“Molti tennisti non hanno studiato, infatti non capiscono ciò che leggono”: Vavassori contro i colleghi che attaccano Sinner
- Postato il 18 febbraio 2025
- Tennis
- Di Il Fatto Quotidiano
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In tanti si sono espressi in merito al caso Clostebol e alla sospensione di Jannik Sinner per 3 mesi, in accordo con la Wada. Pochi però, sono i tennisti italiani che hanno preso posizione, come sottolineato da un amareggiato Paolo Bertolucci in un post su X. Ma tra questi c’è di sicuro Andrea Vavassori. Il doppista ha rilasciato una un’intervista a La Gazzetta dello Sport, in cui ha ribadito il proprio sostegno all’indirizzo dell’altoatesino, accusando però altri loro colleghi perché “troppi danno giudizi senza essere informati, senza sapere”.
Il torinese si è detto dispiaciuto per “la mancanza di empatia da parte dei tennisti e di tante persone sui social. Penso che ci sia molta ignoranza. Una volta che hai constatato che non c’è un caso di doping, ma di negligenza da parte di un membro del team, perché continuare ad accanirsi?”. Rimarcando il concetto dell’ignoranza ed elogiando Christopher Eubanks, il solo che ha partecipato all’incontro dell’Itia a Melbourne sul caso, Vavassori ha aggiunto: “Per noi italiani la conoscenza della questione ormai è completa. Ma all’estero sono pochi coloro che hanno avuto la volontà di informarsi, molti basano i loro giudizi su notizie parziali o distorte“.
“L’ignoranza è davvero fastidiosa. Si vede che molti tennisti, lo dico senza offesa, non hanno frequentato molto gli studi e quindi non sono in grado di capire cosa leggono“, ha proseguito Vavassori. Che ha provato a mettersi nei panni di Sinner, ammettendo che avrebbe accettato anche lui l’accordo proposto dalla Wada: “Avrei fatto la stessa cosa: contro un colosso come l’Agenzia Mondiale Antidoping, che ha tanto potere, cosa avrebbe dovuto fare? Però questo caso sarà uno spartiacque e infatti dal 2027 molte norme ormai obsolete verranno cambiate“. Vavassori ha poi concluso: “Non gli ho scritto, ho preferito lasciarlo in pace. In questi momenti penso che abbia bisogno di tranquillità. A Melbourne dopo la finale ha anche ricordato me e Simone. Ha pensato a noi in un momento di successo personale, la dice lunga di che ragazzo sia“.
Ma il doppista non è il solo ad essersi schierato al fianco del numero 1 al mondo. Dopo di lui, anche Berrettini e Nardi hanno preso posizione, così come Lorenzo Sonego che intervistato da La Repubblica ha dichiarato: “Jannik può sempre contare su di me. E l’attesa non farà che aumentare la sua voglia. Penso anch’io che abbia fatto bene ad accettare la proposta: purtroppo, la durata dei processi e l’attesa delle sentenze per questi casi sono cose troppo lunghe e non adatte a uno sport come il tennis. Mi chiedo come abbia fatto a giocare a questo livello con tutti questi pensieri. È stato veramente un fenomeno. – ha ammesso il tennista prima di parlare delle critiche nei confronti di Sinner – Credo che in generale certi giudizi negativi facciano molto più eco degli elogi, ma sono sicuro che la maggior parte dei tennisti sia con Jannik. Perché sanno benissimo che domani potrebbe succedere esattamente la stessa cosa a loro”.
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