Natale a Longiano, il borgo che diventa un presepe vivente
- Postato il 20 dicembre 2025
- Borghi
- Di SiViaggia.it
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Con la 35ª edizione di Longiano dei Presepi, il borgo collinare romagnolo, insignito della Bandiera Arancione del Touring Club Italiano, rinnova una tradizione che da decenni unisce devozione, memoria e creatività. Fino a domenica 11 gennaio 2026, il paese si trasforma in un grande presepe diffuso, capace di accogliere chiunque lo visiti con una narrazione che è insieme sacra e profondamente umana.
Qui il Natale è un racconto che cresce, si arricchisce, cambia forma pur rimanendo fedele alla propria anima. Ogni edizione aggiunge un tassello, una nuova prospettiva, una voce che si unisce al coro. Quest’anno, quel tassello prende la forma di una nuova Natività che affonda le radici nella storia e nell’identità romagnola.
La nuova Natività nel rifugio bellico
Tra le novità più suggestive di questa edizione spicca la “Rappresentazione natalizia delle tradizioni romagnole”, un presepe che trova casa in un luogo carico di significato: il tunnel di un rifugio bellico. E dove un tempo si cercava protezione dalla paura e dalla distruzione, oggi prende vita una Natività che parla di usi, costumi e quotidianità locali, restituendo dignità e calore a una memoria che non viene dimenticata, ma trasformata.
L’allestimento, realizzato dalla famiglia Gualtieri, è il frutto di una passione che attraversa generazioni e che, dalla fine degli Anni Cinquanta, contribuisce in modo decisivo a rendere Longiano una delle mete simbolo del presepe in Romagna. Le figure, le scene, i dettagli raccontano un Natale vissuto, carico di gesti semplici, di lavori antichi, di relazioni che si stringono intorno alla nascita.

Un borgo che ospita oltre cento presepi
La nuova Natività si inserisce in un percorso oltremodo ricco, che conta oltre cento presepi di differente tipologia e provenienza. Longiano diventa così una mappa emozionale da esplorare passo dopo passo, lasciandosi guidare dalla curiosità e dalla luce delle luminarie natalizie che avvolgono il centro storico.
I presepi si incontrano lungo le strade, negli angoli più raccolti, all’interno di edifici storici e musei, in spazi che durante l’anno hanno altre funzioni ma che a Natale si aprono a una dimensione più intima e simbolica. Le realizzazioni della famiglia Gualtieri tornano anche presso il Santuario del Crocifisso e nella sala “Ilario Fioravanti”.

Accanto ai presepi più tradizionali, con statuine classiche e scenografie fedeli all’iconografia storica, convivono opere meccaniche e presepi d’autore, firmati da artisti contemporanei: un dialogo tra passato e presente che rende il percorso sorprendente, mai ripetitivo, capace di parlare sia a chi cerca la tradizione sia a chi ama l’interpretazione artistica.
Longiano, il piacere della scoperta lenta
Visitare Longiano nel periodo natalizio significa concedersi il lusso della lentezza. I suoi vicoli, curati e accoglienti, invitano a passeggiare senza fretta e a osservare. Ogni angolo sembra pensato per accompagnare in un percorso naturale, in cui il presepe non è mai un elemento estraneo ma parte integrante del paesaggio urbano.
A dominare il centro storico, come un guardiano silenzioso, si erge la fortezza malatestiana, senza dubbio l’attrazione principale di Longiano. Raggiungerla è parte dell’esperienza: il cammino stesso diventa racconto, accompagnato da scorci panoramici e dalla presenza discreta dei presepi che segnano il percorso.
Durante il periodo natalizio, poi, la fortezza è il punto in cui la storia del borgo si fa più evidente, dove il passato medievale dialoga con il presente e con la dimensione simbolica del Natale. Da qui, lo sguardo si apre e abbraccia il territorio, e restituisce la sensazione di trovarsi in un luogo che custodisce e accoglie.