“Non basta il contratto, servono politiche industriali concrete”: il 12 dicembre sciopero della Fiom

  • Postato il 25 novembre 2025
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  • Di Il Vostro Giornale
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Fiom Savona

La Federazione Impiegati Operai Metallurgici (FIOM-CGIL) di Savona esprime un cauto ottimismo per la firma dell’ipotesi di accordo per il rinnovo del Contratto Nazionale di Lavoro (CCNL), ma lancia un forte appello alla politica e alle Istituzioni: “Non può bastare la firma del contratto nazionale, servono politiche industriali concrete e di prospettiva”.

Per questo le lavoratrici e i lavoratori metalmeccanici savonesi aderiranno allo Sciopero Generale CGIL del 12 dicembre e parteciperanno alla manifestazione regionale di Genova.

L’accordo, raggiunto dopo 40 ore di sciopero, viene definito un risultato positivo che è riuscito a salvaguardare il potere di acquisto dei lavoratori metalmeccanici. I punti cardine delle rivendicazioni sindacali—incremento salariale, avvio della sperimentazione sulla riduzione dell’orario di lavoro e stabilizzazione dei rapporti precari—sono stati ottenuti. I contenuti dell’intesa saranno ora sottoposti al voto referendario vincolante delle lavoratrici e dei lavoratori.

Nonostante l’esito contrattuale, il sindacato evidenzia una grave situazione di crisi industriale sul territorio savonese, che da anni vede ridursi la propria base produttiva. La Fiom denuncia la mancanza di orientamenti e scelte chiare da parte della politica sui temi del lavoro e dell’industria , una condizione che, a fronte di una produzione tornata a scendere, rischia di peggiorare ulteriormente un quadro già precario.

I dati occupazionali nel comparto metalmeccanico in provincia non sono positivi, e si registra una perdita di professionalità. Per contrastare ciò, il sindacato chiede la creazione di percorsi formativi per offrire ai giovani un lavoro stabile, non precario, ben retribuito e di qualità nelle fabbriche locali.

Diverse aziende locali sono al centro delle criticità:
Piaggio Aerospace: “La vendita al colosso di stato turco Baykar richiede un urgente coordinamento ministeriale. Le sinergie strategiche con Leonardo sono viste come positive ma potenzialmente insufficienti a garantire l’intero Piano Industriale. È indifferibile un incontro tra la proprietà, le organizzazioni sindacali e la politica locale. La FIOM insiste affinché l’ammodernamento del P180 e la futura produzione di droni procedano di pari passo con consistenti investimenti e un piano di assunzioni di qualità che consideri anche l’indotto, come LaerH”.

Settore Automotive: “La crisi in Italia ed Europa investe anche la provincia con aziende di componentistica come Bitron e Continental, quest’ultima acquisita dal fondo di investimento Mutares. È richiesto un Tavolo di Monitoraggio provinciale e l’impegno istituzionale degli Enti Locali a supporto degli stabilimenti, per cogliere opportunità di sviluppo di nuovi prodotti e garantire certezze occupazionali”.

Alstom: “La costruzione del nuovo capannone per potenziare la grande manutenzione delle locomotive merci, parzialmente finanziata con fondi pubblici, deve tradursi in un’opportunità per il territorio. Le 41 nuove assunzioni previste dovranno essere subordinate alla condivisione di impegni precisi su tempistiche, formazione e stabilità contrattuale”.

Il sindacato critica duramente anche la Legge di Bilancio del Governo, basata su “tagli alla spesa sociale e misure contro i lavoratori e le lavoratrici”. In un Paese che si sta impoverendo, il Governo viene accusato di tagliare le pensioni, non investire su sanità e scuola pubblica, non contrastare la precarietà, ma aumentare la spesa militare e favorire gli evasori fiscali con nuovi condoni.

Secondo la Fiom, la crisi si supera “difendendo il lavoro, investendo in politica industriale, aumentando il salario e rafforzando il welfare”. La priorità è: aumentare i salari ; investire nell’industria, nelle pensioni, nella sanità e la scuola ; ridurre le tasse ai dipendenti e pensionati; e dire basta alla precarietà.

Autore
Il Vostro Giornale

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