIONALE»

Spiace che l’assessore Latronico alla Sanità e al Pnrr, e non l’assessore Laura Mongiello all’Ambiente – politicamente e simbolicamente più adeguata – in rappresentanza della Regione abbia dato il via libera a questa scelta del Governo nazionale, non assumendo invece un orientamento più prudente e, direi, anche trasparente rispetto alla storia che la nostra Regione ha subito. Non si consultino troppi manuali e si compulsino consulenti per rispondere adeguatamente al tema che solleviamo: la Legge-delega, con il via libera della Conferenza Unificata, oltre a dare meno centralità al Parlamento, affievolisce la parte di materia concorrente che l’art. 117 della Costituzione assegna alle Regioni su “energia” e “governo del territorio”».

Il Paese, conclude, «ha bisogno di una visione unitaria, razionale e coerente nel delineare una prospettiva energetica; ma ciò non può avvenire strattonando la democrazia con il rischio di non determinare alcun progresso per i cittadini e alcuna opportunità per le imprese. Su un tema così delicato sarebbe stato opportuno, per la storia e le battaglie delle lucane e dei lucani, che la Regione Basilicata non assecondasse il Governo Meloni. Era già accaduto per l’autonomia differenziata che Bardi si mettesse sugli attenti ad ordini romani, ora Latronico si inchina e bacia l’anello al Ministro offrendo una delega che carica di incertezze il futuro della Basilicata. Noi continueremo a vigilare».

Share

Il Quotidiano del Sud.
Nucleare, il “Si” silenzioso della Basilicata scatena la bufera

Autore
Quotidiano del Sud

Potrebbero anche piacerti