Normativa per abbattimento e sostituzione delle alberature e le eccezioni per gli alberi monumentali

  • Postato il 22 luglio 2025
  • Ambiente
  • Di Paese Italia Press
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La normativa italiana per l’abbattimento e la sostituzione degli alberi, specialmente quelli monumentali, è complessa e prevede diverse autorizzazioni e vincoli. Gli alberi monumentali, dichiarati di notevole interesse pubblico, godono di una protezione specifica, mentre per gli altri alberi, anche su suolo privato, spesso è necessaria un’autorizzazione comunale.
È’ importante sottolineare che la normativa in materia può variare a diversi livelli:
• Nazionale: Esistono leggi e decreti che stabiliscono principi generali.
• Regionale: Le Regioni hanno spesso proprie leggi e regolamenti che specificano ulteriormente le disposizioni nazionali, adattandole alle proprie peculiarità ambientali e paesaggistiche.
• Comunale: I Comuni, attraverso i propri regolamenti edilizi, urbanistici e del verde, definiscono nel dettaglio le procedure e i requisiti per l’abbattimento e la sostituzione degli alberi sul proprio territorio.
Principi Generali sulla Normativa per l’Abbattimento e la Sostituzione delle Alberature:
In linea di massima, l’abbattimento di alberi non è un’azione libera e incontrollata, ma è soggetta a specifiche autorizzazioni. L’obiettivo principale della normativa è la tutela del patrimonio arboreo e del paesaggio.
Ecco alcuni punti chiave:
1. Autorizzazione obbligatoria: Nella maggior parte dei casi, per abbattere un albero è necessaria un’autorizzazione rilasciata dal Comune competente o, in alcuni contesti (es. aree protette, vincoli paesaggistici), da enti sovracomunali (es. Soprintendenze).
2. Motivazioni valide: L’autorizzazione viene solitamente concessa solo in presenza di specifiche motivazioni, tra cui:
o Pericolo per l’incolumità pubblica: Alberi malati, instabili, con rischio di caduta su persone o cose.
o Pericolo per la stabilità di edifici o infrastrutture: Radici che compromettono fondazioni, tubature, pavimentazioni.
o Malattia irreversibile o parassitosi: Alberi irrimediabilmente compromessi e non recuperabili.
o Realizzazione di opere pubbliche o di interesse pubblico: Quando l’albero si trova su un’area destinata a interventi essenziali e non è possibile un trapianto.
o Miglioramento delle condizioni vegetazionali: In alcuni casi, l’abbattimento di esemplari deperiti può favorire lo sviluppo di nuovi alberi o il ripristino dell’equilibrio ecologico.
3. Obbligo di compensazione/sostituzione: La normativa prevede quasi sempre l’obbligo di ripristinare il patrimonio arboreo abbattuto. Questo può avvenire tramite:
o Sostituzione in loco: messa a dimora di nuove alberature nello stesso sito o nelle immediate vicinanze.
o Sostituzione in altre aree: messa a dimora di alberi in altre zone del territorio comunale, in caso di impossibilità a farlo in loco.
o Pagamento di oneri compensativi: In alcuni casi, se la sostituzione non è praticabile, può essere richiesto il versamento di una somma destinata alla riqualificazione del verde urbano.
o Rapporto di sostituzione: Spesso viene stabilito un rapporto specifico, ad esempio 1:1 (un albero abbattuto, un albero piantato) o anche superiore (es. 1:2 o più per alberi di grandi dimensioni).
4. Criteri per la scelta delle specie: Le nuove piantumazioni devono spesso rispettare criteri ecologici e paesaggistici, privilegiando specie autoctone o adatte al contesto urbano e climatico.
5. Perizie e relazioni tecniche: Per ottenere l’autorizzazione, è spesso richiesta una perizia agronomica o forestale che attesti le condizioni dell’albero e le motivazioni dell’abbattimento.
