“Mi sono riappropriata di me stessa e sto avendo cura di me. Ho amato tantissimo mio marito, amo le mie figlie ma è giusto che adesso abbia cura di me. Gli anni che ho passato sono necessari per capire dove sono io adesso. Nel privato ho temuto di essere una persona ingombrante e ho commesso degli errori. Adesso questo spazio me lo sto riprendendo. Questo tempo mi è servito per recuperare quella ragazzina che voleva essere leggera e danzare (…) Sono sola da tre anni e sto benissimo. Non sono sigle ma sola, ci tengo a precisarlo. Sto ancora recuperando quella ragazza che voleva ballare ed essere gioiosa”: così Elena Sofia Ricci a Verissimo parla della sua separazione.
Elegante in un tailleur che lei stessa presenta, con classe (“Colgo l’occasione per omaggiare un grande uomo che ha fatto la storia della moda, Giorgio Armani”), l’attrice torna alla famiglia, quella d’origine, quella in cui i genitori “hanno fatto degli errori, come ne ho fatti io. Da figlia ho capito che i miei genitori erano degli essere umani e come tali potevano essere imperfetti, come lo potevo essere io. Si può sbagliare”. E il racconto, drammatico, degli abusi subiti da bambina, a 12 anni: “Mia madre inconsapevolmente messo nelle mani del mio aguzzino. Sono dei traumi che mi porto dietro. Il mondo maschile non è stato molto gentile con me. Sono segni che rimangono e che ti cambiano per sempre. Certe volte riesci a sciogliere certi nodi, come quello della famiglia, e altri no. Bisogna pertanto voler accettare questa parte di sé più debole. La violenza fisica, economica, psicologica sono pericolose perché te le porti dietro. L’educazione sessuale è necessaria nelle scuole è un tema per cui mi batterò sempre (…). Dopo aver subito certe ferite, si tende a ricercare quella ferita, perché cerchi un uomo che la possa sanare. Ma non è dovere loro, dobbiamo sanarle da sole certe ferite”.