Mole Urbana, presentata la gamma a Torino: rinascita della manifattura italiana
- Postato il 10 novembre 2025
- Auto Elettriche
- Di Virgilio.it
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La data del 7 novembre 2025 segna un momento cruciale nel panorama industriale nazionale. A Orbassano, in provincia di Torino, è stato ufficialmente inaugurato il nuovo stabilimento di Mole Urbana, un’impresa che trasforma un’idea inizialmente visionaria in una tangibile realtà produttiva. Questo progetto, concepito e promosso dal designer e imprenditore Umberto Palermo, non si è limitato alla semplice presentazione di una gamma di veicoli. Al contrario, l’evento ha sancito l’affermazione di un innovativo modello di manifattura italiana, ottenendo un ampio consenso trasversale che riconosce in Mole Urbana molto di più di una semplice nuova entità industriale.
L’iniziativa si configura come un modello replicabile di rilancio manifatturiero, fornendo una risposta concreta e mirata alla cruciale transizione ecologica. È altresì un esempio virtuoso di sinergia e collaborazione tra il settore pubblico e quello privato. L’inaugurazione ha messo in luce una visione forte e convergente: l’industria automobilistica è chiamata a reinventarsi, il design italiano può e deve generare nuovamente valore industriale.
Dal frutto all’albero
La filosofia che anima Mole Urbana risiede nella convinzione che il design tricolore debba tornare a essere espressione di osservazione attenta, di responsabilità e di tangibile concretezza. L’automobile del domani, secondo questa concezione, non è semplicemente un sofisticato oggetto tecnologico, ma qualcosa di più: un modo differente di pensare l’attività lavorativa, il territorio circostante e la sostenibilità ambientale. Umberto Palermo, fondatore del progetto, descrive questo passaggio come il transito “dal frutto all’albero“. Si tratta, in sostanza, dell’inizio di un ecosistema completo, capace di generare nuovi benefici – sia industriali che sociali e creativi – sempre sotto il segno distintivo del Made in Italy.
Il Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto Fratin, ha riconosciuto in questo progetto audace un modello italiano esemplare di transizione industriale, dove l’ingegno imprenditoriale e l’abilità di innovare trovano terreno fertile anche nelle aree periferiche. Il Governo ha fornito il suo supporto fin dalle fasi iniziali, poiché l’iniziativa incarna l’idea che la transizione ecologica non debba essere un’imposizione calata dall’alto, bensì un’evoluzione che affonda le radici nelle competenze e nell’energia intrinseca dei territori. Il Ministro ha sottolineato l’importanza di difendere e valorizzare il vasto saper fare e la flessibilità produttiva italiana, fondamentali per competere su scala globale, nonostante molti brand automobilistici siano ormai stranieri.
La fabbrica leggera
Il nuovo impianto di Orbassano è sorto su un sito industriale preesistente, risalente agli anni Sessanta, ed è stato riportato in vita dopo un lungo periodo di inattività. Questo processo di rigenerazione rappresenta un potente simbolo di rinascita, sia ambientale che industriale. Diecimila metri quadrati di amianto sono stati sostituiti da diecimila metri quadrati di pannelli solari: una conversione che testimonia l’impegno concreto verso l’ambiente.
Mole Urbana ha scelto di presentarsi al pubblico proprio in questo luogo, tra i suoni e i sentori della vera produzione, per riaffermare la centralità dell’azione, dell’artigianalità e della bellezza quali autentici valori industriali. Si tratta di una “fabbrica leggera”, specificatamente concepita e ideata per produrre con un ridotto consumo energetico e massima efficienza operativa. L’investimento ammonta a 7 milioni di euro, cifra che ha permesso di dar vita a un modello di produzione flessibile e distribuito, intrinsecamente aperto alla collaborazione con le realtà territoriali.
All’interno di questo contesto manifatturiero, l’arte si fonde con l’industria: le opere del maestro vetraio Antonio Perotti decorano gli spazi produttivi. Queste creazioni simboleggiano la trasparenza, la luce e la purezza, qualità che Mole Urbana aspira a infondere in ogni veicolo e rapporto.
