Milan-Bologna, moviola: arbitro in tilt, il Var non l’aiuta, quanti errori che fanno infuriare Allegri, mancano rosso e rigore

  • Postato il 15 settembre 2025
  • Di Virgilio.it
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Matteo Marcenaro, la scelta di Rocchi per Milan-Bologna, è al suo quinto anno come arbitro di Serie A e nella scorsa stagione è stato promosso internazionale. Ha dimostrato ottime attitudini nelle gare finora dirette stagione in Serie A. Il fischietto genovese ha una discreta personalità, mostra empatia con i calciatori con i quali cerca sempre un dialogo. E’ preciso nel far rispettare il regolamento, ma soprattutto è un arbitro decisionista e questa sua caratteristica sicuramente è stata un suo punto di forza. Una delle caratteristiche principali del fischietto ligure è quella di concedere pochi rigori e cartellini rossi. Nella Serie A 2024/2025 però ha invertito questo trend: ha arbitrato in 8 occasioni e assegnato 4 rigori, una media molto alta. Ma come se l’è cavata ieri a San Siro?

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I precedenti di Marcenaro con Milan e Bologna

Con il Milan si erano incontrati solo una volta, nella gara con l’Empoli della stagione 2022/2023 terminata 0-0. In quella stessa annata Marcenaro aveva diretto anche due gare del Bologna, entrambe terminate con un pareggio contro Napoli ed Hellas Verona.

L’arbitro ha ammonito 5 giocatori

Coadiuvato dagli assistenti Berti e Ceccon con Rapuano IV uomo, Fabbri al Var e Paterna all’Avar, l’arbitro ha ammonito Estupinan, Tomori, Saelemaekers, Miranda e Skorupski. Espulso all’89’ Allegri

Milan-Bologna, i casi da moviola

Questi gli episodi dubbi della gara. Al 4′ fallo di Estupinan su Castro che stava ripartendo. Giallo giusto. Subito dopo Rabiot finisce a terra sulla trattenuta di Zortea: entrambi si sono un po’ trattenuti, ma Marcenaro ha deciso di punire Rabiot. Scelta rivedibile. Al 10′ pestone di Rabiot a Orsolini non ravvisato dall’arbitro. Era fallo in favore del Bologna. Al 14′ segnano gli ospiti con Cambiaghi ma la rete viene annullata per fuorigioco. Al 18′ Tomori entra a gamba tesa per prendere la palla su Cambiaghi. Giallo per gioco pericoloso. Al 37′ Saelemaekers finisce a terra in area sugli sviluppi di un calcio di punizione. Non c’è nulla per il direttore di gara che, invece, punisce il contatto Gabbia-Lucumì, con punizione per i felsinei. Prima del riposo Saelemaekers strattona e poi atterra Cambiaghi. Giusta l’ammonizione.

Al 54′ Modric lancia per Estupiñán che però non riesce a crossare. In area, però, finisce a terra Giménez dopo il contatto con Lykogiannis. Per l’arbitro non c’è rigore, ma il contatto sembrava esserci.

Al 73′ ammonito Miranda, che stende Saelemaekers. Al 76′ Ricci protesta perché il suo tiro è deviato con la mano da Lucumì, ma il braccio è in posizione naturale dopo che la palla era inizialmente carambolata proprio sulle gambe del difensore del Bologna.

Al 77′ Pulisic va via in dribbling, entra in area e si ritrova a tu per tu con Hegger che lo prende per il braccio. Il contatto c’è, ma lo statunitense si lascia cadere con troppa facilità. L’arbitro lascia correre tra le proteste. All’86’ Nkunku, appena entrato, finisce a terra sul contatto con Lucumì. Si rimette in piedi e finisce a terra su un secondo contatto con Freuler. L’arbitro dà il rigore per il secondo episodio, poi lo toglie dopo averlo rivisto al VAR. Il problema è che il rigore era sul primo episodio che l’arbitro non ha rivisto. Proteste rossonere e Allegri viene espulso. Dopo il recupero Milan-Bologna finisce 1-0.

La moviola di Marelli

A fare chiarezza sugli episodi dubbi della gara è Luca Marelli. L’esperto di Dazn spiega: “Il primo episodio è un contatto in area tra Lykogiannis e Gimenez. Il contatto tra le ginocchia è molto marginale, uno sfioramento, bisogna valutare un’eventuale trattenuta del greco, che tocca la spalla. L’episodio richiama alla memoria quanto avvenuto un paio di stagioni fa, un rigore assegnato con intervento VAR per fallo di Nehuen Perez su Lautaro, fu considerato errore e quando sbagli non devi ripeterti”.

Sulle successive proteste del Milan Marelli chiarisce: “Pulisic cade dopo un contatto con Heggem, che si disinteressa della palla e si appoggia, ma non c’è né trattenuta né spinta e il contatto è leggerissimo. Anche qui mi trovo d’accordo”.

Prosegue l’ex arbitro comasco: “Il terzo episodio merita un approfondimento, sono due episodi in uno. Nkunku si presenta solo davanti a Skorupski ed è attaccato alle spalle da Lucumi, quindi recupera il pallone e viene affrontato da Freuler. Skorupski è ammonito per proteste e quello non si revoca. Prima c’è una spinta su Nkunku e poi il tocco con Freuler, ma c’è il cortocircuito, lì. Invece di richiamare l’arbitro a rivedere tutto l’episodio, viene mostrata solo la seconda fase. E lì si può essere anche d’accordo che non ci sia fallo, ma lo fa prima in maniera evidente Lucumi. Interrompe una chiara occasione da rete con chiara infrazione, senza poter giocare il pallone, e da regolamento è rigore con espulsione”.

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Virgilio.it

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