Morto in bici sul sentiero dell’Acquedotto, dopo 10 anni risarcimento da 240mila euro ai genitori
- Postato il 10 novembre 2025
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- Di Genova24
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Genova. Era l’8 agosto 2015 quando Maurizio Lo Vetere, professore di fisica dell’Università di Genova, precipitò in un dirupo mentre andava in mountain bike sul sentiero dell’Acquedotto storico, in salita Molini di Cicala, sulle alture della Valbisagno. E oggi, a distanza di oltre dieci anni dalla tragedia, l’assicurazione del Comune verserà un risarcimento di 240mila euro ai genitori della vittima.
La storia emerge grazie alla determinazione dirigenziale con cui Palazzo Tursi approva la proposta di accordo transattivo della propria compagnia assicurativa, la Lloyd’s Insurance Company, che riconosce la somma “a tacitazione definitiva di ogni pretesa in conseguenza della richiesta di risarcimento danni” inoltrata dai congiunti di Lo Vetere.
Inizialmente la moglie Paola e i figli Marta e Matteo avevano fatto causa al Comune per chiedere di accertare le responsabilità e il risarcimento dei danni patiti. Il Tribunale aveva dato parzialmente ragione ai familiari di Lo Vetere, riconoscendo però una corresponsabilità della vittima nella misura del 40%.
Dopodiché, a novembre 2018 sono stati i genitori del professore, che non si erano costituiti parti in giudizio, a scrivere al Comune una lettera per chiedere un ulteriore risarcimento. A maggio 2025, trascorsi altri sette anni senza che la controversia fosse ancora risolta, i due, assistiti da un avvocato, hanno nuovamente sollecitato l’ente appellandosi alla sentenza con cui i giudici lo avevano già condannato a versare una somma in favore dei discendenti.
Da qui la proposta di un accordo “tombale” per la somma “complessiva e omnicomprensiva” di 240mila euro, di cui 220.714,14 euro a titolo di risarcimento dei danni morali e il resto come contributo di spese legali per l’avvocato dei reclamanti. A quel punto gli uffici di Tursi riconoscono “l’impossibilità di escludere la responsabilità dell’ente, giudizialmente accertata“ e ritengono economicamente vantaggiosa la transazione suggerita dalla compagnia. Che, come previsto dalla legge, effettuerà direttamente il bonifico esonerando il Comune dal versamento, salvo il recupero della franchigia che avverrà con un successivo atto.
Dal 2014 Lo Vetere era professore associato al dipartimento di fisica dell’Università di Genova, dove aveva iniziato la carriera nel 1999. Aveva lavorato come ricercatore al Cern di Ginevra, contribuendo a diversi progetti di rilievo internazionale nel campo delle alte energie, tra cui il Cms e il rivelatore di particelle Totem. In sua memoria l’ateneo, su impulso della famiglia, ha istituito un premio di laurea che assegna 5mila euro ogni anno a una tesi in fisica delle particelle.