Morto dopo essere precipitato con l’auto dal Faiallo, la Procura dispone l’autopsia sul corpo di Federico Raschellà
- Postato il 4 marzo 2025
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- Di Genova24
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Genova. La pm Arianna Ciavattini nelle prossime ore darà l’incarico per eseguire l’autopsia sul corpo di Federico Raschellà, il ragazzo di 24 anni precipitato domenica pomeriggio con la propria auto in un infinito burrone dalla Sella di Berné al passo del Faiallo.
Federico, capo reparto del gruppo scout Genova 50 di Bolzaneto, stava tornando da un sopralluogo alla base Vara, la ‘casa’ degli scout dell’Agesci che si trova tra Urbe e Sassello. Una strada che conosceva molto bene, che percorreva un paio di volte a settimana perché di quella base Federico era uno dei custodi. Si occupava della manutenzione e in estate si fermava lì per lunghi periodi ad accogliere i vari gruppi in arrivo.
L’indagine per capire le cause della tragedia
Cosa possa essere accaduto lo potranno stabilire gli inquirenti che hanno delegato la sezione infortunistica della polizia stradale. Forse un malore (per questo è stato disposto l’accertamento autoptico) o magari un guasto meccanico o ancora una distrazione che in quella bellissima quanto pericolosa strada balcone si è rivelata fatale facendolo precipitare con la sua Hyundai i10 giù per un dislivello di 800 metri.
Ad di là degli accertamenti quello che rimane è l’immenso dolore di una famiglia e dell’intera comunità dell’Agesci Liguria a partire dal Gruppo 50 di Bolzaneto, quartiere dove Federico viveva con i genitori e la sorella più piccola.
Il cordoglio e l’affetto di chi lo conosceva e della comunità scout
“Tutta la comunità scout di Agesci Liguria – si legge in un post di ieri – con un particolare pensiero da parte della pattuglia della Base Vara, si stringe nell’affetto e nella preghiera attorno alla famiglia di Federico e al Gruppo Genova 50 di Bolzaneto per l’improvvisa tragedia che li ha colpiti. Nel silenzio, e nello smarrimento del dolore, rivolgiamo a Dio le nostre preghiere”.
Tra i ricordi quello di Giovanna Chiesi che è stata insegnante di Federico: “Ti ho visto crescere tra i banchi di scuola e nella grande famiglia scout. La tua curiosità, la tua voglia di conoscere e di capire erano sempre una grande sfida a fare meglio, a dare di più perché non potevi, suonata la campanella, chiudere il libro senza avere visto il tuo sguardo appagato. Era una ricchezza per tutta la classe perché si generava un’energia positiva che coinvolgeva anche chi forse voleva un po’ sonnecchiare. Il cammino è proseguito nella grande famiglia scout in cui ti sei impegnato tanto con passione ed entusiasmo”.
Ieri anche il presidente del municipio Valpolcevera Federico Romeo aveva scritto ieri sera un lungo post per ricordare un ragazzo, definito da tutti buono, gentile e generoso. “Sei stato molto più di un giovane Scout: una presenza che univa, che aiutava, che donava senza chiedere nulla in cambio. Ogni iniziativa, ogni gesto di solidarietà, ogni momento vissuto con il Gruppo Scout 50 racconta di te, della tua voglia di fare del bene, di essere un ponte tra le persone, di accendere speranza e sorrisi in chiunque incontrassi”.