“Mia moglie e io ci siamo licenziati e abbiamo creato un’influencer con l’Intelligenza Artificiale, ora è lei che ci paga lo stipendio”: la storia sul Mirror

Si sono licenziati dal lavoro e hanno deciso di dedicarsi alla gestione del profilo di un’influencer che non esiste. O meglio, esiste sui social grazie all’Intelligenza Artificiale. Si chiama Olivia C. è un’influencer incredibilmente realistica. Il suo Instagram, @oliviaisflyinghigh, mostra la vita di una donna che viaggia e non si discosta quindi molto da quello che fanno le influencer reali. Alvero, 42 anni, e Rita, 34 anni, hanno raccontato la loro storia al Mirror. Pubblicitari, si sono licenziati dall’agenzia nella quale lavoravano e ne hanno aperta una loro, con la quale gestiscono Olivia C. che “paga lo stipendio: Olivia è come un’esperienza informale e divertente per testare la tecnologia. Le persone parlano dell’intelligenza artificiale e ipotizzano che ci sostituirà e distruggerà il mondo. Non abbiamo pensato di lavorarci e scoprire le sue ‘buone’ potenzialità. Le cose si stanno muovendo molto velocemente”.

Alvero lavora sul marketing di Olivia C, Rita si occupa del suo aspetto utilizzando diverse nuove tecnologie, come Luma AI e Midjourney. Secondo SpringerNature, scrive il Mirror, “sempre più marchi si rivolgono a modelli generati dall’IA” per promuovere prodotti. Il motivo? Gli influencer creati con l’AI hanno costi ridotti e sono sempre disponibili. Secondo Alvaro non c’è da preoccuparsi per gli standard di bellezza irraggiungibili che offre Olivia C. perché, dice, si capisce che è un personaggio che non esiste, di fantasia. “Abbiamo creato una personalità un po’ come la nostra. Viaggiamo molto, abbiamo una figlia, viviamo un mese in Spagna e il successivo andiamo in Sardegna e ci restiamo per due mesi. Ci piace viaggiare e lo stesso piace fare ad Olivia”.

Visualizza questo post su Instagram

Un post condiviso da Olivia C. (@oliviaislivinghigh)

L'articolo “Mia moglie e io ci siamo licenziati e abbiamo creato un’influencer con l’Intelligenza Artificiale, ora è lei che ci paga lo stipendio”: la storia sul Mirror proviene da Il Fatto Quotidiano.

Autore
Il Fatto Quotidiano

Potrebbero anche piacerti