‘Ndrangheta, confiscati beni al boss Trapasso di San Leonardo di Cutro e ai figli

  • Postato il 10 novembre 2025
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‘Ndrangheta, confiscati beni al boss Trapasso di San Leonardo di Cutro e ai figli

Confiscati beni al boss Trapasso di San Leonardo di Cutro e ai figli, sproporzione fra redditi dichiarati e patrimonio


CUTRO – «Chiara, inequivoca e rilevante sproporzione» tra redditi dichiarati e beni disponibili. Per questo la Guardia di finanza del Comando provinciale di Catanzaro ha confiscato un patrimonio da 830 mila euro a Giovanni Trapasso. Ritenuto il capo dell’omonimo clan di San Leonardo di Cutro, e ai figli Leonardo e Tommaso. Il provvedimento, emesso dal Tribunale di Catanzaro su richiesta della Dda del capoluogo calabrese, eseguito al termine di accertamenti coordinati dal Gico della Guardia di finanza.

RACKET SUL TURISMO

 I destinatari della confisca, già sottoposti alla misura della sorveglianza speciale, erano coinvolti nell’inchiesta che portò all’operazione «Borderland». Il blitz nel 2016 portò a numerosi arresti con cui fu smantellata la cosca egemone nel territorio a cavallo tra le province di Catanzaro e Crotone. Una cosca che con l’imposizione del racket ai villaggi turistici, investimenti immobiliari con intestazioni fittizie e traffici di ingenti quantitativi di armi si sarebbe ritagliata un ruolo di primo piano nel panorama della criminalità organizzata calabrese.

Dall’inchiesta è scaturito un processo al termine del quale Giovanni Trapasso fu condannato, in via definitiva, a 19 anni di carcere. Pene elevate inflitte anche ai figli.

INDAGINI PATRIMONIALI

Le indagini avrebbero peraltro acclarato la stretta connessione con le famiglie mafiose dei Grande Aracri di Cutro e dei Farao-Marincola di Cirò Marina. La cosca Trapasso, attiva anche nelle estorsioni, sarebbe perfino giunta all’espropriazione, di fatto, di beni strumentali delle aziende o di beni personali e di famiglia delle vittime. Le indagini patrimoniali hanno consentito di ricostruire, dunque, patrimoni risultati sproporzionati rispetto ai redditi dichiarati.

La confisca eseguita dalle Fiamme gialle ha colpito otto fabbricati a Cutro e due rapporti bancari.

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