Milano Fashion Week Uomo, le tendenze per la prossima estate: dai biker di MSGM ai samurai urbani di Mordecai, la sartoria si fa funzionale

  • Postato il 24 giugno 2025
  • Moda E Stile
  • Di Il Fatto Quotidiano
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Sullo sfondo di uno scenario alquanto apocalittico, tra i conflitti in corso e le questioni che minano l’identità e l’eccellenza della manifattura italiana, come il caso Max Mara, appare complesso poter immaginare qualsiasi scenario futuro che possa regalarci un po’ di speranza. La stagione Primavera Estate 2026 viene presentata a Milano con queste premesse, dove i brand si sono schierati raramente socialmente o politicamente rispetto al panorama odierno, con il rischio di apparire totalmente distaccati dalla realtà. Le molte collezioni che si sono susseguite in questa stagione uomo hanno provato a tenere salda la convinzione che reimmaginare universi basati sulla tradizione del saper fare e sulla ricerca italiana possano far strada a una visione più ottimistica, quantomeno per il settore.

Un calendario essenziale rispetto alle edizioni donna, ma ricco di presentazioni che si sono susseguite dal 20 al 24 giugno, ha confermato la tendenza dei brand italiani rispetto alla ricerca dei materiali, dai cotoni più pregiati alle evoluzioni dei capi di archivio rivisitati sulla scia dell’innovazione dei marchi. Ritorna in diverse collezioni l’ispirazione all’universo sportivo, dalla celebrazione di sport iconici italiani come il ciclismo alla ricerca tra le palestre di judo di Milano per forme, concettualità e colori. Funzionalità, sartorialità e decostruzione sono tre parole chiave protagoniste di questa edizione della Men Fashion Week. Ecco quindi le tendenze che abbiamo intercettato per la Primavera Estate 2026.

Tra le collezioni più vibranti presentate durante l’ultima Milano Fashion Week Uomo, spicca quella di MSGM firmata da Massimo Giorgetti, che con “I Feel the Rush” reinterpreta l’universo del bike life trasformandolo in un manifesto estetico e culturale. Non si parla solo di ciclismo, ma di un’attitudine che fonde libertà fisica e slancio emotivo, adrenalina e introspezione. Il guardaroba si contamina con materiali tecnici, mesh traforati, nylon leggero e Cordura consumata, evocando il passaggio tra sentieri polverosi e strade urbane. Le icone del ciclismo come la maglia rosa e la maglia gialla si mescolano a stampe tratte da vere pedalate di Giorgetti, creando capi che sono memorie tangibili, tappe emotive. Il risultato è un mix ibrido tra funzionalità sportiva e sartoria decostruita, in cui il colore si ispira alla terra e la moda si fa corpo, movimento, verità. A completare il racconto, un’installazione immersiva presso lo store MSGM firmata dal collettivo Fosbury: un takeover che spoglia lo spazio del superfluo per far emergere solo ciò che conta: passione, strada, autenticità.

La nuova collezione firmata Mordecai, invece, si ispira al mondo del judo per raccontare, attraverso il corpo e il contatto fisico, una tensione emotiva che sfuma il confine tra lotta e abbraccio. Il progetto nasce da un video toccante dell’incontro tra due fratelli separati dalla guerra, la cui riunione diventa simbolo di rinascita e legame profondo. I tessuti, tra cotoni tecnici e nylon, richiamano texture solide e tattili, mentre le grafiche si rifanno all’arte di Louise Bourgeois e ai motivi etnici dei tappeti Suzani. Il tema del doppio emerge nelle stampe ispirate al mito di Giano Bifronte, evocando il continuo fluire tra passato e presente. La palette cromatica spazia dal bianco sporco al verde militare, dal nero al blu divisa, con volumi asciutti e vestibilità comode che richiamano l’intimità degli spogliatoi di palestra, luogo di un rito quotidiano tra studenti di arti marziali. La poesia di Roberto Herlitzka, con l’interpretazione de “La pioggia nel pineto”, accompagna e sottolinea l’atmosfera riflessiva della collezione, che invita a guardare all’incontro umano come a un gesto primordiale e potente.

Un inno alla purezza e alla bellezza della natura, questa è la promessa di Eleventy per la SS26, con il lino come protagonista assoluto. Fibra antica, leggera e sostenibile, il lino diventa simbolo di un’eleganza consapevole, capace di coniugare estetica e comfort. La palette si ispira all’alba sul mare, tra giallo coriandolo, blu di Prussia e rosa sale dell’Himalaya, mentre le silhouette si fanno morbide, fluide, destrutturate. La collezione esalta il gesto quotidiano attraverso materiali nobili e lavorazioni artigianali: giacche leggere con collo Mao, maglieria tridimensionale, pantaloni innovativi come il modello “Trisize”, fino al denim in versione sostenibile e ultra leggera. Con capsule dedicate al workwear rivisitato, al beachwear di lusso e a un leisurewear raffinato, Eleventy costruisce un guardaroba completo, armonioso, capace di riflettere un nuovo stile di vita. A coronare il racconto, il lancio dell’Eleventy Club e del servizio Made to Order in cashmere, per un’eleganza che nasce dalla materia e diventa memoria, emozione, appartenenza.

