Napoli, presidente Agis: «Lo spettacolo deve essere un investimento per il Paese»

  • Postato il 27 ottobre 2025
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Napoli, presidente Agis: «Lo spettacolo deve essere un investimento per il Paese»

Francesco Giambrone (presidente Agis): «Lo spettacolo è un investimento per il Paese, non una spesa». Il nuovo Codice punta al riequilibrio territoriale.


NAPOLI – Non un costo, ma un investimento per il futuro del Paese: è così che l’Italia deve iniziare a guardare al mondo dello spettacolo. A sottolinearlo con forza è Francesco Giambrone, presidente dell’Agis, intervenuto a Napoli nel corso di un incontro promosso dall’associazione per discutere del nuovo Codice dello spettacolo dal vivo. Un testo, ha spiegato, «che può offrire una visione di futuro» e restituire alla cultura il ruolo strategico che le spetta nella crescita economica e sociale.

Al centro del dibattito, il rapporto tra pubblico e privato e la necessità di superare una visione puramente assistenzialistica del settore. «Il ruolo del pubblico è decisivo, al Sud come al Nord – ha sottolineato Giambrone –. Le risorse private devono essere aggiuntive, mai sostitutive. È stato un errore storico pensare che i privati potessero colmare i vuoti dello Stato. Quando lo Stato fa un passo indietro, i privati ne fanno due. I fondi per la cultura devono essere considerati un investimento, non una spesa».

Nuovo Codice dello spettacolo dal vivo: il messaggio dell’Agis

Secondo il presidente dell’Agis, questo cambio di paradigma è la chiave anche per affrontare il tema delle disuguaglianze territoriali, una delle priorità del nuovo impianto normativo. «Le norme devono garantire sostegno e fiducia a chi opera nei territori disagiati – ha dichiarato –. Lo spettacolo può essere motore di occupazione, inclusione sociale, economia e strumento di contrasto alla dispersione scolastica e alla criminalità organizzata».

L’analisi illustrata durante il convegno ha messo in luce un forte divario geografico nella distribuzione delle risorse del Fondo Nazionale per lo spettacolo dal vivo, con il Mezzogiorno ancora penalizzato da minori investimenti e da una più bassa propensione ai consumi culturali.

Luigi Grispello, presidente di Agis Campania, ha rimarcato «l’importanza del confronto per valutare l’efficacia del Codice rispetto all’obiettivo di riequilibrio territoriale». Tra le misure più attese, il Fondo perequativo destinato ai soggetti che operano nelle aree svantaggiate, che potrà essere attuato attraverso accordi di programma con le Regioni.

Quanto al ruolo delle fondazioni e del contributo privato, Giambrone ha invitato a guardare ai modelli esteri: «Il tema del reperimento delle risorse private è molto diverso tra le aree del Paese. La diversità deve diventare una ricchezza. Serve incentivare l’apporto dei privati seguendo l’esempio dei Paesi anglosassoni e degli Stati Uniti». Il messaggio dell’Agis è chiaro: investire nello spettacolo significa investire nell’Italia, nella sua coesione sociale e nel suo sviluppo economico.

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