Eccezioni per gli Alberi Monumentali:
Gli alberi monumentali (o alberi di interesse monumentale/storico/eccezionale valore) godono di una protezione speciale e rafforzata. In Italia, la normativa di riferimento è principalmente la Legge 14 gennaio 2013, n. 10 (“Norme per lo sviluppo degli spazi verdi urbani”) e il relativo Decreto attuativo del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali del 23 ottobre 2014.
Queste normative hanno introdotto un censimento nazionale degli alberi monumentali e stabilito un regime di tutela molto stringente.
Ecco le principali eccezioni e protezioni per gli alberi monumentali:
1. Tutela rafforzata: Gli alberi monumentali sono considerati beni di interesse culturale e paesaggistico e, come tali, sono soggetti a una tutela molto più rigorosa rispetto agli alberi “ordinari”.
2. Divieto di abbattimento: L’abbattimento di un albero monumentale è generalmente vietato, salvo casi eccezionali e documentati.
3. Motivazioni eccezionali per l’abbattimento: L’abbattimento può essere autorizzato solo in situazioni estreme e improrogabili, tra cui:
o Pericolo imminente e non risolvibile con altre tecniche: Se l’albero rappresenta un pericolo concreto e oggettivo per l’incolumità pubblica o la sicurezza di beni e non è possibile intervenire con potature, consolidamenti o altre misure di messa in sicurezza. Questo deve essere comprovato da perizie tecniche approfondite e firmate da professionisti qualificati.
o Morte accertata dell’albero: Se l’albero è irrimediabilmente morto e non c’è alcuna possibilità di recupero.
4. Procedure complesse e autorizzazioni multiple: L’eventuale autorizzazione all’abbattimento di un albero monumentale richiede un iter procedurale molto più complesso. Spesso coinvolge non solo il Comune, ma anche:
o La Regione: Per un parere o l’autorizzazione diretta.
o La Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio: Trattandosi di un bene di interesse culturale, la Soprintendenza ha un ruolo cruciale e vincolante nel processo decisionale.
o Il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali: In alcuni casi specifici o per alberi di particolare rilievo, potrebbe essere coinvolto anche il Ministero.
5. Obbligo di documentazione e conservazione: Anche in caso di abbattimento autorizzato, è spesso richiesto di documentare l’albero (fotografie, rilievi) e di conservare porzioni significative dello stesso (ad esempio, sezioni del tronco per scopi scientifici o didattici).
6. Sanzioni severe: Le violazioni delle norme che tutelano gli alberi monumentali comportano sanzioni amministrative e penali molto severe.
Complessità normativa degli interventi
Data la complessità e la stratificazione delle normative, è necessario assolutamente:
1. Consultare il Regolamento del Verde del tuo Comune: È la fonte più dettagliata e vincolante per le procedure locali. Puoi trovarlo sul sito web del Comune o richiederlo agli uffici competenti (Ufficio Tecnico, Ufficio Ambiente, Ufficio Giardini).
2. Verificare la normativa regionale: Se il Comune non fornisce tutte le risposte, o se l’albero si trova in un’area soggetta a vincoli paesaggistici o ambientali, consulta la legislazione regionale in materia di aree verdi, paesaggio e tutela della natura.
3. Contattare gli uffici competenti: L’Ufficio Tecnico Comunale, l’Ufficio Ambiente, o la Polizia Locale sono le prime referenze per avere informazioni precise e avviare le pratiche necessarie. Per gli alberi monumentali, la Soprintendenza e gli uffici regionali del settore agricolo/forestale sono i punti di riferimento.
Relazione tra un albero di oltre 50 anni e uno messo a dimora in sostituzione
La relazione tra un albero di oltre 50 anni e uno messo a dimora in sostituzione è complessa e tocca aspetti ecologici, economici, estetici e normativi. In sintesi, un albero giovane non può eguagliare immediatamente i benefici di un albero maturo, e la sostituzione è spesso vista come una misura compensativa, ma non equivalente nel breve-medio termine.
