Miss Universo 2025, l’incoronazione di Fatima Bosch tra giudici in fuga e scivoloni (letterari)

  • Postato il 21 novembre 2025
  • Di Panorama
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Giudici in fuga e un’incoronazione che sa più di vendetta che di trionfo: un concorso che dovrebbe celebrare la bellezza diventa un teatro dell’assurdo, sfiorando il grottesco. Fatima Bosch, rappresentante del Messico, è stata incoronata Miss Universo 2025 nella serata finale del 21 novembre a Bangkok, in Thailandia, succedendo alla danese Victoria Kjær Theilvig, mentre l‘Italia era rappresentata dalla modella romana Lucilla Nori, classe 1999. Molte sono state le controversie che hanno trasformato la 74ª edizione del prestigioso concorso di bellezza internazionale, in uno degli appuntamenti più turbolenti della storia recente della competizione.

La vittoria di Bosch contro Praveenar Singh della Thailandia e Stephany Abasali del Venezuela, rappresenta il quarto trionfo per il Messico nella storia del concorso, dopo tre settimane di incidenti diplomatici, dimissioni eccellenti e accuse all’organizzazione.

Miss Universo 2025, l’incoronazione di Fatima Bosch tra giudici in fuga e scivoloni (letterari)
Miss Universo 2025, l’incoronazione di Fatima Bosch tra giudici in fuga e scivoloni (letterari)
Miss Universo 2025, l’incoronazione di Fatima Bosch tra giudici in fuga e scivoloni (letterari)
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Miss Universo 2025, l’incoronazione di Fatima Bosch tra giudici in fuga e scivoloni (letterari)

La rivincita dopo gli insulti pubblici

Proprio la venticinquenne messicana è stata protagonista di un episodio controverso pochi giorni prima della finale. Durante una diretta streaming delle prove, l’organizzatore e magnate thailandese Nawat Itsaragrisil ha rimproverato duramente Bosch definendola «stupida» per essersi rifiutata di condividere sui social contenuti promozionali sulla Thailandia. Non si è fatta attendere la reazione della concorrente che, affiancata da Miss Iraq, ha immediatamente abbandonato la sala dopo che Itsaragrisil aveva persino chiesto l’intervento della sicurezza. Le altre candidate hanno lasciato l’incontro in massa in segno di solidarietà. «Quello che ha fatto il direttore non è rispettoso: mi ha dato della stupida», aveva dichiarato Bosch, «il mondo deve saperlo».

L’episodio era addirittura arrivato fino ai vertici istituzionali, dove la presidente del Messico, Claudia Sheinbaum, ha appoggiato la concorrente, portando il direttore Itsaragrisil a scusarsi e a congratularsi con la vincitrice. Costretto e rassegnato.

Dimissioni e accuse di brogli

Come se non bastasse, la gara è stata colpita dalle dimissioni improvvise di due giudici chiave a pochi giorni dalla finale. Il compositore francese Omar Harfouch ha abbandonato l’incarico denunciando pubblicamente l’esistenza di una presunta giuria segreta che avrebbe già selezionato le finaliste, rendendo di fatto inutile il voto ufficiale. A lui si è unito l’ex calciatore francese Claude Makélélé, che si è ritirato citando vaghi «motivi personali imprevisti».

L’organizzazione di Miss Universo ha respinto le accuse, sottolineando la trasparenza e la regolarità delle procedure. Tuttavia, i dubbi sulla correttezza del concorso persistono sui social.

Scivoloni e incidenti

La serata finale non si è privata di incidenti. La rappresentante della Giamaica, Gabrielle Henry, è caduta rovinosamente durante la sfilata in abito da sera, perdendo l’equilibrio e precipitando dal palco. Immediatamente soccorsa dallo staff, è stata trasportata via in barella tra la preoccupazione del pubblico e delle altre candidate. Henry non ha riportato gravi ferite, ma per lei il concorso si è concluso anticipatamente.

Anche Miss Gran Bretagna, Danielle Latimer, è inciampata ed è caduta mentre sfilava in un costume ispirato al personaggio di Eliza Doolittle, anche se poi  l’incidente è stato presentato come parte della coreografia prevista. Fin troppo brava oppure salvataggio in corner.

Nemmeno un momento storico è stato esente da polemiche: Nadeen Ayoub è stata la prima donna a rappresentare la Palestina sul palco di Miss Universo, raggiungendo la top 30 prima dell’eliminazione. Non è mancata, secondo alcune fonti, una occhiataccia della concorrente di Israele, Melanie Shiraz, alimentando ulteriori tensioni in un contesto diplomatico già particolarmente delicato. Nel frattempo Bangkok spegne le luci su nervosismi e polemiche del palco più caotico della storia del concorso, ma ci si chiede cosa servirà nell’edizione del 2026 per superare questo grottesco spettacolo.

Autore
Panorama

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