Nodo ferroviario, inaugurato il primo tratto: due nuovi binari per il trasporto ferroviario in Liguria
- Postato il 6 ottobre 2025
- 0 Copertina
- Di Il Vostro Giornale
- 1 Visualizzazioni


Liguria. Un nuovo contratto di servizio con Trenitalia per avere un “servizio simile alla metropolitana” nel Ponente genovese entro fine anno. È l’obiettivo annunciato dal presidente ligure Marco Bucci alla stazione di Voltri, all’arrivo del treno che ha inaugurato il nuovo bypass del nodo ferroviario di Genova. L’infrastruttura permetterà fin da subito la separazione dei treni a lunga percorrenza (compresi i merci) dai treni locali che percorrono la litoranea, garantendo più puntualità e più capacità tra Voltri e Sampierdarena.
“Abbiamo lavorato parecchio per avere queste infrastrutture indipendenti, questo è un grandissimo passo avanti per ottenere una metropolitana di superficie per tutto il Ponente della città di Genova – ha detto Bucci -. Ora faremo un contratto specifico con Trenitalia per garantire il servizio per tutti i cittadini del Ponente, un servizio simile alla metropolitana, con le stesse frequenze, le stesse cadenze e soprattutto le stesse velocità e le stesse fermate, comprese quelle nuove”.
La Regione, insomma, vorrebbe aggiornare il contratto di servizio prima della sua naturale scadenza fissata al 2032. “Io scado nel 2029, quindi devo darmi da fare prima – scherza il governatore -. Sarà un nuovo contratto perché abbiamo tante altre cose da vedere e da mettere a posto”. E quando potrà funzionare il servizio stile metropolitana? “Noi abbiamo detto fine anno, ci stiamo lavorando. Poi bisogna vedere l’altra parte, i matrimoni si fanno in due”. Ma la flotta di treni regionali sarebbe sufficiente? “I treni ci sono, non è un problema di treni – assicura Bucci -. È un problema di costi, è un problema di mettere assieme un servizio che sia efficiente. Sono convinto che ce la potremo fare”.
Cosa cambierà nell’immediato: Intercity in galleria, treni più puntuali
Il treno inaugurale, riservato ad autorità, dirigenti delle Ferrovie e giornalisti, è partito da Brignole alle 15.05 ed è arrivato a Voltri alle 15.42, un tempo di percorrenza ben superiore a quello normale per via delle soste durante il tragitto.
A partire da domani (7 ottobre) i treni Intercity non percorreranno più la linea costiera, ma seguiranno il nuovo tracciato in galleria, che in futuro sarà connesso al Terzo Valico. Per ora la modifica interesserà 18 treni al giorno. “Questo è il primo lotto funzionale degli interventi afferenti il nodo di Genova – spiega Aldo Isi, amministratore delegato di Rfi -. Si tratta del quadruplicamento tra Sampierdarena e Voltri, cui seguirà nel 2026 il sestuplicamento tra Brignole e Principe. Oggi vediamo il prolungamento di una galleria esistente, sono circa 8,5 chilometri di nuovi binari che consentiranno di liberare la linea costiera. È evidentemente un grande vantaggio in termini di affidabilità, di puntualità, di qualità del servizio. I benefici si vedranno immediatamente. In caso di inconveniente il sistema sarà più resiliente e consentirà maggiore affidabilità”.
“Anzitutto oggi viene messa in esercizio la prima parte ligure dell’opera del Nodo di Genova e Terzo Valico – sottolinea il viceministro Edoardo Rixi -. Di fatto viene attivato il bypass per tutti i treni a lunga percorrenza, sia merci sia passeggeri, e ciò comporterà anche un miglioramento di tutto l’arco ligure: gli Intercity che attraversano la Liguria per andare in altre regioni passando da Genova non dovranno aspettare i regionali. E finalmente mettiamo in attività i binari che entrano direttamente dal Psa. È un’opera di elevata qualità anche dal punto di vista della sicurezza”.

