Viaggi soft adventure: le destinazioni dove andare assolutamente
- Postato il 31 luglio 2025
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- Di SiViaggia.it
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L’idea di avventura spesso è legata all’azione estrema, al rischio, all’esplorazione spinta al limite. Per anni, il turismo ha cercato di replicare quell’immaginario, offrendo esperienze cariche di adrenalina. Ma la maggior parte dei viaggiatori oggi sembra voler rallentare e godersi viaggi più slow e rilassanti. La pandemia ha spinto molte persone a riconsiderare le proprie priorità, e con esse anche il modo di intendere l’avventura. Così nasce la soft adventure: un approccio più equilibrato, dove l’esperienza si intreccia al benessere, al contatto autentico con la natura e alla ricerca di sensazioni profonde, più che di prove fisiche estreme.
Dall’azione alla sensazione
Le soft adventure rappresentano un’evoluzione del concetto stesso di viaggio. Come sottolinea Sandro Botticelli, marketing manager dell’Ente Nazionale del Turismo Thailandese, “la pandemia ha risvegliato il bisogno di mettersi alla prova prima che l’occasione giusta sfugga, ma ha anche fatto capire che la vita è troppo preziosa per essere sprecata in esperienze ripetitive. Non è un caso se fine dining e terapie detox sono oggi parte integrante di viaggi in cui l’azione lascia spazio alla sensazione”.
Il risultato è un turismo esperienziale in cui la dimensione emotiva e percettiva diventa centrale. Il viaggio non è più solo una sequenza di attività, ma un’occasione per ritrovare sé stessi, rallentare e assaporare la diversità del mondo.
L’Oriente e la spiritualità della riscoperta
In questo panorama, l’Oriente si conferma come la destinazione di riferimento. Cultura millenaria, spiritualità diffusa, accoglienza calorosa e un costo della vita contenuto rendono l’Asia particolarmente adatta a questa forma di turismo. Thailandia, Vietnam, Indonesia e Giappone sono mete consolidate per chi cerca un’esperienza rigenerante. Ma a sorprendere negli ultimi anni è stata la Corea del Sud, capace di imporsi grazie all’influenza globale della sua cultura pop.
Secondo Jinsu Lee, direttore della Korean Tourism Organization di Parigi, “film, serie TV e social della K-wave hanno acceso la curiosità dell’Occidente verso la Corea del Sud. Molti turisti oggi vogliono immergersi nei nostri paesaggi con la stessa passione dei coreani: escursioni nei parchi nazionali, soggiorni nei templi, cucina tradizionale e percorsi di benessere”.

L’Australia tra natura selvaggia e comfort sostenibile
Chi cerca un’avventura più “pionieristica”, senza rinunciare al comfort, continua a trovare nell’Australia una delle mete più affascinanti. Turismo Australia da tempo promuove il concetto di wild bush luxury, che unisce la wilderness all’ospitalità di alto livello. Un esempio significativo è il Maria Island Walk, in Tasmania: un cammino esclusivo che attraversa paesaggi intatti, con pernottamenti eco-sostenibili e cene gourmet sotto le stelle. Per chi preferisce una dimensione ancora più lenta, il Murray River Trail permette di esplorare l’outback australiano lungo le rive del fiume, tra natura e cultura.
Arabia Saudita, la sorpresa del turismo esperienziale
Tra le mete emergenti nel mondo della soft adventure, un posto di rilievo lo sta conquistando l’Arabia Saudita. Una destinazione fino a poco tempo fa ai margini del turismo internazionale, oggi sempre più accessibile grazie a nuovi collegamenti aerei e a una strategia di sviluppo orientata alle esperienze autentiche.
Nella regione montuosa di Aseer, i viaggiatori possono combinare in un unico itinerario cinque esperienze distintive: trekking sulla Soudah Mountain, volo in cabinovia sulla Green Mountain, sessioni di parapendio, soggiorni in fattorie rurali a Liwam e cavalcate nelle valli verdi di Tanomah. Una proposta variegata che spazia tra natura, cultura e sport soft, ideale per chi cerca intensità senza eccesso.
Il futuro del viaggio passa dalla consapevolezza
Le soft adventure non rinunciano alla scoperta né alla sfida, ma propongono un modello più armonico e consapevole. Si viaggia per sentirsi vivi, ma anche per rigenerarsi. Si esplora il mondo per conoscerlo, ma anche per prendersi cura di sé. Oggi l’avventura non è più solo una corsa contro il tempo o la conquista di una vetta. È anche una forma di ascolto, un’esperienza di immersione e trasformazione. Dall’Asia all’Oceania, dal Medio Oriente all’Europa, la mappa delle avventure leggere si arricchisce ogni anno di nuovi percorsi e nuove storie. E proprio in questa nuova dimensione del viaggio, più lenta ma altrettanto intensa, si nasconde forse la forma più autentica di esplorazione.