“Mia moglie prima di morire ha regalato un peluche ai nostri figli, l’abbiamo perso e vi chiediamo aiuto per ritrovarlo”: l’appello del padre sui social, poi la sorpresa
- Postato il 18 ottobre 2025
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- Di Il Fatto Quotidiano
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Un peluche dimenticato su un treno regionale è diventato il centro di una mobilitazione online che ha coinvolto decine di persone. “Rili”, un orsetto marrone con le orecchie gialle, è stato perso sul convoglio Pescara-Ancona dopo che la famiglia di Alexander Komm, turista tedesco, era scesa alla fermata di Roseto degli Abruzzi (Teramo) per una vacanza.
Il padre, rimasto vedovo, ha lanciato un appello sui social per ritrovarlo. “La mamma dei miei due bambini è venuta a mancare lo scorso anno. Grazie al sostegno di tante persone gentili stiamo lentamente ritrovando il nostro equilibrio e in questi giorni siamo in visita nella splendida regione dell’Abruzzo, a Roseto degli Abruzzi”, ha scritto Komm su Facebook lo scorso 15 ottobre.
“Purtroppo mia figlia di 7 anni ha dimenticato sul treno regionale da Pescara, partito domenica 12 ottobre alle 15:20, l’orsacchiotto della sua mamma, un Rilakkuma marrone con una cerniera sulla schiena”, ha aggiunto. Il peluche, spiegava, non era un giocattolo come gli altri: “Per i miei bambini era un ricordo preziosissimo della loro mamma, e ora sono entrambi molto tristi”.
Nell’appello, Alexander aveva chiesto aiuto ai passeggeri e agli utenti social: “So bene che questo non è nulla in confronto alle difficoltà che tanti bambini nel mondo devono affrontare, ma a volte sono proprio le piccole perdite a farci più male. Se qualcuno dovesse trovarlo, o potesse semplicemente condividere questo messaggio per aiutarci a diffonderlo, gliene saremmo infinitamente grati”.
Poche ore dopo la pubblicazione, la risposta della rete non si è fatta attendere. “Abbiamo ricevuto un nuovo orsetto, grazie di cuore a tutti voi!”, ha scritto l’uomo in un successivo aggiornamento. Il peluche originale non è stato ritrovato, ma al posto di Rili ne è arrivato un altro, donato da persone che hanno voluto rispondere all’appello del padre tedesco durante il soggiorno in Abruzzo.
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