Nave con amianto respinta a Taranto, l’armatore della Drea: «Non è dei veleni»
- Postato il 23 settembre 2025
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- Di Quotidiano del Sud
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Il Quotidiano del Sud
Nave con amianto respinta a Taranto, l’armatore della Drea: «Non è dei veleni»
L’armatore della Drea, la nave con scorie di amianto, respinta da più porti, rassicura: «Non è pericolosa, è solo un danno d’immagine».
TARANTO – “La nave non è pericolosa, non è la nave dei veleni”. Con queste parole, David Prestopino, armatore della Drea, l’ex traghetto Moby ora ormeggiato a Taranto, risponde alle preoccupazioni sorte per la presenza di amianto a bordo. L’imbarcazione è alla ricerca di un porto per la bonifica. Dopo essere stata respinta da Spalato e Crotone, e inizialmente anche da Taranto, dove ha ottenuto un approdo tecnico solo a causa del maltempo.
Un problema “commerciale”, non di sicurezza
In un’intervista ad Antenna Sud, Prestopino ha spiegato che la nave, acquistata a Genova, non era destinata alla demolizione e potrebbe navigare regolarmente fino al 2029. La scelta di rimuovere alcuni pannelli ignifughi contenenti una piccola percentuale di amianto è stata una “scelta commerciale. Per rendere la nave più appetibile nel mercato del charter”, e non un’operazione obbligatoria per la sicurezza. A Spalato, ha riferito l’armatore, la disinformazione ha causato panico nella popolazione, portando il governo croato a emettere un decreto di espulsione. Prestopino ha ribadito che la bonifica è un’operazione “normalissima che non prevede l’entrata in cantiere o lo smantellamento della nave”.
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L’armatore ha confermato di essere in contatto con il porto di Livorno, esprimendo l’auspicio di poter effettuare gli interventi di bonifica “all’interno del territorio nazionale”. Il caso ha causato un “danno di immagine” alla sua compagnia, ha concluso Prestopino, che continua a sostenere l’assoluta sicurezza della nave e la legalità delle operazioni previste.
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Nave con amianto respinta a Taranto, l’armatore della Drea: «Non è dei veleni»