Ecco i punti chiave di questa relazione:
1. Benefici Ecologici Non Immediatamente Replicabili:
o Assorbimento di CO2 e Produzione di Ossigeno: Un albero di 50 anni ha un apparato fogliare molto più ampio e sviluppato, capace di assorbire quantità significativamente maggiori di anidride carbonica e rilasciare più ossigeno rispetto a un albero appena piantato o anche di pochi anni. Per un albero giovane occorreranno decenni per raggiungere la stessa capacità.
o Regolazione Termica (Ombreggiamento e Evapotraspirazione): Un albero maturo fornisce un’ombra estesa e contribuisce in modo sostanziale alla riduzione dell’isola di calore urbana attraverso l’evapotraspirazione. Un albero giovane offre un’ombra minima.
o Gestione delle Acque Piovane: Le radici di un albero maturo contribuiscono a migliorare l’infiltrazione dell’acqua nel terreno e a ridurre il deflusso superficiale, mitigando il rischio di allagamenti. I sistemi radicali giovani hanno un impatto molto limitato.
o Biodiversità: Gli alberi maturi offrono habitat complessi (cavità, rami robusti) per una vasta gamma di fauna selvatica, inclusi uccelli, insetti e piccoli mammiferi. Un albero giovane non può offrire lo stesso livello di supporto alla biodiversità.
o Filtrazione dell’Inquinamento Atmosferico: Le foglie degli alberi maturi intrappolano le polveri sottili e assorbono inquinanti gassosi in quantità nettamente superiori.
2. Valore Estetico e Paesaggistico:
o Un albero di 50 anni ha un portamento, una chioma e una presenza scenica che contribuiscono in modo significativo al paesaggio urbano o naturale. È un elemento consolidato che definisce l’identità di un luogo. Un albero giovane, per quanto ben curato, impiegherà molto tempo per sviluppare questa imponenza e bellezza.
3. Costo e Valore Economico:
o Il valore economico di un albero non è solo il costo di acquisto e messa a dimora. Include i “servizi ecosistemici” che fornisce (i benefici ecologici sopra menzionati) e il suo valore ornamentale/paesaggistico. Esistono metodologie per stimare il valore di un albero maturo (es. Metodo Helliwell, o basato sui costi di ripristino o servizi resi), che risultano enormemente superiori al costo di un giovane esemplare.
o La sostituzione, in termini economici, non copre il valore intrinseco dell’albero abbattuto, ma solo il costo di rimpiazzare l’elemento fisico.
4. Tempo di Crescita e Sviluppo:
o Questa è la relazione più critica: il tempo. Per un albero giovane raggiungere le dimensioni e la maturità di un esemplare di 50 anni richiede… altri 50 anni (o più, a seconda della specie e delle condizioni di crescita). Non si tratta di una “sostituzione” immediata di funzioni, ma di un investimento a lungo termine per il futuro.
5. Requisiti Normativi (Obbligo di Compensazione):
o Proprio per riconoscere il valore irrimpiazzabile degli alberi maturi, molte normative (a livello comunale, regionale e anche nazionale, come discusso per gli alberi monumentali) impongono l’obbligo di compensazione o sostituzione in caso di abbattimento. Spesso questo non significa solo mettere a dimora un nuovo albero per ogni albero abbattuto, ma in alcuni casi si richiede la messa a dimora di più alberi giovani (es. 1:2 o 1:3) o il pagamento di oneri economici, proprio per cercare di “compensare” nel tempo la perdita di un esemplare maturo. Tuttavia, anche queste misure sono consapevoli del fatto che la compensazione non è immediata né perfetta.
In conclusione, la relazione è che l’albero messo a dimora in sostituzione rappresenta un tentativo di mitigazione e un investimento per il futuro, ma non una sostituzione equivalente dell’albero di oltre 50 anni in termini di funzioni ecologiche, servizi ecosistemici e valore estetico immediato. La perdita di un albero maturo è una perdita significativa che richiede decenni per essere recuperata.
