"Minaccia di ammazzare tutti": chi è l'immigrato che semina il panico a Bergamo
- Postato il 17 marzo 2025
- Di Libero Quotidiano
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"Minaccia di ammazzare tutti": chi è l'immigrato che semina il panico a Bergamo
Sono le ore 13 fuori dall'Istituto Einaudi di Dalmine, poco più di 20mila abitanti nella tranquilla provincia di Bergamo. C'è traffico studentesco fuori da scuola, è da poco suonata la campanella. Un giovane - egiziano di appena 18 anni - scende in strada armato di coltello e inizia a minacciare di morte chiunque si trovi malauguratamente sulla sua strada. Il panico si scatena. A scongiurare il peggiore epilogo l'intervento dei carabinieri di Dalmine, che in primo luogo hanno approcciato il ragazzo a parole, riuscendo a calmarlo prima che potesse commettere un tragico crimine. Una storia a lieto fine, se così si può dire, che risale al 10 marzo e che solamente nella giornata di ieri è stata diffusa dai carabinieri. Come riportato dai testimoni, il giovane, in evidente stato di alterazione, sarebbe sceso in strada dopo aver avuto una lite con i propri familiari impugnando un coltello con una lama seghettata di circa 20 centimetri. Qui ha iniziato a minacciare i passanti, dirigendosi verso la scuola più vicina dalla quale stavano uscendo gli studenti.
Ha incrociato due ragazzi, minacciandoli con il lungo coltello tenuto alto sopra la spalla, pronto ad affondare, e urlando di andare via: loro così hanno fatto. La scena ha rapidamente diffuso il panico tra i presenti e molti di questi hanno trovato riparo tornando dentro all'istituto. Questo ha preso abbastanza tempo da permettere l'arrivo della pattuglia delle forze dell'ordine, impegnata in un normale servizio di controllo del territorio e subito allertata dalla centrale operativa della Compagnia Carabinieri di Treviglio che ha ricevuto la segnalazione telefonica di un passante. I due carabinieri intervenuti hanno circondato il giovane armato iniziando con lui una trattativa.
Dopo alcuni minuti di dialogo, il diciannovenne ha gettato il coltello ed è stato tempestivamente immobilizzato. Con l'arrivo di una pattuglia di rinforzo, il ragazzo, già noto ai carabinieri per precedenti legati a reati contro il patrimonio e la persona, è stato portato prima alla caserma di Dalmine e poi all'ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo. Qui è stato temporaneamente ricoverato nel reparto di psichiatria, per accertamenti sul suo stato di salute psicofisico. Questo non gli ha però risparmiato una denuncia per minaccia aggravata e porto abusivo di armi.
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