Brioni si associa a questo manifesto di leggerezza e comfort, rinnovando per la collezione Primavera/Estate 2026 la storica artigianalità del brand. Definita da una “softness” studiata e mai invasiva, la linea si muove tra silhouette generose ma più aderenti, con un’attenzione particolare al corpo che si percepisce delicatamente sotto capi dall’eleganza nonchalante. Protagonista è la giacca Soffio, frutto di una vera ingegneria sartoriale, leggera quasi come un soffio d’aria, declinata in versioni classiche e double face che si estendono su blazer, parka e trench in tessuti impalpabili. La palette cromatica richiama i toni naturali delle ville romane e i paesaggi sbiaditi di Morandi, con beige, sabbia, verdi chiari, blu e tocchi di cremisi che accompagnano tonalità serali più intense come marrone moka e nero. Il guardaroba Brioni SS26 si conferma così un equilibrio raffinato tra formale e casual, con abiti sciolti e versatili, maglieria confortevole, e dettagli grintosi come denim e suede. Completa la proposta una selezione di accessori soft, dai sandali ai mocassini, pensati per vivere la stagione con eleganza e leggerezza, all’aria aperta e alla luce del sole.

Cortigiani riconferma la sua visione di eleganza maschile con una collezione che celebra il comfort sartoriale e la qualità artigianale del Made in Italy. Pensata per un uomo cosmopolita, la nuova proposta fonde leggerezza e raffinatezza attraverso capi essenziali ma curati, dalle giacche destrutturate in lino o jersey di seta e cotone alle maglie traspiranti in filato naturale. I pantaloni relaxed fit con coulisse interpretano un nuovo equilibrio tra funzionalità e stile, mentre la palette si declina in toni naturali, dal sabbia al blu notte, evocando atmosfere luminose e raffinate. Questa collezione consolida il ruolo di Cortigiani come punto di riferimento per un’eleganza maschile internazionale, sobria e consapevole. Anche MooRER esplora una nuova dimensione di eleganza con la collezione Spring Summer 2026, pensata per l’uomo contemporaneo che ricerca uno stile sobrio, funzionale e sofisticato. Ispirata alla luce, agli elementi naturali e ai paesaggi fluidi del Mediterraneo, la collezione si muove tra sartorialità rilassata e innovazione tecnica. Le silhouette asciutte e i capispalla destrutturati parlano un linguaggio fatto di leggerezza e precisione, dove lino, seta e cotone si alternano a tessuti high-tech ultraleggeri. La palette cromatica, tra sabbia, mandorla, cannella e rosa polvere, evoca orizzonti lontani e atmosfere sospese, mentre texture opache e lucide si fondono in un gioco di contrasti che richiama la trasparenza del cielo e il movimento del mare. MooRER firma così un guardaroba essenziale ma raffinato, pensato per accompagnare l’uomo in ogni momento della giornata (anche sul campo da golf) con naturalezza, qualità e poesia.

Alla Milano Fashion Week Uomo, Harmont & Blaine presenta Re-Loved, una capsule che riscrive il concetto di moda circolare con creatività e autenticità. Realizzata in collaborazione con Roberto Lonoce, fondatore di Re-Jàvu Milano, la collezione dà nuova vita a tessuti e capi d’archivio, rielaborati con approccio artigianale e visione contemporanea. Il risultato è un guardaroba eclettico, poetico e sorprendente: gilet ibridi, giacche reversibili polo multimateriche e accessori patchwork raccontano la bellezza della trasformazione. Tra le righe iconiche e le stampe floreali, ogni capo diventa un pezzo unico, capace di unire stile, memoria e sostenibilità. Una collezione-manifesto che guarda al futuro riscrivendo con orgoglio la storia del brand. Ma l’impegno estetico e valoriale del brand non si esaurisce nella capsule: la collezione SS26 conferma la vocazione di Harmont & Blaine a una moda solare, mediterranea, che unisce funzionalità e leggerezza. I capispalla tecnici dialogano con le camicie bowling, i pantaloni chino si rinnovano con volumi rilassati, mentre il beachwear, tra boxer in nylon e tessuti tecnici a rapida asciugatura, punta su stampe geometriche e tocchi di ironia. Gli accessori, tra maxi bag e cinture upcycled, completano il racconto di un’eleganza disinvolta e consapevole, che parla di estate, sostenibilità e identità.