Memorandum in Sicilia per gli Alberi Monumentali
La Sicilia, come le altre Regioni a Statuto Speciale, ha un ruolo specifico nella gestione e tutela degli alberi monumentali, pur rientrando nel quadro della normativa nazionale.
La normativa principale a livello nazionale che disciplina gli alberi monumentali – come detto – è la Legge 14 gennaio 2013, n. 10 (“Norme per lo sviluppo degli spazi verdi urbani”), in particolare l’articolo 7, e il relativo Decreto attuativo del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali del 23 ottobre 2014. Queste norme hanno istituito l’Elenco degli Alberi Monumentali d’Italia.
Per quanto riguarda la Regione Siciliana, il suo ruolo è quello di:
1. Istituire l’Elenco Regionale degli Alberi Monumentali: La Regione Siciliana, tramite il Comando del Corpo Forestale della Regione Siciliana (Assessorato Territorio e Ambiente), è responsabile della redazione e dell’aggiornamento dell’Elenco Regionale degli Alberi Monumentali di Sicilia (conosciuto anche come “AL.MOS”). Questo elenco viene poi trasmesso al Ministero per l’inserimento nell’Elenco Nazionale. Un esempio di nei vari Decreti Dirigenziali (D.D.G.) del Corpo Forestale della Regione Siciliana che aggiornano periodicamente questo elenco (ad esempio, il D.D.G. n. 766 del 04/Maggio/2020, aggiornato con successivi decreti come il D.D.G. n. 108 del 16/02/2021 e più recenti come il D.D.G. n. 2973 del 7.11.2024).
2. Attuare le disposizioni nazionali: L’articolo 8, comma 1, della Legge n. 10/2013 stabilisce che per le Regioni a Statuto Speciale e per le Province Autonome, le funzioni previste dalla legge sono attribuite ai Corpi Regionali e Provinciali. Questo significa che il Corpo Forestale della Regione Siciliana esercita le funzioni di tutela e salvaguardia degli alberi monumentali sul territorio regionale.
3. Finanziamenti e valorizzazione: La Regione Siciliana stanzia anche risorse e pubblica bandi per la cura, la salvaguardia e la valorizzazione degli alberi monumentali ricadenti in ambito urbano o comunque fruibili, come evidenziato da recenti notizie (es. bando dell’Assessorato Territorio e Ambiente per 90 mila euro per la tutela degli esemplari iscritti nell’Elenco).
4. Proposte di legge regionali specifiche: Ci sono state anche proposte di legge regionali specifiche, come quella per la tutela e valorizzazione degli ulivi e carrubi monumentali della Sicilia, che puntano a istituire un elenco regionale dedicato a queste specie e a promuovere il loro valore storico, culturale e paesaggistico.
In sintesi, la normativa in Sicilia sugli Alberi Monumentali si basa sulla Legge nazionale 10/2013 e sul Decreto attuativo del 2014, con la Regione Siciliana che ha il compito di istituire e aggiornare il proprio Elenco Regionale degli Alberi Monumentali e di attuare le disposizioni di tutela tramite il Comando del Corpo Forestale della Regione Siciliana.

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Presidente Associazione per lo Sviluppo SOstenibile e Centro di Educazione Ambientale Messina APS in breve AssoCEA Messina APS , Componente CNES Comitato per l’Educazione alla Sostenibilità – Agenda 2030 della Commissione Nazionale Italiana per l’UNESCO e già Delegato CER Macchia Mediterranea, Desertificazione dei Suoli e Paesaggio di Slow Food Sicilia (2021-2025)www.ceamessina.it – ceamessina@tiscali.it
Socio Fondatore del CEA Sicilia e Responsabile Paesaggi Aree e Protette di SIGEA-APS
Calendario Ambientale: www.calendarioambientale.it
Carta dei Comuni Custodi della Macchia Mediterranea: www.cartamacchiamediterranea.it
La prima Associazione in Sicilia ad aver aderito ad

 www.asvis.itwww.federtrek.org

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