Morto a 14 anni in canoa, per decidere sugli istruttori i giudici d’appello chiedono di sentire il consulente tecnico
- Postato il 13 novembre 2025
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- Di Genova24
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Genova. I giudici della corte d’appello di Genova vogliono risentire il consulente della procura, Vincenzo Minenna, prima di decidere se accogliere o meno l’opposizione al proscioglimento dei due istruttori del giovane Andrea Demattei. Il quattordicenne era morto a gennaio 2023 dopo essere rimasto incastrato con la canoa nel torrente Entella a Chiavari. La giudice dell’udienza preliminare aveva prosciolto i due (difesi dagli avvocati Silvia Morini e Guido Motta) mentre aveva rinviato a giudizio i vigili del fuoco e trasmesso gli atti per indagare i medici del 118.
Il pm Francesco Cardona Albini aveva impugnato la decisione. I giudici all’udienza di oggi hanno chiesto di sentire l’esperto in particolare su due punti. Il primo luogo vogliono capire se l’ingresso in acqua di uno degli istruttori quando ancora Andrea era in grado di collaborare ed era lucido avrebbe permesso di liberarlo. Il secondo chiarimento riguarda la manovra sul fiume e se, come indicata per superare quella zona, fosse proporzionata e in linea con le capacità e forza di Andrea.
Il consulente sarà sentito nell’udienza del 4 dicembre.
Secondo il pm la morte di Andrea (i cui familiari sono assistiti dall’avvocata Rachele De Stefanis) poteva essere evitata. Il giovane rimase incastrato con la canoa nel fiume tra alcuni tronchi e un pilastro di un ponte. I soccorritori impiegarono diverso tempo per estrarlo e lui morì per ipotermia provocata dalla permanenza nell’acqua gelida.
Per l’accusa, i vigili del fuoco (difesi dagli avvocati Giorgio Zunino, Roberta Barbanera, Nadia Solari e Paolo Costa) avrebbero ritardato i soccorsi e messo in atto una serie di manovre scorrette. Per le difese, invece, venne fatto tutto il possibile seguendo le procedure previste per casi come quelli.
Nei mesi scorsi la procura ha anche chiesto il rinvio a giudizio per i due medici del soccorso (difesi dagli avvocati Daniele Pomata e Alessandro Lanata).