“Misurazioni antropometriche di Sempio? Creato un gemello digitale ma le variabili sono innumerevoli”, l’opinione dell’analista forense
- Postato il 27 ottobre 2025
- Crime
- Di Il Fatto Quotidiano
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                                                                            A cosa serviranno le misure antropometriche – peso, altezza, lunghezza del piede et cetera – rilevate ad Andrea Sempio, la scorsa settimana? L’analista forense Sara Capoccitti spiega a LaPresse che quella delle misurazioni – che saranno incrociati con i dati della consulenza del Ris di Cagliari che sembrerebbe escludere la presenza di una seconda persona sulla scena del delitto di Garlasco – è una tecnica che viene da lontano. “A proporre, tra la fine dell’Ottocento e gli inizi del Novecento un sistema di identificazione basato sui rilievi antropometrici fu Alphonse Bertillon. Una metodologia che oggi incontra strumenti nuovi. Sempio è stato sottoposto, in pratica, a una scansione del corpo con un laser in 3D che restituisce un suo ‘gemello’ con un errore submillimetrico, quindi molto piccolo. Successivamente si procede con la striscia metrica”.
Ma è a questo punto che, secondo quanto spiega Capoccitti, “prendono avvio i problemi” perché “di solito si confrontano le misure prese con un video girato in quel contesto”, ma “un video di una persona qualsiasi sulla scena del delitto di Chiara Poggi, come è noto, non c’è”. “Le variabili in campo sono innumerevoli e le misurazioni antropometriche, in questo caso, vanno immerse in un contesto di indagini molto più ampio di quanto si possa immaginare”, aggiunge Capoccitti. Certo è che le misurazione antropometriche rilevate lo scorso venerdì all’Istituto di Medicina legale di Milano “non saranno la prova cardine” della nuova indagine sulla morte di Chiara Poggi. “Scansionato l’ambiente della villa dei Poggi – prosegue l’analista forense – è possibile inserire il ‘gemello digitale’, ma in ogni caso non è un dato incontrovertibile se si pensa che possa essere l’unico elemento”.
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