Monumenti Aperti 2025: l’Italia svela i suoi tesori il 18-19 ottobre
- Postato il 18 ottobre 2025
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- Di SiViaggia.it
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Ci sono momenti dell’anno in cui il patrimonio culturale italiano si mostra davvero in tutta la sua meraviglia e “Monumenti Aperti” è una di queste occasioni. Nato nel 1997 con l’idea di avvicinare i cittadini ai luoghi della memoria collettiva, il festival trasforma per qualche giorno strade, chiese e palazzi in spazi vivi, animati da studenti, volontari e guide appassionate.
L’edizione 2025 si estende fino al 9 novembre, e tocca ben 87 Comuni in 19 regioni, in un itinerario che unisce l’Italia in un unico racconto corale. Nel weekend del 18 e 19 ottobre, il viaggio prosegue con otto nuove città e paesi, pronti a raccontare la propria storia tra Lombardia, Liguria, Veneto, Emilia-Romagna, Sicilia e Sardegna.
In queste due giornate autunnali, l’esperienza si rinnova ancora una volta: porte che si aprono, comunità che si incontrano, e un patrimonio che, da muto testimone, torna a parlare.
Savona, nel cuore delle Fornaxi
Nel cuore del quartiere Fornaci, Savona propone un itinerario che unisce arte, devozione e memoria artigianale. Lungo Via Saredo si snoda il percorso denominato “Nel cuore delle Fornaxi”, un museo a cielo aperto che accompagna alla scoperta di ceramiche policrome esposte sulle facciate dei palazzi. Mattonelle e pannelli illustrano, come pagine di un libro visivo, la storica tradizione ceramica savonese, capace di fondere arte sacra e spirito popolare.
Poco distante, la Chiesa della Madonna della Neve è una tappa imprescindibile. Edificata nel XVII secolo e ricostruita dopo il terremoto del 1887, custodisce al suo interno la devozione di un intero quartiere. La facciata semplice, incastonata nel tessuto urbano, ricorda come il sacro sappia convivere con la quotidianità, diventandone parte integrante.
Treviso, un tuffo nell’arte

A Treviso, le visite guidate conducono all’interno di un edificio che da secoli cambia volto, riflettendo le trasformazioni della città. L’ex convento di Santa Chiara, oggi sede del Liceo Artistico, nasce come luogo di clausura e preghiera ma nel corso dei secoli le sue mura hanno accolto funzioni diverse, adattandosi ai cambiamenti storici e sociali.
Camminando tra i chiostri e le aule, lo si percepisce appieno: l’antico dialoga con il presente, mentre le voci degli studenti si intrecciano idealmente a quelle delle monache che un tempo abitavano questi spazi. “Monumenti Aperti” diventa un’occasione per riflettere su come la cultura possa reinventarsi, senza mai perdere la propria radice.
Mantova, storia e arte
A Mantova, il fine settimana di “Monumenti Aperti” invita a esplorare due luoghi emblematici.
Il primo è il Museo Virgilio, nato all’interno del Palazzo del Podestà risalente al XIII secolo, che ha ritrovato nuova vita dopo il restauro seguito al terremoto del 2012, grazie al progetto firmato dall’architetto Italo Rota.
Oggi ospita un percorso museale dedicato al poeta latino, in cui suoni, immagini e installazioni interattive guidano in un viaggio sensoriale tra le opere di Virgilio, dalle Bucoliche alle Georgiche, fino all’Eneide. Il modulo “MyVirgilio”, basato su QR Code, consente di costruire un’esperienza personalizzata, unendo tecnologia e classicità in una narrazione coinvolgente.
Non lontano, Palazzo d’Arco apre le sue porte con il fascino intatto di una dimora aristocratica settecentesca. Costruito nel 1784 da Antonio Colonna secondo i canoni del neoclassicismo, conserva ambienti, arredi e dipinti così come li lasciò la marchesa Giovanna d’Arco, ultima erede della casata. Tra sale eleganti e una preziosa Wunderkammer, si respira l’atmosfera di un’epoca in cui il collezionismo era una forma di conoscenza e di meraviglia. Il giardino, chiuso da un’esedra monumentale, completa il quadro con la grazia e la misura tipiche dell’architettura palladiana.
Neoneli, un luogo d’incontro
Nel piccolo centro del Barigadu, in Sardegna, Neoneli vanta un modello di comunità che vive la cultura come bene comune. La “Casa Cultura” rappresenta il cuore pulsante di tale spirito: un luogo di incontro aperto a tutti, dove la formazione, la creatività e il dialogo si uniscono in un progetto collettivo.
A pochi passi, la Chiesa Parrocchiale di San Pietro Apostolo domina il paese dall’alto del rilievo su cui sorge. Realizzata nel Seicento con il caratteristico paramento in trachite rossa e bruna, testimonia la devozione di una comunità che, nel corso dei secoli, ha mantenuto intatta la propria identità. L’impianto tardogotico della facciata racconta una stagione artistica in cui l’eleganza delle forme si univa alla solidità della pietra.
Gli altri Comuni aderenti
Nel weekend del 18 e 19 ottobre, anche Ferrara, Venezia, Capoterra e Palermo partecipano alla grande rete di “Monumenti Aperti” e, ognuna con le proprie peculiarità, aggiunge un tassello al mosaico di un’Italia che sceglie di raccontarsi grazie ai suoi luoghi più autentici.
Studenti, guide, associazioni e volontari saranno i narratori di un patrimonio che continua a vivere nel presente.