Cosa può cambiare in futuro: treni più frequenti tra Voltri e Brignole
Terminati tutti gli interventi sul nodo di Genova, la linea Voltri-Brignole avrà una capacità massima di un treno ogni 5-6 minuti. Nell’accordo quadro in scadenza nel 2027 si ipotizza un treno ogni 15 minuti tra Voltri e Brignole (meno di quanto la linea potrebbe sopportare, ma più di quello che abbiamo oggi) e una frequenza raddoppiata tra Sampierdarena e Brignole. Il piano di bacino del trasporto ferroviario regionale prevede quattro linee S sul modello delle linee suburbane di Milano con due collegamenti passanti (Savona-Sestri Levante e Voltri-Nervi) e due attestati a Genova (Arquata/Busalla-Terralba e Acqui Terme/Ovada-Terralba, in realtà il vero capolinea sarà a Brignole).
Quanto di tutto ciò si potrà realizzare – e in quali tempi – dipenderà dalle trattative tra Regione e Trenitalia. E mentre Bucci invoca un nuovo contratto di servizio, in realtà l’assessore ai Trasporti Marco Scajola la fa ancora più semplice: “Non è che dobbiamo mettere mano al contratto di servizio per potenziare una linea. Noi ci sediamo al tavolo con Trenitalia come abbiamo fatto anche in altre occasioni. Anche in questo anno abbiamo potenziato delle tratte, abbiamo ridimensionato, rivisto altre tratte, quindi tutto si può fare tranquillamente. Come Regione siamo molto decisi che ci siano servizi viari importanti, però abbiamo bisogno delle infrastrutture. Questo quadruplicamento, in attesa del sestuplicamento, che sarà ancora un ulteriore passo in avanti, ci porterà certamente a potenziare, a soddisfare le richieste dei genovesi e dei liguri in generale”.
Al tavolo dovrà sedersi anche il Comune di Genova. La sindaca Silvia Salis ha appena ottenuto la dilazione del debito di Amt nei confronti di Trenitalia (oggi ha ribadito il ringraziamento all’ad Strisciuglio) e ha intenzione di proseguire il dialogo avviato: “Abbiamo iniziato a discutere con Trenitalia del fatto che anzitutto va creato un nuovo canale su ferro, perché la città deve abituarsi a usare sempre più i treni per gli spostamenti metropolitani. È uno strumento importante anche per alleggerire il traffico su gomma. Abbiamo un tavolo aperto con Trenitalia che riguarda molti temi e ci saranno anche questi”.

Terzo Valico nel 2027, Rixi chiede aiuto anche al “buon Dio”
Il 2027 è l’orizzonte temporale per tutti i cantieri collegati, cioè la riattivazione della linea del Campasso, il nuovo piano regolatore di Voltri (che prevede anche lo spostamento della stazione verso levante) e naturalmente il Terzo Valico. “Nei prossimi mesi, con l’aiuto di tutti, anche del buon Dio, vediamo di tirar giù tutti i vari diaframmi che ancora bloccano il Terzo Valico, che sono sei – ricorda Rixi -. Uno verrà abbattuto prima di Natale, uno subito dopo le vacanze di Natale, a inizio primavera, e poi gli altri nel 2026 fino a inizio 2027. Questo è il cronoprogramma che ci siamo dati e che ad oggi le aziende stanno rispettando”.
Assoutenti: “Ora Trenitalia e Amt aumentino il dialogo”
“Con il quadruplicamento del nodo ferroviario di Genova si rende concreta la possibilità di viaggi più efficienti per i genovesi nel traffico urbano, e per i liguri che non dovranno più sopportare una infinità di fermate e, una volta superata Genova Voltri, potranno arrivare direttamente alle stazioni Principe o Brignole”. Lo afferma il presidente di Assoutenti Liguria, Furio Truzzi, commentando le novità sul fronte ferroviario. “Ora Trenitalia e Amt devono aumentare il dialogo operativo per garantire i migliori servizi: non è più il tempo dell’autoreferenzialità e di sovrapposizioni inutili. A tal fine chiediamo alle aziende un tavolo congiunto per elaborare proposte tecniche da portare in Regione e al Comune di Genova. Si gira una pagina nuova importante sulla mobilità, e vorremmo che si prevedesse la collaborazione e non la competizione”.