Nodo ferroviario, ok del Comune alla variante su Voltri-Pra’: demolizioni, nuovi edifici e altre modifiche
- Postato il 6 agosto 2025
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- Di Genova24
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Genova. Il Comune di Genova ha approvato il progetto esecutivo della variante Prg Genova Voltri – Macrofase 1. Si tratta di parte del progetto del Terzo Valico dei Giovi e Nodo di Genova realizzato dal consorzio Cociv che riguarda l’area compresa tra le stazioni ferroviarie di Genova Voltri e Genova Pra’, e prevede il potenziamento del fascio merci ferroviario, la realizzazione di opere civili e viabilistiche, interventi correlati alla viabilità portuale e urbana e infrastrutture a supporto del trasporto ferroviario, inclusi edifici tecnici.
Ora che il viadotto di accesso al porto di Pra’ è stato completato, i lavori possono proseguire e la Macrofase 1 può entrare nel vivo: potenzierà il porto con sette binari (di cui uno dedicato alle merci pericolose) a modulo 750 metri per i treni che percorreranno il Terzo Valico. La Macrofase 2, quella che interessa di più la cittadinanza, verrà realizzata successivamente: riguarda la realizzazione della fermata di Palmaro e della nuova stazione Ponte di Voltri, oltre che la sistemazione esterna di tre diverse aree a servizio delle due stazioni, la realizzazione di un nuovo parcheggio di interscambio presso la stazione di Voltri e la sistemazione idraulica del rio delle Madonnette e di porzione del Rio San Giuliano.
La Macrofase 1 prevede, oltre l’adeguamento dei binari, la costruzione di due edifici di servizio (centrale antincendio e cabina elettrica), l’adeguamento del fabbricato viaggiatori dell’attuale stazione di Voltri e la demolizione o lo smantellamento di edifici e altri manufatti minori. Rispetto al progetto originario, la variante del parco ferroviario è sostanzialmente la stessa.
L’area di cantiere è prevista nella zona ex Costaguta (il mese scorso vi si era sviluppato un incendio e in precedenza era stata allestita l’ospitalità ai migranti) dove saranno demolite le strutture preesistenti, tra cui il grande capannone prefabbricato di circa 2625 mq e altezza media di 16 metri (ex Costaguta). Il Comune ha chiesto che i mezzi pesanti accedano esclusivamente attraverso le aree portuali e il nuovo viadotto autostradale, evitando l’attraversamento del centro abitato di Voltri, salvo eccezioni motivate. Il progetto prevede il riconoscimento di indennizzi per i danni temporanei conseguenti alle cantierizzazioni (rumori, vibrazioni, polveri) per le abitazioni vicine al cantiere.
Una volta terminato l’utilizzo come area di cantiere, la ex Costaguta dovrà essere restituita alla pianificazione comunale. Nel piano del verde poi non approvato dalla precedente giunta, la proposta era di riqualificare l’area attraverso la creazione di un hub sportivo, principalmente dedicato agli sport acquatici e da spiaggia, fruibile durante tutto l’arco dell’anno.
Il parcheggio di interscambio sarà considerato provvisorio, in attesa di un progetto unitario di riqualificazione del litorale.
Chiesto anche l’inserimento di fasce verdi alberate e barriere vegetali con specie autoctone lungo le nuove infrastrutture. La nuova viabilità a sud del parco ferroviario, pur rappresentando un accesso al porto, dovrà essere trattata come una strada urbana in quanto in area di competenza comunale.
“Sono opere importanti che iniziano a far intravedere lo sviluppo reale dei progetti per le nuove stazioni di Voltri e Palmaro − afferma Matteo Frulio, presidente del Municipio Ponente − il Comune ha dato come prescrizione che tali infrastrutture prevedano del verde limitrofo e ribadiamo con forza quanto sia necessario liberare le aree per la realizzazione della Fascia di Rispetto verso Palmaro e Voltri. Lo ribadiamo con forza anche in previsione della demolizione del vecchio viadotto che va nel porto di Pra’ e che consentirà di sfruttare le aree sottostanti per la popolazione. Come Municipio stiamo inoltre approntando un progetto assieme a Amt e Ferrovie per il miglioramento della vivibilità del capolinea degli autobus di via Don Giovanni Verità con verde e sistemi di videosorveglianza”.
