Morto dopo una caduta dalle scale nell’rsa, la giudice: “Indagare sulla sicurezza della struttura”

  • Postato il 9 dicembre 2025
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Genova. La giudice per le indagini preliminari Angela Nutini ha respinto la richiesta di archiviazione per la morte di un anziano dopo la caduta dalle scale con la sedia a rotelle nella Rsa dove era ospite a Genova. “Appare necessario – si legge nel provvedimento della gip – disporre approfondimenti istruttori volti a verificare l’idoneità e la rispondenza alle normative sulla sicurezza dei presidi adottati dalla struttura prima del decesso del paziente confrontandoli con quelli installati dopo”.

La pm Arianna Ciavattini aveva indagato in un primo momento la operatrice socio sanitaria che se ne era occupata per ultima, ma nelle scorse settimane ne ha chiesto l’archiviazione.

I parenti della vittima, assistiti dall’avvocata Fulvia Nari, si erano opposti. I fatti risalgono al 17 gennaio 2024. L’uomo, 85 anni, era ospite della Rsa Armellini Fondazione Chiossone dopo essere stato ricoverato al Galliera e al San Martino per una serie di patologie. Quel giorno era stato messo sulla solita sedia a rotelle da una operatrice socio sanitaria (difesa dall’avvocata Morena Steri) che si era allontanata per aiutare altri anziani. Il paziente era riuscito ad aprire una porta ma era caduto con la sedia dalle scale. Era stato ricoverato in ospedale dove era poi morto.

La pm aveva indagato l’operatrice e disposo l’autopsia. Secondo la medico legale Sara Lo Pinto, le lesioni “patite per la caduta avevano agito come fattore quantomeno concausale nel determinare il decesso”.

L’approfondimento istruttorio disposto dalla giudice “è da ritenersi incentrato soprattutto alla posizione dei responsabili della struttura. Si deve ritenere che la mancanza dei presidi di sicurezza fosse ben nota alla direzione della struttura, giacché la residenza ha apportato una serie di consistenti modifiche per le misure protettive dei pazienti. Tali misure sono state però poste in essere soltanto dopo l’evento nefasto e nulla hanno a che vedere sull’esclusione di profili di responsabilità penale ma, al contrario, appaiono come implicite ammissioni di colpa”.

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Genova24

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