Morte Martina Piserà e del suo bimbo, all’ospedale di Vibo: cinque mesi di dolore e silenzi

  • Postato il 4 ottobre 2025
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Morte Martina Piserà e del suo bimbo, all’ospedale di Vibo: cinque mesi di dolore e silenzi

Sono trascorsi quasi cinque mesi dalla tragica scomparsa di Martina Piserà e del piccolo Marino all’ospedale di Vibo e ancora le cause della morte restano ignote. Le risultanze dell’autopsia, eseguita dai consulenti della Procura di Vibo Valentia e dai periti di parte, ancora non sono note


VIBO VALENTIA – Sono trascorsi quasi cinque mesi dalla tragica scomparsa di Martina Piserà e del piccolo Marino, il bambino che portava in grembo e che non ha mai visto la luce del mondo. Nonostante il tempo passato, la famiglia resta ancora senza risposte sulle cause della morte. Mentre ogni giorno che passa si fa più pesante il dolore del marito, Alberto La Scala, che cerca disperatamente di capire cosa abbia provocato la perdita della moglie e del figlioletto.

MORTE MARTINA PISERÀ, AUTOPSIA ANCORA NON RESA NOTA


Le risultanze dell’autopsia, eseguita dai consulenti della Procura di Vibo Valentia e dai periti di parte, ancora non sono note, benché siano trascorsi oltre 90 giorni dal decesso. La lentezza nelle comunicazioni alimenta un senso di frustrazione e di angoscia tra parenti e amici, che ricordano Martina come una giovane donna felice, serena e in attesa, trasformata in poche ore dal sogno della maternità in un lutto inconsolabile.

IL RICORDO DI MARTINA DI AMICI E PARENTI

«Questa è una morte ingiusta, una vera disgrazia», raccontano coloro che le erano vicini, sottolineando quanto fosse amata e stimata nella comunità.
Martina, nei mesi precedenti, aveva avuto nove accessi al Pronto Soccorso dell’ospedale di Vibo Valentia, lamentando dolori al petto e difficoltà respiratorie. Nonostante le ripetute visite e le preoccupazioni manifestate, fu dimessa con cure a base di Tachipirina e altri farmaci, senza che emergessero indicazioni di maggiore gravità.

«Bisognerà chiarire se Martina sia stata sottoposta a tutti i controlli necessari», ha dichiarato il legale della famiglia, Vincenzo Belvedere, sottolineando come i segnali di malessere fossero presenti già da tempo e meritassero un’attenzione più approfondita.

La comunità di Filandari, profondamente scossa, continua a stringersi attorno al dolore dei familiari

La comunità di Filandari, profondamente scossa, continua a stringersi attorno al dolore dei familiari, sperando che il fascicolo aperto contro ignoti produca presto riscontri concreti. Le domande restano numerose e angoscianti: si sarebbe potuto fare qualcosa in più per salvarli? Cosa ha determinato la morte di una giovane mamma e del suo bambino?
L’Asp di Vibo Valentia ha avviato un’indagine interna per verificare il percorso clinico seguito da Martina. Si vuole comprendere eventuali criticità nella gestione dei suoi sintomi e delle cure prestate. Tuttavia, la lentezza nell’esecuzione e nella comunicazione dell’autopsia tiene la famiglia e la comunità nell’incertezza. Amplificando il dolore già profondo per una perdita che sembra senza senso.
Intanto, Alberto La Scala continua la sua dolorosa ricerca di risposte. Determinato a fare chiarezza su quanto accaduto e a comprendere ogni dettaglio che possa spiegare l’irreparabile tragedia che ha colpito la sua famiglia. La vicenda, oltre a scuotere la comunità. Pone interrogativi sul funzionamento della sanità locale e sull’efficacia dei controlli per le gestanti in situazioni a rischio. Invitando a una riflessione più ampia su prevenzione e sicurezza nelle strutture ospedaliere.

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