Morti dopo il taser, Salis: “Eventi che mettono in allarme, ma evitare populismi. Governo aiuti i sindaci”

  • Postato il 19 agosto 2025
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Genova. “Questa vicinanza degli eventi chiaramente mette in allarme, ma va ricondotto tutto a un approccio scientifico, ai dati e alle sperimentazioni, senza farsi prendere dal populismo né da una parte né dall’altra, perché il rischio è sempre quello. Penso che vada fatta una valutazione e avere innanzitutto i risultati dell’autopsia”.

Queste le parole della sindaca di Genova Silvia Salis, ospite ieri sera in una trasmissione su La7. Durante la puntata si è discusso sul tema della sicurezza, soprattutto a seguito dei due casi di cronaca che hanno unito Cagliari e Genova, dove nel giro di poche ore si sono registrati due decessi durante l’utilizzo del taser da parte dei carabinieri.

“Genova, come tutte le città d’Italia, ha il tema della sicurezza – ha poi sottolineato la prima cittadina genovese – essendo una città di porto, in una regione di confine, ha delle criticità evidenti. È una città in cui facciamo di tutto per renderla più sicura possibile. Abbiamo un’ottima polizia locale, molto numerosa, un ottimo sistema di videosorveglianza, però ci sono temi che investono tutte le città. Ne parla spesso il sindaco Lepore, che è a capo del forum italiano sulla sicurezza urbana. Bisogna chiedere un intervento maggiore al Viminale, un intervento sulla Polizia di Stato. Si parla, da parte nostra, di una richiesta intorno al miliardo per avere un fondo di sicurezza integrato che possa sostenere le nostre città, perché questo è un tema che, da soli, i Comuni non possono affrontare”.

E poi la stoccata al governo Meloni: “Per gestire la sicurezza è inutile creare dei centri in Albania, che costano un fiume di denaro, quando poi noi non riusciamo ad avere le coperture necessarie, cioè una pattuglia ogni tot abitanti, la capacità di poter agire e intervenire sulle cose. E spesso i sindaci sono lasciati soli a gestire questo tipo di emergenza, quindi è molto complesso“.

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Genova24

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