Municipi: intervista a Federica Cavalleri, candidata presidente al Centro Est per il centrodestra

  • Postato il 15 maggio 2025
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Generico maggio 2025

Genova. In vista delle elezioni amministrative, Genova24 ha intervistato Federica Cavalleri, candidata alla presidenza del Municipio Centro Est per la coalizione di centrodestra. Tra i temi affrontati il centro storico, tra sicurezza e affitti brevi, e poi la situazione del tessuto commerciale in centro città e la contestata funivia del Lagaccio.

Cavalleri, entriamo subito “a bomba” e prendiamo il tema forse più spinoso per il Centro Est, che è il centro storico e la sicurezza. Come gestirlo?

Per fortuna si parla anche del centro storico, non solo per la criticità, perché come amministrazione in realtà abbiamo fatto veramente tanto sul centro storico. Abbiamo investito, l’abbiamo riqualificato, sia col piano Caruggi che con Zac, e proprio girando nel centro storico come ho fatto in questi otto anni devo dire che sia i residenti che le attività commerciali ci ringraziano per quello che è stato fatto. Sicuramente si deve fare ancora tanto, bisogna far sì che ci sia ancora una maggior sinergia tra Polizia Locale, che ringrazio per tutto quello che è stato fatto, la Polizia, la Guardia di Finanza e i Carabinieri per aumentare ancora di più i controlli.

Bisogna installare sicuramente ancora tante telecamere, ci sono dei punti da controllare maggiormente, ma devo dire che anche il fatto di aver fatto sì che tante attività commerciali siano tornate nel centro storico ha permesso di non avere vetrine chiuse che erano zone d’ombra e quindi di maggior spaccio e più difficili da controllare. È una nostra cartolina, proprio in questi giorni sono stata in via Pré, dove mi hanno detto che c’è di nuovo un passaggio dei turisti. Tanto è da fare, saranno aperti degli studentati, il centro storico deve essere vissuto dai genovesi e dai turisti, e quindi il nostro obiettivo è portare avanti questo programma.

Parliamo di centro storico vissuto da genovesi, però abbiamo un altro tema, che è quello degli affitti brevi, che si va un po’ a scontrare con questa visione.

Questi appartamenti sono proprietà private, quindi noi come Comune non possiamo fare tanto. Possiamo sicuramente, come abbiamo fatto con il bonus affitti, aiutare i proprietari di casa a far sì che non abbiano degli appartamenti vuoti. È un periodo difficile dal punto di vista economico un po’ per tutti, ma possiamo agevolarli per far sì che gli appartamenti vengano vissuti.  Secondo me il centro storico è uno spazio molto grande che può essere vissuto sia dai turisti che dai residenti, quindi bisogna agevolare per far sì che gli appartamenti come i negozi non rimangano sfitti. Tanti genovesi, tanti giovani, io ho due figli di 23 anni e 20 anni ,e i loro amici iniziano proprio a prendere casa nel centro storico. Noi abbiamo fatto sì di creare anche agevolazioni per gli studentati, collaborando con l’Università, nella zona di Pré. Se si portano i giovani sicuramente poi cambia anche la situazione di riqualificazione.

Terzo tema, il commercio. Non solo in centro storico, ma proprio in centro, perché vediamo l’esempio di Piccapietra, che in questo momento sta attraversando un momento di desertificazione, c’è il tema del buco nero lasciato dall’ex Rinascente.

Il problema del commercio è un problema non comunale, dal punto di vista amministrativo, ma è un problema a livello nazionale. Sicuramente la crisi post-Covid si sente più ora che prima, e quindi tante attività commerciali non riescono ad andare avanti anche perché il tipo di commercio è sicuramente cambiato. Vediamo tante attività che purtroppo chiudono, e ricordiamoci che dietro l’attività ci sono famiglie, quindi è un danno non solo per noi, ma soprattutto per chi ci lavora. Le vetrine spente non sono mai una bella cosa da vedere. Ed è vero che chiudono, però a Piccapietra stanno anche aprendo. Abbiamo visto che recentemente hanno aperto delle pizzerie, ha aperto un negozio uno youtuber, in realtà bisogna solo aspettare. Il cambio sicuramente ci sarà, da parte dell’amministrazione ci siamo per far fonte, per aiutare, supportare laddove si può.

Ultima domanda, un’opera molto molto contestata, ci spostiamo un po’ più in alto: la funivia del Lagaccio. 

Sicuramente è un’opera contestata nell’ultimo periodo, più che inizialmente quando ne abbiamo parlato. Sappiamo che è legata alla riqualificazione dei forti, quindi nel progetto di riqualificazione dei forti, per avere gli incentivi per poter fare questo tipo di riqualificazione, c’era l’idea di un collegamento tra i mare e monti. C’è stato il masterplan di questa funivia che, come sottolineo più volte, è un masterplan, quindi siamo in fase di progetto. Progetto che si può benissimo condividere, come è stato condiviso anche inizialmente con i residenti. Sicuramente come amministrazione la prima idea è di riqualificare il quartiere, quindi portare avanti le esigenze del quartiere e poi far partire la funivia.

Abbiamo tempo per progettarla tutti insieme, quindi per fare dei tavoli, noi come Municipio se mai avremo la possibilità di amministrarlo insieme al Comune, e per vedere come poterlo realizzare. Trovo che un collegamento tra mare e monti sia un collegamento che gioca alla città, se noi giriamo tutto il mondo ci sono delle città più importanti funivie che giovano sia a livello turistico ma anche a livello cittadino per creare una possibilità di mobilità in più. Naturalmente però siamo aperti a qualsiasi tipo di dialogo con i cittadini perché è giusto anche così, va spiegato e va sicuramente sottoposto alla loro attenzione e sentire loro suggerimenti.

Autore
Genova24

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