Neopatentata sfreccia a oltre 140 km/h: maxi multa

  • Postato il 23 maggio 2025
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Una corsa da brividi che sarebbe potuta finire in tragedia. Una neopatentata, ad Alessandria, ha spinto la sua vettura sino a 145 km/h, volendo forse provare per la prima volta il brivido della velocità. La giovane automobilista è stata fermata dalla Polizia Stradale di Acqui Terme, pizzicata col telelaser a 70 km/h oltre il limite imposto. Un atteggiamento sconsiderato che avrebbe potuto portare a gravi conseguenze.

Dopo il fermo le è stata comminata una multa salatissima da 845 euro, la decurtazione di tutti i 20 punti della patente (che per i neopatentati rappresentano il tetto massimo) e soprattutto il ritiro immediato della licenza di guida, con sospensione prevista da 6 a 12 mesi. La Polizia Stradale di Acqui Terme ha beccato altri 7 conducenti oltre i limiti sul tratto della tangenziale di Alessandria. Due sono stati prontamente fermati, avendo superato il limite tra i 40 e i 60 chilometri orari. Hanno subito il ritiro immediato della patente con la sospensione da 1 a 3 mesi, la decurtazione di 6 punti e una sanzione di 543 euro. Gli altri 5, invece, viaggiavano tra i 10 e i 40 Km/h oltre il consentito.

I limiti dei neopatentati

L’articolo 117 del Codice della Strada consente alcune limitazioni alla guida per i conducenti neopatentati.
Per i 3 anni successivi all’ottenimento della patente B non è permesso superare la velocità di 100 km/h sulle autostrade e di 90 km/h sulle strade extraurbane principali. Ai titolari di patente B, per i primi tre anni dal rilascio, non è permessa la guida di autoveicoli aventi una potenza specifica, riferita alla tara, superiore a 75 kW/t. Nel caso di veicoli di categoria M1, anche elettrici o ibridi plug-in è imposto l’ulteriore limite di potenza massima pari a 105 kW. Le restrizioni non valgono per i veicoli adibiti al servizio di persone invalide, autorizzate ai sensi dell’articolo 188, purché la persona invalida sia presente sul veicolo.

Le limitazioni, inoltre, non si applicano se a fianco del conducente si trova, in funzione di istruttore, una persona di età non superiore a sessantacinque anni, munita di patente valida per la stessa categoria, conseguita da almeno dieci anni, ovvero valida per la categoria superiore. Inoltre, le suddette limitazioni si applicano per tre anni (non per un solo anno) alle persone destinatarie del divieto di cui all’articolo 75, comma 1, lettera a), del testo unico, di cui al decreto del Presidente della Repubblica 9 ottobre 1990, n. 309 (ovvero a chiunque illecitamente importi, esporti, acquisti, riceva a qualsiasi titolo o comunque detenga sostanze stupefacenti o psicotrope). Le limitazioni, infine, non si applicano durante le esercitazioni con foglio rosa, con accanto un istruttore.

Come guidano i giovani europei?

In base a un rapporto dell’Osservatorio europeo della sicurezza stradale (Erso) la guida dei giovani, compresi tra i 16 e i 24 anni, è condizionata da due fattori: una componente biologica e un aspetto ambientale. Per stile vita e cultura i neopatentati giovani non avrebbero una completa maturità. C’è una minore percezione del pericolo e minore consapevolezza del rischio. I conducenti con poca esperienza, inoltre, si distraggono più facilmente e guidano più spesso rispetto agli anziani da ubriachi o sotto sostanze stupefacenti. I giovani conducenti, inoltre, guidano auto più vecchie. In generale, i neopatentati di sesso maschile hanno un rischio di incidente più elevato rispetto alle giovani conducenti di sesso femminile in relazione agli incidenti.

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Virgilio.it

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