Milan-Como, il ritorno in campo Dele Alli dura 9 minuti: il rosso deciso dal Var e il gesto di Walker. Cosa è successo

  • Postato il 15 marzo 2025
  • Di Virgilio.it
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Un gesto destinato a rimanere nella storia, forse per la prima volta nella storia del calcio la richiesta di non espellere un giocatore non arriva dal suo allenatore o da un compagno di squadra, ma da un avversario. E’ quello che è avvenuto oggi nel corso del match tra Milan e Como con il rosso a Dele Alli e il gesto di Kyle Walker.

Dele Alli: il ritorno in campo dura 9 minuti

Una lunga attesa, una voglia matta di tornare sul rettangolo verde che forse si è anche trasformata in una foga eccessiva. E’ quello che è avvenuto oggi a Dele Alli che non giocava una partita ufficiale da febbraio 2023 e che dopo l’arrivo al Como da svincolato ha avuto la prima occasione da Fabregas. L’ex giocatore del Tottenham entra in campo al minuto 81’ per provare a dare una mano ai suoi in un match che nella ripresa si è complicato.

Ma 9 minuti dopo nel tentativo di provare a recuperare un pallone entra con troppa veemenza finisce per commettere un brutto fallo su Loftus-Cheek. In un primo momento l’arbitro Marchetti opta per il cartellino giallo poi decide, dopo essere stato richiamato al Var, di estrarre il rosso.

Milan-Como: il racconto del match

Il gesto di Walker

E’ in quel momento che si consuma un gesto perlomeno inusuale, mentre l’arbitro sta provando a mostrare il cartellino rosso a Dele Alli, a provare a fermarlo c’è Kyle Walker. Il Milan in quel momento sta difendendo un gol di vantaggio e la partita sembra più aperta che mai, ma il giocatore inglese prova a fermare il gesto dell’arbitro nei confronti del suo compagno di squadra ai tempi del Tottenham. Ma neanche la sua intercessione serve visto che alla fine il rosso arriva. La sensazione è che Walker conoscendo la storia calcistica e personale di Dele Alli volesse fornirgli il suo aiuto in un momento così importante per lui.

Decisamente meno comprensivo è stato ai microfoni di Dazn, Cesc Fabregas. Lo spagnolo è stato quello che ha voluto dare questa chance al giocatore ma ora non sembra propenso al perdono: “Errore grave per un giocatore della sua esperienza, ha lasciato la squadra in dieci nei minuti finali”.

La storia di Dele Alli

La storia di Dele Alli è quella di molti giocatori, di quelle grandi promesse che per un motivo o per un altro perdono la strada. Un’infanzia difficile la sua che viene riscattata dal suo grande talento e da una clamorosa ascesa con la maglia del Tottenham dove a 21 anni si prende pure il titolo di “nuovo Gerrard”. Ma dopo la fine dell’esperienza con Pochettino in panchina le cose cominciano progressivamente a peggiorare fino a crollare definitivamente nel periodo in cui agli Spurs c’è Josè Mourinho.

Solo dopo arriva il racconto di quello che l’uomo prima che il calciatore si pota dietro: “A sei anni sono stato molestato da un’amica di mia madre, che era un’alcolizzato. Sono stato mandato in Africa per imparare la disciplina ma sono tornato e a 7 anni ho iniziato a fumare e a 8 a spacciare”. La battaglia è contro i suoi demoni, la depressione e due anni lontano dai campi con Como che sembrava l’opportunità giusto prima di un rosso che sa di beffa.

Milan-Como: le pagelle del match

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