No al modello conformista di San Francesco d’Assisi. Fondato dalla Tradizione e svuotato dal progressismo relativista e laicista

Pierfranco Bruni


Un libro su San Francesco d’Assisi ha bisogno di spiritualità.
Lo si voglia o no.
Non bastano carità, povertà, ambientalismo, solidarietà, storia.
Ci vogliono la Croce, la Resurrezione, il Mistero, la Fede, la Grazia.
Il Cristo in viaggio. Il deserto. Il Perdono. L’accettazione. La Profezia. La Speranza.
Il laicismo e il relativismo non hanno la forza, la percezione, la metafisica, l’ontologia, la religiosità della Tradizione: il tempo del mistico.
Non tutti possono scrivere un libro su San Francesco tout court.
Se non si è dentro la civiltà della cristianità profonda, si può scrivere una cronaca, una rappresentazione.
Si può scrivere un’analisi, una visione ambientalista dei luoghi e di una coscienza che non c’è più, perché è matrice medievale.
Si può scrivere una pagina storiografica.
San Francesco è la carne e il sangue di Cristo.
Chi non comprende questo, non comprende il Santo.
Si può fare letteratura con il Cantico.
Si può interpretare.
Si può leggere il contesto.
Si può creare una memoria.
Ma non si può entrare nella spiritualità di un Uomo religioso diventato Santo.
È inutile perdere tempo inseguendo modelli storiografici, viandanti di linguaggi o tutori della Ragione pre- e post-illuminista per entrare nell’anima e nel tempo della spiritualità di Francesco.
Francesco non è Dubbio.
Non è Pensiero.
Non è Idea.
Non è, in alcun senso, un progressista.
Non se ne faccia un’icona del laicismo.
Francesco è Santità.

Pierfranco Bruni è nato in Calabria. Archeologo, direttore del Ministero dei Beni Culturali e, dal 31 ottobre 2025, membro del CdA dei Musei e Parchi Archeologici di Melfi e Venosa, nominato dal Ministro della Cultura; presidente del Centro Studi “Francesco Grisi” e già componente della Commissione UNESCO per la diffusione della cultura italiana all’estero.

Nel 2024 è stato Ospite d’onore per l’Italia per la poesia alla Fiera Internazionale di Francoforte e Rappresentante della cultura italiana alla Fiera del libro di Tunisi.

Incarichi in capo al Ministero della Cultura:

Presidente Commissione Capitale italiana città del Libro 2024;

Presidente Comitato Nazionale Celebrazioni centenario Manlio Sgalambro;

Segretario unico comunicazione del Comitato Nazionale Celebrazioni Eleonora Duse.

È inoltre presidente nazionale del progetto “Undulna Eleonora Duse” e presidente e coordinatore scientifico del progetto “Giacomo Casanova 300”.

Ha pubblicato libri di poesia, racconti e romanzi. Si è occupato di letteratura del Novecento con studi su Pavese, Pirandello, Alvaro, Grisi, D’Annunzio, Carlo Levi, Quasimodo, Ungaretti, Cardarelli, Gatto, Penna, Vittorini e sulle linee narrative e poetiche del Novecento che richiamano le eredità omeriche e le dimensioni del sacro.

Ha scritto saggi sulle problematiche relative alla cultura poetica della Magna Grecia e, tra l’altro, un libro su Fabrizio De André e il Mediterraneo (“Il cantico del sognatore mediterraneo”, giunto alla terza edizione), nel quale esplora le matrici letterarie dei cantautori italiani e il rapporto tra linguaggio poetico e musica, tema che costituisce un modello di ricerca sul quale Bruni lavora da molti anni.

Studioso di civiltà mediterranee, Bruni unisce nella sua opera il rigore scientifico alla sensibilità umanistica, ponendo al centro della sua ricerca il dialogo tra le culture, la memoria storica e la bellezza come forma di identità.
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