Un racconto visivo fatto di materia, sobrietà ed eleganza misurata è quello che propone Altea per la collezione Primavera Estate 2026. Il brand milanese, noto per il suo approccio sartoriale e contemporaneo, propone un’estetica rilassata, in cui la qualità dei tessuti incontra una visione essenziale dello stile. Protagonista assoluta è la texture: dalla polo in maglia a punto costa con effetto mosso al pantalone Odell in drill di cotone e lino tinto in capo, ogni pezzo fonde comfort e raffinatezza. La silhouette maschile è disinvolta ma curata, pensata per un uomo urbano che cerca equilibrio tra forma e funzione. La linea femminile segue un’estetica coerente, fatta di contrasti armonici. La giacca workwear in tweed si sovrappone a camicie e gonne in organza leggera, giocando tra struttura e trasparenza per un’eleganza decisa, ma mai ostentata. La palette cromatica resta fedele ai toni neutri, tra beige, écru e bianco sporco, per definire un guardaroba estivo atemporale, capace di muoversi con disinvoltura tra città e tempo libero. Una collezione silenziosa e consapevole, in cui artigianalità e minimalismo vanno di pari passo.

A celebrare la sua heritage è anche Canali che guarda alle radici della propria terra d’origine, la Brianza, e al mito delle auto Gran Turismo degli anni ’60 e ’70 per la sua collezione. Un omaggio a Monza, tempio della velocità e dell’ingegneria italiana, che si traduce in un guardaroba dove la precisione sartoriale incontra la funzionalità e il lifestyle legato al mondo delle corse. La collezione propone silhouette morbide e armoniose, caratterizzate da una leggerezza estrema e da materiali preziosi come lana, suede e seta, lavorati per garantire comfort e movimento fluido. I capi sembrano accarezzare il corpo, pensati per chi desidera vestire con disinvoltura anche nell’atto di salire e scendere dall’auto. Non mancano dettagli raffinati che richiamano gli interni delle auto da corsa, come le pelli intrecciate ispirate ai coprivolanti o la maglieria che riprende il motivo dei guanti da guida. L’uso innovativo di tessuti tecnici, che richiamano l’estetica del denim ma con la qualità della lana pregiata, testimonia l’equilibrio fra tradizione e modernità.


Per il suo decimo anniversario, QASIMI debutta alla Milano Fashion Week con una collezione intensa e personale. La PE 2026, firmata da Hoor Al Qasimi, è un omaggio al fondatore Khalid Al Qasimi, fratello gemello della designer, e riflette sui temi della memoria, dell’identità e della trasformazione. Toni sabbiosi, tagli modulari e il ritorno del Memory nylon, tessuto che cambia aspetto col tempo, raccontano una moda poetica, fatta di stratificazioni simboliche. I capi sembrano portare i segni del tempo, grazie anche alla collaborazione con l’artista libanese Dala Nasser, che inserisce orli sfrangiati e ricami ruvidi. Una collezione che guarda al passato per immaginare il futuro, tra consapevolezza etica, tessuti deadstock e un’estetica che fa del cambiamento la sua cifra stilistica. Con questa collezione, QASIMI non celebra solo un anniversario, ma apre un portale sul futuro. Un messaggio pacato ma potente che guarda al mondo come a un organismo in continuo cambiamento.

Valstar, sulla scia nostalgica, torna alle origini e rilancia l’impermeabile, primo amore del brand fondato a Milano nel 1911. Capo iconico del guardaroba maschile, oggi il trench viene reinterpretato in chiave leggera, destrutturata, fedele a una visione fatta di sartorialità invisibile e materiali d’eccellenza. La nuova collezione, tutta “Made in Italy”, è un esercizio di equilibrio tra memoria e modernità: silhouette fluide, palette neutre e lavorazioni manuali raccontano un’eleganza maschile rilassata ma precisa. Oltre un secolo dopo, Valstar dimostra che la pioggia, se ben vestita, può essere pura raffinatezza. C.P. Company, invece, celebra il lancio della collezione con “Behind the Seams”, un progetto editoriale e installazione visiva che debutta il 20 giugno 2025 nello showroom milanese. Filmato tra l’Archivio Massimo Osti e il centro R&D di Carrè, il progetto mette in luce il dialogo profondo tra eredità storica e innovazione, fulcro dell’identità del brand. L’installazione svela il processo sperimentale di tintura e la ricerca tessile che caratterizzano la nuova collezione, dove materiali tecnici d’avanguardia come Bi-TM, Gore G-Type, Opal-C e il riciclato Panama-R si intrecciano con riferimenti d’archivio. I pezzi iconici, come le giacche Goggle e Mille, vengono reinterpretati attraverso una tintura a capo e un design funzionale, con dettagli modulari e tasche utility che richiamano la storica giacca da campo del marchio.

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