Cosa cambierà nella viabilità
La viabilità invece cambia: sia quella urbana, sia quella portuale parallela alla ferrovia, saranno modificate per ricavare lo spazio necessario alla traslazione del fascio di binari verso mare, per un tratto di circa 1070 metri. La sede stradale sarà spostata verso mare, secondo il progetto sarà migliorata nelle caratteristiche geometriche e dotata di sistema di illuminazione. Si tratta del tratto di via Don Giovanni Verità a levante dei campi sportivi San Carlo e l’intera via del Bacino Portuale di Prà sino alla sua estremità di levante presso la rotatoria. La viabilità seguirà un nuovo tracciato più a sud e sarà riconfigurata con le caratteristiche di strada locale urbana. Un altro tratto soggetto a modifiche sarà la rotatoria esistente che congiunge via al Bacino Portuale di Prà e via Canottieri: sarà mantenuta e verrà adeguata altimetricamente al nuovo tracciato. Infine l’intero tratto di via Canottieri fra la rotatoria e la sua estremità di Levante presso i binari di collegamento con il porto, seguirà un nuovo tracciato più a sud e sarà riconfigurato con le caratteristiche di strada locale urbana.
Rispetto al progetto originario del Cipe sono stati stralciati la parte terminale dello scatolare sul Rio San Giuliano e il sottopasso della via Aurelia, è stata spostata a levante la rotatoria già prevista a progetto ed è stata mantenuta, a quota differente, quella attualmente esistente, di cui era invece prevista la dismissione dal progetto originario. Fra le due rotatorie è stata aggiunta una diramazione a mare di due corsie di accumulo affiancate dirette ad aree portuali.
Un secondo asse sarà realizzato tra il parco ferroviario e la viabilità portuale e sarà a uso esclusivo di Rfi.
Nuovi edifici
È prevista la realizzazione di una nuova centrale idrica di pressurizzazione, a scopo antincendio, a servizio del binario merci pericolose. Mentre un secondo edificio, adibito a cabina elettrica media tensione / bassa tensione, sarà collocato in prossimità della radice di Levante del fascio merci e sarà composto da 3 locali. Gli edifici non erano presenti nel progetto originario Cipe e sono stati introdotti in variante, così come l’adeguamento architettonico di alcuni locali esistenti all’interno dell’ex fabbricato viaggiatori di Voltri per ospitare gli apparati e le predisposizioni necessarie.
Sistemazioni idrauliche
La progettazione complessiva del nodo ferroviario prevede la sistemazione idraulica del tratto terminale
del Rio San Giuliano, interferente con il parco ferroviario, nel tratto di circa 220 m tra la via
Aurelia (compresa) e la foce del rio. Sono compresi la porzione sud del tratto tombinato sottostante il parco ferroviario (per circa 45 metri di lunghezza) e il tratto a cielo aperto a mare del precedente fino alla foce, del quale è previsto il rifacimento di fondo e sponde. Rispetto al progetto originario Cipe è stato eliminato lo scatolare (quei tubi rettangolari vuoti) in corrispondenza della foce del Rio e modificata la geometria dei tratti tombinati con una sezione monocanna anziché a doppia canna. Gli ulteriori interventi previsti sul Rio San Giuliano non oggetto della variante saranno realizzati con la macrofase 2 e consisteranno in due tratti a
cielo aperto (immediatamente a monte della via Aurelia verso il parco ferroviario) e in due tratti tombinati.
Tra le novità previste anche il rifacimento del collettore fognario attualmente posto al di sotto del sedime ferroviario con sviluppo est-ovest, che convoglia le acque provenienti da monte nel Rio delle Madonnette, con un sistema che scarica attraverso una pompa nel canale di calma del porto di Prà. Il collettore manterrà lo stesso schema di deflusso attuale, ma sarà completamente rifatto a sud del parco ferroviario, al di sotto della nuova viabilità.
Altre demolizioni
Per la realizzazione del progetto sono inoltre previste le demolizioni di un edificio di proprietà Rfi in prossimità dell’attuale stazione di Voltri, attiguo al fascio di binari e a via Don Giovanni Verità (superficie 87 mq; altezza circa 3 m), un fabbricato a due piani di proprietà dell’Autorità Portuale a mare dell’attuale tracciato di via al Bacino Portuale di Prà (superficie 67 mq; altezza circa 6 m), una cabina elettrica di proprietà dell’Adsp (superficie 27 mq; altezza circa 3 m). Oltre a questi fabbricati saranno demolite o rimosse altre opere quali manufatti minori, pavimentazione stradale esistente, muri di sostegno, recinzioni, new jersey.