Monitoraggio qualità dell’aria nei porti, firmata convenzione Regione – Arpal – Adsp
- Postato il 29 ottobre 2025
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- Di Genova24
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Genova. Garantire il monitoraggio della qualità dell’aria, la conoscenza sempre più puntuale della sua qualità nelle zone limitrofe agli scali di Genova e Savona anche grazie alla condivisione dei dati sulle emissioni e allo sviluppo di tecniche legate alla modellistica per simulare l’impatto atmosferico delle attività portuali sulle città. In questo contesto, Regione Liguria, Arpal e Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale hanno firmato una convenzione della durata quinquennale, rinnovabile.
“Questo documento è un tassello fondamentale dell’impegno che Regione Liguria insieme ad Arpal porta avanti per garantire il monitoraggio costante della qualità dell’aria – dichiara l’assessore all’Ambiente della Regione Liguria Giacomo Raul Giampedrone – molti passi avanti sono già stati fatti, anche sotto il profilo programmatorio e normativo con il nuovo Piano strutturale di risanamento della qualità dell’aria che sarà il punto di riferimento per i prossimi anni in Liguria. In questo quadro, già impostato anche nell’ottica della nuova normativa 2030, abbiamo condiviso la necessità di supportare il monitoraggio e scambiare in maniera sistematica dati e informazioni. Rispetto al lavoro quotidiano del sistema portuale più importante del Paese, cuore pulsante dell’economia ligure legata ai traffici marittimi, il nostro obiettivo è quello di individuare azioni sempre più efficaci e innovative da mettere in campo per incrementare il trend di riduzione delle emissioni inquinanti nell’aria a tutela della salute di tutti i cittadini”.
“La sottoscrizione della convenzione – aggiunge il presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale Matteo Paroli – costituisce un’azione strategica nell’ambito del programma dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale, finalizzato all’integrazione tra sviluppo infrastrutturale, sostenibilità ambientale e tutela della qualità della vita nelle aree portuali e peri portuali. L’iniziativa mira a garantire un monitoraggio continuo, sistematico e scientificamente validato della qualità dell’aria nelle aree limitrofe dei porti del sistema, al fine di disporre di un quadro conoscitivo aggiornato sugli effetti delle attività portuali e individuare, su base oggettiva, le misure più efficaci di mitigazione e miglioramento. La collaborazione con Regione Liguria e Arpal consolida un modello operativo fondato sulla condivisione e interoperabilità dei dati ambientali, sull’applicazione di protocolli analitici certificati e sull’utilizzo di strumenti avanzati di modellistica atmosferica, in grado di riprodurre scenari emissivi, simulare la dispersione degli inquinanti e prevedere le relative ricadute sul territorio. Questo approccio integrato consente di supportare la pianificazione strategica portuale attraverso indicatori ambientali affidabili, favorendo decisioni basate su evidenze scientifiche e orientate alla riduzione dell’impatto complessivo delle attività marittime e logistiche. Come Autorità di Sistema Portuale confermiamo l’impegno a investire in ricerca, innovazione tecnologica e cooperazione istituzionale, al fine di assicurare che l’evoluzione dei porti di Genova e Savona avvenga in conformità ai principi di sostenibilità ambientale e di tutela della salute pubblica”.
“Da vent’anni i tecnici dell’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente gestiscono la rete di centraline fisse di Regione Liguria, che ha costi e prestazioni elevate – spiega Elisabetta Trovatore, direttore generale di Arpal – serve a fotografare lo stato complessivo della qualità dell’aria e nel tempo è stata integrata con misure puntuali per situazioni locali. Questo accordo, oltre all’integrazione economica indispensabile per mantenere le centraline retro-portuali, garantisce la sistematicità dell’azione di condivisione di dati e prodotti. Da anni approfondiamo le ricadute atmosferiche collegate ai porti con azioni sperimentali e progetti europei. Adesso, con il nuovo Piano strutturale della qualità dell’aria, la nostra modellistica atmosferica diventa avanzamento tecnologico di integrazione del monitoraggio strumentale. Sono quasi pronte le prime previsione di scenari, un prezioso supporto per le scelte dei decisori e amministratori, e una risposta alle richieste puntuali dei cittadini. Di smart servirà soprattutto la comunicazione, dove investiremo per essere più efficaci e comprensibili anche ai non tecnici”.