No Tav: nuove tensioni al cantiere di San Didero, ferito funzionario della Digos che ha rischiato di perdere un occhio
- Postato il 8 dicembre 2025
- Cronaca
- Di Quotidiano Piemontese
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SAN DIDERO – No Tav in azione contro la Torino-Lione la sera di sabato 6 dicembre, quando una cinquantina di attivisti a volto coperto hanno lanciato fuochi d’artificio e sassi contro il cantiere.
Il gruppo era partito dal presidio di San Didero (TO), in val di Susa, e ha raggiunto l’area percorrendo una stradina sotto l’autostrada, passaggio già utilizzato in passato nelle azioni contro la grande opera. Per circa mezz’ora, dopo una battitura alle reti, i militanti dell’ala più oltranzista del movimento hanno tirato fuochi d’artificio e pietre verso il sito del cantiere.
Nuovi scontri
Ieri sera, però, si sono registrate nuove tensioni durante la seconda serata di proteste dei No Tav al cantiere di San Didero segnate, come di consueto, dal lancio di petardi, pietre, bulloni, fuochi d’artificio contro la cancellata e le forze dell’ordine. Circa un centinaio i manifestanti arrivati attraverso boschi, violando le ordinanze emesse dai sindaci di Giaglione e Chiomonte. Hanno percorso i sentieri come quello dei Mulini, che da Giaglione conduce al cantiere sotto l’autostrada A32. Al cantiere di Chiomonte gli attivisti a volto coperto hanno lanciato sassi contro gli agenti.
Secondo quanto si apprende dal sindacato di Polizia FSP, un funzionario della Digos è rimasto ferito al volto e ha rischiato di perdere un occhio.
Il movimento No Tav ha annunciato una mobilitazione per oggi, che inizierà a Venaus e comprenderà una marcia verso San Giuliano. Parteciperanno anche altri collettivi torinesi e alcuni rappresentanti di amministrazioni della zona contrarie all’opera.
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