La gamma di veicoli
All’interno dello stabilimento di Orbassano prende forma la gamma completa di Mole Urbana, che include una famiglia di dodici modelli, tutti rigorosamente elettrici e caratterizzati dalla modularità, appositamente studiati per la circolazione urbana. Le soluzioni proposte sono molteplici e coprono le esigenze della vita quotidiana, del lavoro e del delivery in città. Si va dalle versioni a due, tre e quattro posti dedicate al trasporto di persone, fino alle varianti cargo, capaci di ospitare volumi fino a 4 metri cubi.

Le vetture di Mole Urbana si distinguono per la loro compattezza, ergonomia e un elevato livello di sicurezza. Le loro dimensioni sono pensate per la città: larghezze di 1,30 metri e lunghezze che oscillano tra 2,65 e 3,30 metri. I test di sicurezza condotti, in alcuni casi, hanno superato i livelli standard richiesti per le automobili tradizionali. Il progetto riporta il design alla sua vocazione originaria, ossia comprendere le necessità del pubblico e fornire risposte concrete e funzionali.
Malya: un concept ambizioso
Accanto alla linea pensata per il tessuto cittadino, Mole Urbana ha presentato anche Malya. Questo concept inaugura una nuova generazione di auto compatte, destinate all’utilizzo in contesti extraurbani. Malya è stata concepita come una “keicar” all’italiana. Con una lunghezza di 3,80 metri e una larghezza di 1,60 metri, è progettata per accogliere in modo confortevole e sicuro quattro o cinque occupanti, potendo affrontare anche i percorsi autostradali.
La sua realizzazione impiega gli stessi processi produttivi leggeri adottati per gli altri modelli: taglio, piegatura ed estrusione dell’alluminio. Malya è l’espressione tangibile di una mobilità sostenibile e accessibile, in grado di coniugare con maestria l’eleganza della progettazione, la capacità di carico e un solido senso pratico. Questo nuovo capitolo espande la visione di Mole Urbana oltre i confini strettamente urbani, puntando verso una mobilità integrata, vera e adatta alla quotidianità.
L’ecosistema italiano e il sostegno finanziario
L’intera produzione di Mole Urbana prende vita grazie a una filiera esclusivamente nazionale, che si sviluppa lungo l’asse geografico e industriale compreso tra il Piemonte e le Marche. Questa collaborazione non è casuale: essa mira a ricostruire competenze industriali italiane in segmenti dove queste erano quasi svanite. Il Responsabile delle relazioni istituzionali di MU Fabriano, Gian Mario Spacca, ha sottolineato come la partnership tra Piemonte e Marche sia storicamente consolidata, citando l’esempio della grande impresa meccanica Ariston.
Le diverse esperienze di politiche industriali sviluppate nelle due regioni – orientate una alle grandi dimensioni, l’altra ai distretti – si completano perfettamente nella prospettiva futura, focalizzata su ricerca, innovazione e capacità produttiva di altissima qualità, al fine di rispondere a segmenti di mercato ad alto valore. Mole Urbana è vista come un’idea straordinariamente innovativa in grado di intercettare il cambiamento nel settore automotive, coniugando innovazione con un forte incremento della capacità produttiva, anche per le produzioni di minore entità.
Il successo del progetto è stato garantito dal sostegno di istituzioni e finanziatori. Tra questi figurano CDP Venture Capital, la Regione Marche, la Regione Piemonte, Finpiemonte e diversi investitori privati. Michele Vietti, Presidente di Finpiemonte, ha espresso l’orgoglio per aver sostenuto l’iniziativa all’interno dell’operazione Piemonte Next, realizzata in collaborazione con Cassa Depositi e Prestiti, attraverso un finanziamento complessivo di circa 2,5 milioni di euro. Questa operazione dimostra che anche la finanza civica regionale può agire come motore essenziale per lo sviluppo industriale.
Una visione condivisa per il futuro
L’inaugurazione dello stabilimento in terra piemontese ha cristallizzato una visione comune: un modello industriale italiano che fonde in modo efficace design raffinato, mobilità elettrica e la capacità di competere a livello globale. Questo ambizioso progetto è sostenuto congiuntamente dal Governo, dalle istituzioni regionali e dalla finanza pubblica. Mole Urbana si erge, dunque, come un simbolo eloquente di rinascita industriale e di rilancio produttivo territoriale, fondato su un trinomio essenziale: la creatività nostrana, il rigore esecutivo e la collaborazione strutturata tra pubblico e privato.